Il 30 Aprile l’Italia si disconnette nel Disconnessi Day

30 Aprile l’Italia si disconnette

Il 30 Aprile l’Italia si disconnette nel “Disconnessi Day”. Sciopero digitale contro l’aumento d’elettrosmog.
La disobbedienza tecnologica contesta la manovra del Governo Giorgia Meloni e l’arroganza della lobby 5G.

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Il 30 Aprile l’Italia si disconnette
nel “Disconnessi Day”

sabato 20 aprile 2024
Il 30 Aprile l’Italia si disconnette nel “Disconnessi Day”. Sciopero digitale contro l’aumento d’elettrosmog.
La disobbedienza tecnologica contesta la manovra del Governo Giorgia Meloni e l’arroganza della lobby 5G.
Oggi vi prponiamo un comunicato ufficiale del Comitato “Stop 5G”. Argomento già da noi trattato più volte in diversi articoli e con le video interviste al giornalista Maurizio Martucci a Dongo e col dottor Paolo Orio a Pianello del Lario ed in seguito a Morbegno (di cui seguirà tra non molto una nuova video intervista in quel della Valtellina). Il secondo ha trattato l’argomento in modo più ampio sul problema dell’elettromagnetismo e le sue cause già ad oggi (quindi coi segnali di più remota banda 3 e 4G) importanti ed invasivi.

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Comunicato stampa
Sciopero digitale contro l’aumento d’elettrosmog: il 30 Aprile l’Italia si disconnette nel Disconnessi Day

Comunicato stampa
Sciopero digitale contro l’aumento d’elettrosmog: il 30 Aprile l’Italia si disconnette nel Disconnessi Day
La disobbedienza tecnologica contesta la manovra del Governo Meloni e l’arroganza della lobby 5G

In applicazione dell’art.10 delle legge n° 214 del 30/12/23, martedì 30 Aprile 2024 entrerà in vigore la norma che – per la prima volta nella storia italiana – legittima l’innalzamento dei limiti soglia d’inquinamento elettromagnetico, consentendo alle circa centomila stazioni radio base e antenne di telefonia mobile già operative sul territorio nazionale di aumentare la densità di potenza dell’irraggiamento nell’aria pubblica di agenti possibili cancerogeni con picchi anche di 100 volte in più rispetto a quanto fino ad oggi consentito. Si tratta di un vero e proprio trattamento sanitario obbligatorio per tutta la popolazione italiana, atteso come l’infrastruttura tecnologica potrà poi essere implementata anche nella misura del 50% di antenne in più per ogni singolo Comune. In sostanza, a breve saremo invasi da molte più antenne sempre più potenti; siamo alla viglia di uno tsunami elettromagnetico dalle proporzioni inimmaginabili, avviate le trattative di Governo anche per ingolfare i cieli del 5G irraggiato dallo spazio. Ci troviamo quindi ad un bivio, nel punto di non ritorno, assenti il diritto alla disconnessione e all’autodeterminazione digitale nella libertà di scelta tecnologica.
A nulla sono finora valsi i ripetuti appelli della comunità medico-scientifica internazionale indipendente nell’invito rivolto a Governo e maggioranza parlamentare di non macchiarsi di questa grave responsabilità politica, sociale e sanitaria. A nulla sono poi servite le numerose petizioni popolari girate all’esecutivo con le centinaia di miglia di firme prodotte da cittadini contrari, così come vane sono state le tante manifestazioni, i sit-in, i convegni e le azioni politiche e giudiziarie sinora intraprese, compreso pure uno sciopero della fame e l’opposizione di 600 Comuni critici e/o contrari alla sperimentazione a cielo aperto di una tecnologia priva del cosiddetto rischio zero.
Il 5G, come ogni altra tecnologia wireless, non è infatti solo un pericolo sanitario e ambientale ma anche un’arma militare, oltre che la rete principale su cui si sta costruendo l’impalcatura del nuovo controllo sociale con la conversione del Paese nella società dei Gigabit, ovvero quel distopico scenario di orwelliana memoria finalizzato alla costruzione della tecnogabbia nella gestione algoritmica della vita, dalla culla alla tomba.
Per dissentire dalla spericolata manovra, per protestare e mandare un segnale forte, in controtendenza e inedito al Governo Meloni, denunciando al contempo l’arroganza delle multinazionali straniere del 5G sempre più padrone delle scelte dei decisori pubblici, in concomitanza con l’entrata in vigore della legge che aumenterà l’elettrosmog in tutta Italia, viene proclamata una giornata di sciopero digitale.
Nel Disconnessy Day le sigle aderenti all’iniziativa invitano tutti i cittadini consapevoli a spegnere qualsiasi dispositivo digitale connesso e smart, cioè a fare a meno per ininterrotte 24 ore nell’intera giornata di martedì 30 Aprile 2024 dell’uso del wireless, Wi-Fi, Smartphone, cellulari, social, Internet, moneta elettronico-digitale, identità digitale, Intelligenza artificiale e ogni altra applicazione, prodotto, servizio e/o tecnologia legata e riconducibile alla transizione digitale della Quarta Rivoluzione Industriale, una narrazione a senso unico di falso progresso e futuro antiumano calatoci dall’alto, a cui però nessuno ha fornito il consenso e l’assenso nella partecipazione da cavia umana per una sperimentazione che costruisce un modello di società totalitaria senza precedenti.
“Chiediamo quindi solennemente a tutti i cittadini preoccupati per il futuro delle generazioni presenti e future di boicottare tutti i prodotti direttamente o indirettamente legati al 5G e al suo mondo. Se sei incoraggiato a passare al telefono o al piano 5G, anche a un prezzo basso, rispondi di no”, invitano in Francia.
“Boicotta il 5G: i telefoni 5G richiederanno un maggiore consumo di energia e aumenteranno l’impronta di carbonio del settore wireless, destinato a diventare i principali consumatori di energia al mondo nei prossimi 5 anni. I telefoni 5G aumenteranno le capacità di sorveglianza del ‘fratello maggiore’ della grande tecnologia e di altri settori e consentiranno di estrarre i tuoi dati personali”, ripetono in Australia.
E noi in Italia? Vogliamo fermarli? Allora fermiamoci e disconnettiamoci.
Senza la linfa vitale, in assenza di digitale e rete wireless di quinta generazione, il sistema tecnocratico è destinato ad implodere.
Non è più tempo di mezze misure né di compromessi, agire ora vuol dire assumersi la responsabilità di riprendersi la scelta e la libertà sul proprio destino. Il 30 Aprile viviamo disconnessi per mettere in moto un processo virtuoso di autodeterminazione.

