Trenord inadempiente sotto la neve

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Tabellone ritardi corse linea Trenord il 29 dicembre 2020

photo © Giovanni Salici TIR20201229_0002
il tabellone dei ritardi di Trenord, 29 dicembre 2020
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il servizio dei Treni Regionali
prima cancella preventivamente le corse
per il rischio gelo poi accumula 8 ore ritardo

Sondrio, martedì 29 dicembre 2020
La nevicata di ieri sulla Lombardia ha lasciato il segno anche sul Lario est e sulla Valtellina mandando in tilt la rete ferroviaria di Trenord con gravi problemi recati ai pendolari.

Ieri 28 dicembre 2020

La linea Milano-Lecco-Sondrio-Tirano ha nella giornata di ieri (durante la nevicata) accumulato ritardi da 20 minuti nelle prime ore del mattino sino a raggiungere 250 minuti nel pomeriggio ma la gravità maggiore è stata quella di aver cancellato in “modo preventivo la maggior parte dei treni. Il primo treno del mattino è transitato da Morbegno alle ore 8 con una sola carrozza presa al volo da numerosi pendolari, poi l’oblio.
Quello che ha sconcertato è che la cancellazione delle corse è stata motivata dalla prevenzione del possibile gelo ma non per l’effettiva problematica che di fatto non c’era.

Oggi 29 dicembre 2020

Nella giornata odierna (non sta nevicando) la situazione risulta diversamente assurda.
I tabelloni delle stazioni Trenord indicano sino a 480 minuti di ritardo ovvero circa 8 ore.
Otto ore di ritardo su una tratta di meno di 200 km è da ritenersi inaccettabile.

Il piano neve di Trenord non prevedere soluzioni alternative per l’offerta commerciale e quindi corse sostitutive con altri mezzi.

La neve in Lombardia

La neve in una delle regioni che in passato era tipicamente nevosa in inverno, è ormai premessa di “tragedia comica” negli ultimi vent’anni.
Ricordiamo un articolo del 29 dicembre 2009 sulla neve a Milano tanto per esempio.
L’uomo moderno non è più in grado nemmeno di far fronte a 20 cm di neve, ma fossero anche 50 è desolante osservare una società moderna così invischiata in un mondo digitale che pensa di essere così potente e intelligente (smart per gli esterofoli ormai troppo diffusi) ma inetta davanti ad uno degli elementi naturali più “belli” che da sempre ha segnato il passo dell’inverno.

E così mentre un evento così copioso come quello della Grande Nevicata del 1985 che vide anche 2 metri di neve in alcune zone lombarde di pianura sarebbe comprensibile nei sui risvolti quotidiani, una modesta nevicata (sebbene non visibile da alcuni anni) come quella di ieri, riesce a mettere in crisi un “sistema” Lombardia” che più che sistema si rivela di continuo un colabrodo a vari livelli.

Difficile non ridere di quelle amministrazioni sia di aziende che politiche che si riempono la bocca di termini inglesi ma che poi non sanno fronteggiare una nevicata.

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