Un incontro ed intervista con Davide Van De Sfroos per disco Manoglia, una raccolta di Foglie d’Autunno. Ma abbiamo anche parlato di società e di turismo sul Lario. Una ricca video intervista.
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incontro con Davide Van De Sfroos per “Manoglia”, Lario 10 ottobre 2023 PGS20231010_
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incontro intervista con
Davide Van De Sfroos per disco Manoglia
Tremezzina, venerdì 20 ottobre 2023
Vi avevamo promesso una sorpresa con Davide Van De Sfroos nell’ultimo articolo dedicato a lui ed al nuovo disco “Manoglia”. Ad una settimana dall’uscita di questo album e dal suo ascolto possiamo permetterci di definirlo “naturalistico” per certi versi. Non ci sono solo Foglie di Manoglia ovvero di magnolia, non ci sono solo ripetuti accostamenti con alberi: betulle, castani, noci, platani, salici, sambuco… C’è un continuo “dentro e fuori” (ndr) tra la vita della gente, i ricordi d’infanzia e non, e di nuovo Natura: grilli, merli, farfalle, falchi….
Non sono certo la persona più obiettiva nel descrivere e proporvi l’articolo su questa raccolta di inediti di Davide Van De Sfroos, in quanto lo scrivente, oltre ad essere appassionato della musica di DVDS sin dai pre-albori, è anche una persona che della Natura ne ha fatto uno stile di vita. Non posso che essere soddisfatto dell’ascolto di questo lavoro. Musiche con arrangiamenti gentili, stravaganti, spirituali. Il vento protagonista tra gli alberi accarezza le ortiche sotto la Manoglia, un merlo che cerca un tesoro picchiettando tra le radici, prati di farfalle…
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la sopresa: incontro con
Davide Van De Sfroos
Per l’occasione del nuovo album “Manoglia” abbiamo incontrato ed intervistato Davide Van De Sfroos (all’anagrafe Davide Bernasconi) ponendo alcune domande sul nuovo lavoro ma abbiamo parlato anche di Natura, di territorio lariano, di società “Cyberfolk” e di turismo sul Lago di Como. E’ stata una lunga chiacchierata che abbiamo montato in 45 minuti di video intervista che speriamo vi sia gradita. Potevamo farne due o tre parti, per mantenere l’attenzione del pubblico più a lungo ma sapete che a notizieTraLeRIVE guardiamo alla sostanza e meno alle statistiche od ai calcoli… si sarebbe interrotta una continuità di dialogo e di atmosfera. Pensiamo quindi sia più corretto (sia per il pubblico che per l’artista) “spendere” l’incontro in un’unica sessione: in questo video incontro.
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Video incontro relativo all’incontro intervista con Davide Van De Sfroos per disco Manoglia su Odysee
Video incontro relativo all’incontro intervista con Davide Van De Sfroos per disco Manoglia su youtube
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le canzoni di Manoglia
alcune particolarità e curiosità
significato
Le canzoni di “Manoglia” sono degli inediti particolari, alcune di loro lanciano (o ricevono) un aggancio a brani dei precedenti anni. Una sorta di “link” musicale che ne potrebbe creare una antologia. Magari un futuro album potrebbe proprio andare in questa direzione?
In ordine casuale …
“Crisalide” (Le ali del falco) e “El Giuvanonn” (Il becco del merlo): sono canzoni “gemelle” nelle quali la parte musicale è per molti tratti più che simile, lo stesso andamento melodico con arrangiamenti differenti ed uso di strumenti differenti. Leggermente sfalsate nell’ingresso del testo all’inizio del brano, hanno in comune oltre una certa dinamica melodica anche un titolo con sotto titolo naturalistico. Se riuscite a farle partire insieme (sincronizzando sull’inizio del testo) troverete divertente, il nuovo ascolto contemporaneo.
“Foglie al Vento“: è un continuo de “La preghiera delle quattro foglie” ( canzone del 2005 dal disco “Akuaduulza”), vengono aggiunti dei simboli arborei e condivide, di nuovo, la presenza del vento.
“Ankainkoo“: l’osservazione mattutina della vita altrui che DVDS comprende ogni giorno accompagnando a scuola il figlio. Numerosi personaggi come in una rappresentazione teatrale entrano in scena sul palco della giornata, e, della vita. Davide ne coglie rapide pennellate in sequenza che danno un “cortometragggio” immaginario che ognuno può adattare alla propria esperienza.
