Fuochi di San Giovanni belli ma parliamo d’altro

SSG2015 Isola Comacina photo © Giovanni Salici SSG2015 Isola Comacina photo © Giovanni Salici SSG2015 Isola Comacina photo © Giovanni Salici SSG2015 Isola Comacina photo © Giovanni Salici
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photo © Giovanni Salici AGS2050627_1165
Isola Comacina durante la Sagra di San Giopvanni, sabato 27 giugno 2015
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Fuochi di San Giovanni belli ma parliamo d’altro
editoriale

Ossuccio, lunedì 29 giugno 2015
Sono le 17,30 quando ci rechiamo a Ossuccio per l’annuale Sagra di San Giovanni ed i relativi fuochi pirotecnici che rappresentano l’assalto e l’incendio dell’Isola Comacina avvenuto in epoche passate durante la guerra tra Como e Milano nel 1159 (quasi come il federalismo dei giorni nostri – la storia alla fine in modi differenti si ripete sempre).

Nessun tipo di controllo lungo la strada che da Menaggio porta a Lenno ed Ossuccio, in Tremezzina. Francamente anche di cartelli di avviso non mi pare di averne visti, ma forse ero distratto.
Alle 18 già pronti appena sopra la Statale Regina all’ingresso di Sala Comacina, punto fantastico per la visibilità di tutta l’Isola.

I Fuochi di questa Sagra di San Giovanni, v’è da dire, sono stati molto belli, anche meglio di volte passate, alcuni nuovi, altri classici, ci son sembrati durare a lungo e ben realizzati, addirittura forse troppi (ma prendiamolo come un fatto positivo). “Voto” 7-8

Oggi però, non vi parlerò di questo evento come ci si aspetta. Di emozione, di spettacolo notturno, d’estate, di atmosfere particolari, ne abbiamo già parlato in passato, di servizi ed immagini alla stampa quotidiana o mensile, con un po’ di orgoglio ed ego (perdonateci) ne abbiamo già passati.

Questa volta vi vorrei parlare d’altro. Anche perché altri media non hanno il coraggio di affrontare questi argomenti, così “legati” come forse sono.
I fuochi sono stati belli, ma la disorganizzazione della viabilità ha avuto quest’anno altrettanto clamore. Ce lo confermano anche alcuni residenti, quindi non è solo una nostra opinione.
Premetto che seguendo la Sagra quasi annualmente credo di avere un po’ d’esperienza. Erano anni che non vedevo un caos viabilistico simile ma soprattutto, prevedibile ma non prevenuto.
Alle 21 passate la Regina SS 340 non era ancora chiusa!
In piena località Sala Comacina, Ossuccio, affluivano auto e moto, anche un pullman non di linea, diretti a nord.
Dalle 18 alle 21,15 facendo una stima approssimativa vi è stato un afflusso di circa 20 vetture ogni 5 minuti (non contiamo le moto); circa 800 auto.
Ipotizzo che dalla parte opposta quindi da Lenno verso sud altrettante?!
Ipotizziamo 1600 vetture in totale?
La prima domanda che mi sono posto intorno alle 19,30: “ma dove le mettono tutte queste auto?”
Su questo ci torniamo dopo.

Eravamo rimasti a 1600 auto circa (escluso moto) in 3 h; ipotizziamo di avere 4 passeggeri ogni mezzo (alcuni erano in due altri in 5, chi aveva vetture più ampie..) sono circa 6400 persone. A questo punto aumentiamo del doppio questa stima perchè la gente è affluita in parte anche prima delle ore 18 e perché altri avranno lasciato le macchine fuori da questa baraonda.
Dodicimila? Quindicimila persone?
Da dove saltano fuori quei numeri che altri media hanno riportato (30 mila)?
Guardate che già 15 mila persone sono tantissime!
Perché sovrastimare così tanto quando già l’evento è un successo in ogni caso? Francamente non lo so.

Ricordate la domanda sopra “ma dove le mettono tutte queste auto?”
Beh cari lettori, lo si è capito alla fine.
Ogni parcheggio, marciapiede, prato utile è stato sfruttato (male) sin da presso le rive (pardon quelli erano occupati dai signori delle auto blu ed amici oppure dai commercianti) sin su a fine collina, là dove comincia la montagna e la strada termina.
Non ci sarebbe nulla da dire se non fosse che al termine della manifestazione, una miriade di auto ferme e bloccate ovunque, francamente, non la si vedeva da tempo, molto tempo.
Il ricordo delle ultime edizioni nelle quali la Regina veniva chiusa sul serio ed il deflusso dei mezzi, si importante, ma non confuso, avveniva in modo fluido, si è perduto.
Sabato abbiamo assistito ad un caos organizzativo nel settore viabilistico da far paura!
A Lenno dopo oltre due ore dalla fine c’erano macchine bloccate che scendevano dalla parte alta del paese, si trovavano in doppia colonna alla rotonda e dovevano andare verso Como, in mezzo un povero Carabiniere da solo che non poteva far altro che assistere all’ingorgo. A Ossuccio chi scendeva dalla parte alta si è trovato fermo dopo 10 metri per circa un’ora, con chi doveva salire, chi scendere, chi spostarsi dalla festa verso la parrocchiale .

Scusate ma questa non mi è sembrata proprio una buona organizzazione del traffico, degli afflussi, della viabilità! “Voto” meno di zero “inqualificabile“!
Poi se vogliamo solo parlare dei fuochi, voi fatelo, io perdonatemi no.

Mi sovviene un pensiero: che coincidenza che dopo tanti anni la Regina sia piombata di nuovo nel caos post sagra proprio nell’anno in cui la diatriba sulla Variante della Tremezzina è alta ed il “fronte del no” ora è in compagnia del “fronte del si”. Strano?!

I nostri lettori ci leggono perché sanno che qui trovano informazioni vissute, informazioni senza peli sulla lingua e siamo felici di aver seguito in ciò.

Non mi piace, in questi contesti, sentire lo speaker presentatore che prima dello spettacolo “ringrazia” in maniera così sbrodolante gli sponsor (che d’accordo contribuiscono) e parte delle istituzioni per la “collaborazione”. Prima di tutto la “collaborazione” fa parte dei compiti istituzionali (se poi porta al caos di cui abbiamo parlato sopra…) ed il tutto oltre ad avere un po’ il sapore di marchetta (per i primi), risulta per quanto le amministrazioni sovra comunali, una chiara e poco piacevole campagna elettorale. Purtroppo mi colpisce molto come in un periodo indubbiamente socialmente pesante per tutti, con molteplici problemi molti dei quali causati proprio da chi è politico od amministrativo, molti abbiano in ogni caso applaudito a ciò. Certo ognuno è libero di esprimersi come crede ma bisogna stare attenti a non farsi manovrare o distrarre, da chi si fa bello solo in certe situazioni.
Magari sin qui, non tutti i lettori mi seguiranno ma, senza temere opinioni differenti dalle mie, lecite, io avrei fischiato.

A margine di questa presentazione pre-spettacolo mi chiedo anche (leggi anche NoExpo) cosa c’entrasse la sponsorizzazione o patrocinio di “Expo padiglione Italia” in un evento di questo tipo? Ma Expo non si doveva occupare del cibo ed affrontare come risolvere la fame del mondo?
Che ci azzecca con i fuochi di San Giovanni?
Un emerito… nulla.
Però l’avrete capito che Expo è una farsa?!

Bene cari lettori, è diventato un editoriale più che un articolo.
In ogni caso GSnews avrà sempre il coraggio di trattare argomenti in modo differente dai media forse più blasonati, o da altri che seguono la massa.

© Giovanni Salici
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