Acqua minerale gratis a tutte le ore

Acqua minerale gratis a tutte le ore

Acquaseria di San Siro, 27 febbraio 2009
Acquaseria, il nome parla chiaro, serietà nell’affrontare due problemi tentando di risolverli. L’acqua e l’inquinamento.

E’ il primo della provincia di Como, quello inaugurato questa mattina a San Siro sul lago di Como; un distributore di acqua minerale sia naturale che gasata, posto sulla statale 340 Regina, in centro paese, che darà la possibilità ai residenti e a chiunque passi, di rifornirsi del prezioso bene gratuitamente (almeno per ora). Coi tempi che corrono è un’opportunità da non sottovalutare.

San Siro H2O distributore di minerale photo © Giovanni Salici San Siro H2O distributore di minerale photo © Giovanni Salici San Siro H2O distributore di minerale photo © Giovanni Salici
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Claudio Raveglia, assessore all’ecologia
mentre spilla l’acqua gasata
– photo © Giovanni Salici

Alcuni mesi fa l’ente provinciale ha emesso un bando di concorso (ci dice Franco Binaghi responsabile all’ ecologia della Provincia)  per la messa in opera di alcune “casette” in cui sono siti i distributori di acqua; solo San Siro, Carlazzo Bregnano, Cadorago, Cantù, Cermenate, Guanzate, Lomazzo, Mariano Comense, Merone, Ronago e Rovellasca hanno risposto. Peccato davvero (ndr) che in tempi come questi solo queste amministrazioni si siano attivate in tal senso; se comuni numerosi come Menaggio, Porlezza, Tremezzo, Lenno (solo per citarne alcuni vicini) avessero aderito il risparmio di inquinamento sul territorio sarebbe stato decisamente elevato, ed anche il risparmio di soldi delle famiglie, molte sono in difficoltà (come in tutta Italia del resto).

L’acqua è un bene prezioso ed il vantaggio di avere questi distributori è molteplice, come più volte ribadisce l’assessore all’ecologia del comune Claudio Raveglia, “innanzi tutto la comodità di avere in centro al paese il rifornimento, non si dovranno più fare spole ai supermercati trasinandosi a casa chili di casse o pacchi, inoltre (e lo sottolinea anche Franco Binaghi) non bisogna dimenticarsi il risparmio dovuto allo smaltimento del pet; le bottiglie di acqua normalmente acquistate purtoppo non hanno “il vuoto” come una volta quelle di vetro (ndr questo invece avviene nei paesi nord europei) quindi si produce continuamente rifiuti da riciclare. Anche riciclare ha un costo, spesso elevato, quindi si punta ad un risparmio sotto diversi profili. Non ultimo l’abbattimento del trasposto pesante sulla Regina dovuto ai rifornimenti.

Concludendo: risparmio famiglie (costo zero al litro), risparmio smaltimento pet, risparmio CO2 emesso dal trasporto pesante.

Claudio Raveglia spiega inoltre la scelta della locazione ad Acquaseria, dove storicamente era posizionata un tempo la fonte a cui si andava ad attingere.

Tempi antichi, che forse torneranno, forse in funzione di una ruota che gira ed anche per una certa crisi che farà riflettere molti e spingerà ad approfittare di questa opportunità, ora gratuita; forse un domani con un costo almeno simbolico, non dimentichiamoci che l’acqua è quella dell’acquedotto comunale, che dopo essere stata filtrata,   esce dal rubinetto, previo l’attivazione di un apposito tasto, sia nella versione naturale che gasata. L’erogazione prevede l’uscita automatica di 1/2 litro, quindi attenzione nel rifornimento, perché le classiche bottiglie da 750 ml non potranno ricevere 2 volte l’erogazione e lo stesso vale per le piccole bottiglie da 330 ml. 

In questi casi si rischia di buttare via molta acqua. Questo è forse l’unico difetto riscontrato. Ci auguriamo che i progettisti Monica Pilenghi e Marco Logrand, ai quali peraltro facciamo i complimenti per aver studiato un sistema come questo, possano valutare questo consiglio, tra l’altro non dovrebbe essere un problema insormontabile, basterebbe utilizzare in comando on/off come quello dei più conosciuti distributori del latte dove nei quali si può interrompere e riprendere l’erogazione a piacere.

© Giovanni Salici
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articolo del Corriere di Como on-line del 28 febbraio 2009 di Luana Torri


Immagini dell’inaugurazione del primo distributore di acqua minerale in provincia di Como: foto di gruppo e taglio con il sindaco Michela Leila Maldini ed il vice sindaco Claudio Raveglia, sempre il sindaco con Paolo Mascetti, l’assessore della Provincia di Como Vice Presidente con deleghe a Ecologia, Ambiente e Personale mentre le versa l’acqua, Claudio Raveglia davanti al rubinetto, infine i progettisti Monica Pilenghi e Marco Logrand
photo © Giovanni Salici
richieste di immagini ad Archivio Fotografico Giovanni Salici

© Giovanni Salici
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3 commenti su “Acqua minerale gratis a tutte le ore”

  1. D’altronde i paesi seri come Irlanda, Germania, Svezia hanno degli amministratori lungimiranti, che valutano i danni causati dalle esternalità non solo in modo ideologico ma anche in termini economici. In Italia i nostri “ecologisti” utilizzano l’argomento dell’ambiente in modo pretestuoso (per far fuori in nemici politici nella sfera economica) e ipocrita (nei confronti degli elettori presi sempre solennemente in giro, ricordiamo il referundum sul nuclerare, in cui gli elettori avevano si votato per bandire questa fonte di energia ma in cambio di impegno nella ricerca sulle energie rinnovabili). Perchè a Pecoraro Scanio non è mai venuto in mente di tassare i sacchetti di plastica (come succede in Irlanda dove al supermercato vanno con le borse di juta)? oppure perchè non si è introdotto il vuoto a rendere come succede in Germania e nei paesi civili (dove chiunque riporta le bottiglie al supermercato, mentre chi per pigrizia non vuole farlo le affida ai senzatetto, dando cosi una fonte di sostentamento pure a loro)? Un grande economista di cui non ricordo il nome amava dire “L’essere umano risponde solo a tasse ed incentivi” come dargli torto!
    Infine, finchè i nostri “pseudo-ecologisti” continueranno a fare ridicole manifestazioni in stile NIMB (not in my backyard), sulla TAV, sul ponte di Messina, sul MOSE, etc, in Italia, non verrà mai a costituirsi una vera cultura ecologista, cultura che negli altri paesi è supportata da partiti politici che veramente considerano l’ambiente come un problema in primis economico e solo secondariamente ideologico!

    P.S. un plauso agli amministratori di Acquaseria! Plauso che in tempi di derive antipolitiche, serva a far riflettere su come alcune mele marce non marciscano mai tutto un albero!

    Saluti da Varsavia!
    Alessandro Barba

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