Sara Cunial e la sua proposta di legge sul “Diritto alla disconnessione e diritto all’ autodeterminazione digitale”. Cosa avverrà con l’introduzione dell’ IDpay che Vittorio Colao ha con disinvoltura ed orgoglio annunciato. Una nuova epoca di schiavi digitali è alle porte? Come voglio sia il controllo sociale?
Diritto alla disconnessione e diritto all’ autodeterminazione digitale
Sara Cunial contro la cinesizzazione di Vittorio Colao e IDpay
domenica, 14 agosto 2022
Attraverso il nuovo portale Sfero, Sara Cunial, coofondatrice di VITA, lancia la nuova proposta di legge per la disconnessione digitale e la libera scelta dei servizi digitali o non della pubblica amministrazioni. La lunga premessa su Sfero mette in guardia da quel Vittorio Colao, ancora attuale Ministro per “l’innovazione tecnologica e la transizione digitale”, il cui compito ed obiettivo è quello di far decollare l’ormai purtroppo famoso IDpay, un portale, un “concetto”, un immateriale pacchetto (o wallet come piace definire agli anglofoni) che dovrà contenere tutti i documenti personali di ogni cittadino italiano, nonchè relazioni e pendenti con Agenzia delle Entrate, stati vaccinali, modalità di pagamento digitali – ne parlammo già in fondo a questo articolo il 17 luglio 2022). Lo stesso ministro Colao attraverso una inquitante dichiarzaione ha detto: “Il percorso delle riforme è tracciato e nessun futuro governo potrà smontarlo”. Questo futuro previsto è allarmante ed apre definitivamente al controllo sociale dello Stato sul modello cinese ed il ministro non ha nascosto la sua ammirazione a questo modo di “governare” (dittatoriale ndr).
Diritto alla disconnessione e diritto all’ autodeterminazione digitale
Il controllo sociale Italia prima (di nuovo)
Le implicazioni sono molteplici e una anteprima l’abbiamo vista col Greenpass che attraverso la scusa di un controllo (rivelatosi non solo inefficace sanitariamente ma dannoso all’economia e violento verso le persone discriminate) causa virus, ha limitato le normali ed acquisite libertà dei cittadini. L’IDpay non solo rischia di, ma sarà certamente peggio. Basti pensare che in un solo click al cittadino che in una determinata circostanza non sarà d’accordo con le scelte governative, disobbediendo civilmente a tali norme, dicevamo, in un solo click verrà bloccato il documento d’identità, verrà interdetto di guidare sospendendo la patente, verrà interdetto di ricevere denaro o di pagare lui stesso. L’Italia sarà (come fu per i non vaccini mRNA Covid-19) la prima nazione ad attuare questo espiremento disumanizzante e schiavizzante. Lo stesso Colao dichiara l’augurio affinchè gli altri paesi europei e non, seguino la traccia. Queste sono le dichiarazioni inquietanti ed è il progetto sul quale sta lavorando un ministro della Repubblica italiana mai eletto, non roba da “complottisti”, i quali da mesi preannunciavano questo futuro, presi per dementi dai più. Come lo stesso ministro annuncia l’operatività di tale ….schiavismo, dovrebbe avvenire non più oltre un anno e mezzo. Nel link a seguire la pagina pubblicata da Sara Cunial ed i link relativi alla proposta di legge della medesima depositata al Senato.
Su Sfero >>> https://sfero.me/article/diritto-alla-disconnessione-e-diritto-autodeterminazione-digitale-la-mia-proposta-di-legge e documentazione proposta di legge.
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