Aderiscono all’iniziativa del Disconnessi Day
Anasinta
Associazione Dicentra
Associazione Italiana Elettrosensibili
Associazione Kairos
Becciolini Network
Border Nights
Carpi Consapevole
Cittadinanza Attiva per la Tutela dell’Elettrosmog di San Casciano Val di Pesa (Firenze)
Coordinamento Paradiso Bologna
Comitato Oltre la MCS
Comitato Teodora Ravenna
Comitato Toscano MCS
Gruppo Esseri Umani Abruzzo
Gruppo Pistoia Valdinievole Nuova
I guardiani del cielo
Io non pago Italia
Movimento Libertà Livorno
Movimento di Resistenza Umana
Movimento SìAmo
Noi con IppocrateOrg
No Paura Day
No ZTL Italia
Oasi Sana
Pace Ultima Chiamata
Ribelli dentro
Uniamoci Trentino
3V
9MQ
#Stop5G Emilia

30 Aprile l’Italia si disconnette nel
Disconnessi Day

Sarà quindi, o devrebbe essere, quella del 30 aprile 2024 una giornata all’insegna di un “segnale”, stavolta non digitale ma popolare, forte nei confronti soprattutto del governo di Giorgia Meloni che ricordiamo, eredita senza granchè modificare, scelte più remote (e questo forse è un peggio nel peggio ndr).

Ma sarà davvero così?

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30 Aprile l’Italia si disconnette nel
Disconnessi Day
segnale forte?

In questo finale di articolo traggo delle conclusioni personali a seguito di riflessioni che ognuno dovrebbe fare in ogni direzione. Premetto che ogni dimostrazione (su ogni tematica) debba essere sempre tentata. Quindi ogni operazione di disturbo, di sensibilizzazione, di informazione, di contrasto, deve sempre essere svolta e sostenuta. Ma quanto può incidere una giornata di disconnessione su questo problema del quale la stragrande parte della popolazione non conosce?
Ammettendo, e, ne dubito, che tutti gli appartenenti al così detto “Fronte del Dissenso“, il 30 aprile riescano a stare lontano dal loro smartphone (se non per telefonare) o dal loro computer…. ammettendo e sperando in ciò…. quanti milioni di italiani sono a conoscenza del tema e dei sui risvolti sulla Salute e sulla Società? Quanti italiani infine verranno a conoscenza di questa giornata dimostrativa del “30 Aprile l’Italia si disconnette” se i media blasonati (i NoVeritas) non ne parlano volutamente?

Infine, che incidenza può avere nelle migliori delle ipotesi sul governo e sulle lobby 5G?

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30 Aprile l’Italia si disconnette nel 
Disconnessi Day

Il mio scietticismo non farà si che il “30 Aprile l’Italia si disconnette” non farò parte della contestazione, perchè dovuta agli ideali dello scrivente. Parteciperò! Invito a partecipare.
Credo però che ognuno debba fare la sua parte ogni giorno, anche tra il “Fronte del Dissenso” a non cadere costantemente in quella iper connessione che vedo troppo diffusa già ora.
Boicottare sta diventando una parola sensza senso. Non solo perchè le cose, situazioni, alimenti, ecc… da boicottare per ormai troppi, validi e diversi motivi stiano diventando troppi, ma perchè spesso, noto, essere più comodo far boicottare ciò che non si usa o non si consuma…

Se nel “Fronte del Dissenso” si contestano certi personaggi e certi comportamenti di multinazionali (giustamente ndr) perchè si boicottano solo alcuni?
Bill Gates viene boicottato nei suoi settori alimentari per esempio (vedi articolo Heniken e vedi articolo RainForestAlliance)…. vengono criticati di censura Google ma in quyesto caso si usa lo stesso questo motore di ricerca. Si inorridisce davanti Mark Zuckerberg che chiede scusa alle famiglie daventi ai congressi …. ma poi lo si utilizza ed alimenta attraverso il continuo utilizzi di Facebook, WhatsApp ed Instagram. Allora?! Dove si vuole andare così?
Probanilmente molti di voi si sentiranno toccati da queste righe, forse scocciati, ma non ho mai avuto peli sulla lingua e dal 2008 questo media ha come motto “quello che gli altri non dicono“.

Detto ciò, a supporto di questo evento, forza, il 30 aprile diconnettiamoci, e magari anche il 29 ed 1 maggio…..
Restiamo Umani!

GiovanniSaliciNews-notizieTraLeRive – in collaborazione con l’Ufficio Stampa
© Giovanni Salici
All rights reserved
Tutti i diritti sono dell’autore

C’è una candela che può spegnersi, osservala e falla tua, fai che resti accesa.

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