crudeltà allevamenti galline ovaiole

Oggi vorremmo porre l’attenzione su un argomento che ci è a cuore ovvero le crudeltà allevamenti galline ovaiole ed i suoi risvolti etici nonché commerciali. Grazie ai documenti di Animal Equality Italia che ci hanno ispirato.

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Oggi vorremmo porre l’attenzione su un argomento che ci è a cuore ovvero le crudeltà allevamenti galline ovaiole ed i suoi risvolti etici nonché commerciali.
Per scrivere questo breve articolo ci siamo riferiti ad alcune documentazioni di Animal Equality, una associazione che lotta contro le crudeltà sugli animali in generale. Le loro documentazione lasciano un sapore che descrivere amaro è poco.

Come possa l’essere umano arrivare a tanta crudeltà verso altri esseri viventi (animali o vegetali) non è certo una novità ma lascia il sottoscritto sempre molto perplesso (ed anche un po’ a disagio nell’appartenere al genere umano, od umanoide); d’altra parte, che ci si può aspettare da un animale che odia i suoi simili (mi riferisco all’Homo sapiens).
A tal proposito ricordo gli articoli racchiusi nella serie “Quando l’uomo ha iniziato ad odiare gli animali?“.

l’articolo prosegue dopo il promo ⤵ ☟

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le inchieste di Animal Equality

Come si evince dall’articolo presente nella pagina dedicata alle galline ovaiole ed altri correlati, peresenti sul sito di Animal Equity Italia, fortunatamente alcune aziende stanno modificando i loro comportamenti ed il loro modo di gestire, vendere, proporre i prodotti (marketing), mentre altre (ndr) si rifanno solo la facciato con azioni di “greewashing” passando da allevamenti in gabbia a quelli a terra, un po’ meglio ma per modo di dire. A fronte di ciò restano comunque ancora troppe e numerose le altre aziende ancorate alla crudeltà verso gli animali.

In questo video sottostante sempre di Animal Equity (vi invito a lasciare a loro dimostrazioni di gradimento sul loro youtube) si denotano le condizioni di estrema crudeltà ma anche di igene sanitaria che riguarda poi i prodotti che il consumatore acquista “all’acqua di rose”, senza riflettere, che mangia.

l’articolo prosegue dopo il video ⤵ ☟

crudeltà allevamenti galline ovaiole
eliminare i pulcini maschi

Alla crudeltà verso le galline ovaiole fa eco una ulteriore violenza inaudità racchiusa nel destino dei pulcini maschi. Essendo questi, non utili alla produzione di uova, i pulcini maschi vengono prelevati e uccisi, il più delle volte attraverso un macchina che li trita vivi, altre volte in sorta di camere a gas.
Sono frasi queste del nostro breve articolo di oggi come quelle presenti sul sito di Animal Equality, unitamente alle immagini, dolorose, me ne rendo conto. Ma vanno dette chiaramente. Il “consumatore” che è prima di tutto un essere umano prima di diventare a sua volta un oggetto e mezzo utile “a fare soldi”, deve avere ben chiaro ciò che sta dietro ad ogni suo gesto da acquirente, tutto quello che sta prima di quando, quel prodotto, appare sullo scaffale del negozio.

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tocca a tutti noi

Siete voi, siamo noi che abbiamo la possibilità di cambiare i metodi.
Non si tratta di scelte così drastiche. La scelta vegetariana o vegana non è indispensabile, queste sono scelte individuali che ognuno deve valutare con se stesso. Ma cambiare abitudini anche se fa perdere tempo, si può!
Mentre l’articolo di Animal Equality suggerisce come alternativa alle uova dei prodotti vegetali sostitutivi (non ho idea quali), lo scrivente vi invita invece consumare ancora uova di gallina, ma di cercare quei produttori, meglio se piccoli, che lavorano ed allevano diversamente; in armonia con l’animale che è un bene prezioso anche perchè produce reddito. Esistono ancora!
Certo inizialmente la ricerca richiederà del tempo ed anche, non nascondiamolo, energia vera e propria, ma una volta individuato vi assicuro che anche il palato vi ringrazierà.
Troppa fatica? Beh, sappiatelo però, quei pulcini maschi tritati vivi e le crudeltà verso le galline ovaiole…ora sono anche un po’ da parte vostra.

C’è una candela che può spegnersi, osservala e falla tua, fai che resti accesa.

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