Valsolda attende la data del referendum per la fusione dei Comuni
Valsolda, lunedì 05 agosto 2013
In questa calura estiva di un agosto bollente, tra passeggiate fogazzariane e visitatori stranieri, nel “Piccolo Mondo Antico” di Valsolda si vive la realtà divergente della fusione tra i Comuni.
Ma facciamo un po’ di promemoria per rinfrescarci le idee:
– Il 28 giugno il Comune di Porlezza approva all’unanimità la delibera per la richiesta di fusione tra i comuni di Porlezza, Valsolda, Claino con Osteno, Val Rezzo e Corrido, richiesta che dovrà essere inoltrata alla Regione.
Con il disappunto di vari cittadini, del “Comitato per la Salvaguardia dell’Identità Valsoldese”, parte del gruppo di Minoranza, appoggiati dagli ex sindaci Alberto De Maria e Riccardo Bonvicini, hanno danno inizio alla raccolta di firme per l’indizione di un referendum. Lo statuto comunale prevede 100 firme per ottenere riscontro, ma sono state raccolte 503 firme in 4 giorni pari al 48% dei votanti alle ultime elezioni comunali.
– La richiesta è stata protocollata il 3 luglio 2013.
– Il 4 luglio dopo una settimana dal rinvio inatteso del primo Consiglio Comunale, nella Sala Consiliare di Valsolda, si riuniscono al completo i consiglieri. Il consiglio è aperto al pubblico e questo per l’occasione non si fa mancare. Numerosi cittadini valsoldesi sono distribuiti tra corridoi e l’androne della scala. Si evidenzia anche la presenza delle forze dell’ordine, Polizia Municipale e Carabinieri.
L’ordine del giorno è l’approvazione della delibera con la richiesta alla Regione per procedere alla fusione dei comuni sopra citati.
Il Consiglio Comunale approva con 6 voti a favore, 3 contro e 1 astenuto, la delibera inerente alla fusione dei comuni, dando completezza alle delibere favorevoli degli altri comuni in questione.
Oltre alla votazione per la delibera di fusione, la Minoranza ha richiesto un emendamento da allegare alla Regione come parte decisiva dall’esito referendario e che l’Amministrazione Comunale tenesse conto in modo definitivo alla non fusione qualora ci fosse una maggioranza di votanti contrari ad essa.
Si è dato inizio alla votazione dando esito ad una parità obbligando i consiglieri ad una seconda e concitata votazione, la quale ha dato esito sfavorevole annullando la proposta della Minoranza.
Nella riunione non si può non ricordare la lettura delle lettere di minaccia pervenute a due membri del Consiglio di Maggioranza e alla disapprovazione da parte di un membro del Consiglio di Minoranza dello schema di statuto approvato a Porlezza per la delibera alla fusione il quale risulta fotocopia integra di quello del comune di Gravedona ed Uniti.
In attesa della data del referendum, tra cittadini che vogliono la Valsolda “unita” con altri comuni e chi la vorrebbe “indipendente” come si trova già ora, non bisogna dimenticare che la Valsolda stessa rimarrà per sempre la terra dello scrittore Antonio Fogazzaro che con il suo “Piccolo Mondo Antico” ha fatto conoscere a tutto il pianeta questi luoghi; che l’architetto pittore e scultore Pellegrino Tibaldi è nato in quel della Valsolda e che, con la sua ingegnosa maestria, ha lasciato la sua impronta artistica in tutta Italia; che la Foresta Valsoldese è segnalata topograficamente in Lombardia come Riserva Naturale Integrale della Valsolda.
E anche se sarà accorpata con altri comuni, la sua storia, le sue radici e la sua cultura porteranno indelebile il nome di Valsolda.
© Sonia Bottari
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