Come non parlare di “Shandemé“? Un brano mistico dove la ricerca interiore si intreccia con la preghiera. Una preghiera che non ha un unico Dio. E’ un’avvicinamento a quella che per molti è la Grande Madre ovvero sempre lei onnipresente nel disco: la Natura. Quindi “vieni da me” “vieni qua” rivolto alla “Regina del Tutto” che assume forme diverse: vento, sole, cielo di perla e di corallo …. introduzione con temporale e flauti seguiti da corde orientaleggianti.
Nostalgia e ricordo di una persona scomparsa è questa “Zia Nora” che nonostante la ritmica allegra è una canzone che malinconicamente, ma serenamente, onora la Zia, ancora un po’ presente.
L’album apre con “La Ballata Del Mascheraio” ennesimo omaggio al Carnevale di Schignano ed ai suoi mascherai. La capacità artigianale si fonde con l’intimo e la vita dello stesso intagliatore, scultore. “Una maschera mostra intanto che sotto nasconde“. Non è in fondo quello che molte persone fanno quotidianamente nella loro vita (ndr) “mettendo la maschera” per nascondere?
La canzone dell’incertezza è “Forsi” con sonorità da film come Charlie Chaplin o Chocolat, dove il clarinetto si apre la via. Brano allegro e spensierato, un ballabile di altri tempi con umorismo.
“La canzone che non c’è” è la ricerca continua di quella canzone non ancora scritta. Una ricerca che ogni artista continua ad inseguire. Quella foto non ancora scattata, quel racconto non ancora scritto, quel quadro non ancora dipinto nonostante i mille lavori già realizzati.
Storia o storie di chi una vita la passata tra i problemi e la cui esitenza è stata segnata da tristezza e difficoltà ma che riesce poi a trovare la forza per trasformare la sua vita in aiuto per altri. “El Mekanik” che “ripara i pezzi che la vita ti spacca“. Ritornello molto orecchiabile dove i grilli rendono un’immagine positiva della notte profonda.
Terminiamo con la canzone che da il titolo all’intera opera: “Manoglia“. La magnolia davanti al circolo di Azzano di Mezzegra in Tremezzina (Como). Un simbolo, un totem per Davide. Luogo di “balle” per generazioni, luogo di incontri, luogo dove Davide Bernasconi si precipita subito dopo la “chiusura della piscopandemia” (ndr) e dove si sorprende a “fumare la nostalgia”. Lì, in quel giorno della liberazione dal “loockdown” Davide Bernasconi scrive il brano; intenso, ricco di immagini, melodico, un sicuro successo.
La Manoglia fa da apertura al nostro video incontro con DVDS.
I Foi de “Manoglia”
“Manoglia” di Davide Van De Sfroos
“I foi de manoglia” ovvero le 11 tracce di questa raccolta di Davide Van De Sfroos sono:
01 – La Ballata Del Mascheraio
02 – Forsi
03 – Crisalide(Le Ali Del Falco)
04 – Manoglia
05 – La Canzone Che Non C’è
06 – Shandeme
07 – Zia Nora
08 – Ankainkoo
09 – El Giuvanonn (Il Becco Del Merlo)
10 – El Mekanik
11 – Foglie Al Vento
Se l’articolo o l’intervista ti è piaciuta (o no) fallo sapere nei commenti.
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Leggi anche l’articolo precedente di Davide Van De Sfroos e leggi l’articolo del concerto di Cernobbio del 10 settembre 2023 con il video contenuto nel medesimo.
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Ho atteso qualche giorno prima lasciare il mio commento, ho letto l’articolo ed ascoltato l ‘intervista un paio di volte, come dire, mi sono sentita seduta in quella stessa stanza a
fare due chiacchiere intorno ad argomenti che sento molto miei e che mi regalano tranquillità ed emozioni piacevoli Anch’io abbraccio gli alberi (quando non mi vede nessuno) e in passato ho fatto esercizio di immedesimarmi in un noce…pensavo di essere un po svitata invece mi sono scoperta in buona compagnia ;).
Grazie di aver condiviso questo Tuo/Vostro momento…attendiamo di vederti sulla copertina del prossimo album 😉
Grazie Cri,
era proprio la sensazione che volevo dare al lettore o spettatore, che avrebbe avuto la voglia di investire un po’ di tempo (45 minuti 90 nel tuo caso) nella visione ed ascolto. Oggi, c’è molto mordi e fuggi, si guarda e già si pensa ad oltre…il tuo commento quindi, mi è molto gradito.
Siamo tutti un po’ “svitati”…per fortuna:)
Per quanto il prossimo album o canzone dovete dirlo a Davide 🙂 Grazie ancora.