22 anni per un tunnel:
contestati politici e Anas in Valsolda

22 anni per un tunnel:
contestati politici e Anas in Valsolda

Valsolda, mercoledì 10 ottobre 2012,
Sono passati 22 anni e forse non facevamo nemmeno più caso al tempo che passava; il cantiere era lì, ad ostacolare ulteriormente quella strada dove solo i locali ed i frontalieri erano “capaci di guidare”. Tutti gli altri: turisti, pullman, roulotte ecc… passavano, s’incastravano, e si finiva per inveire con questi personaggi che transitavano sulla strada a procurar più danni che economia. Non facevamo forse più caso a quel cantiere infinito che si era ormai ben inserito nell’ambiente mimetizzandosi un po’ tra muri grigi e colonne di automezzi.

Tutto questo rimarrà forse un ricordo? Speriamo di no!
Nel senso che speriamo che tutti i problemi derivati da questo cantiere, dalla strada infinita, dai disagi sostenuti da tutti, resti nella nostra memoria e ci possano far riflettere in previsione delle future elezioni politiche od amministrative.
Nell’attesa, di verificare codesta memoria, oggi, in Valsolda, la presenza dei politici ed amministratori locali, nonché dei funzionari dell’Anas (dal Capo Compartimento Anas Lombarida Claudio De Lorenzo, all’amministratore unico Anas Pietro Ciucci, il Commissario Straordinario della Provincia di Como Leonardo Carioni, l’assessore alle infrastrutture e Mobilità Regione Lombardia Raffaele Cattaneo) è stata ampiamente contestata dal pubblico partecipante sino ad arrivare ad alcuni fischi. Gente comune, gente dei laghi, non Black Block.
A nulla son servite le scuse di Ciucci, quelle di De Lorenzo e via via sin a Cattaneo, che si è distinto per essere un buon comunicatore rispetto ai precedenti, ma forse, la gente ha capito finalmente che le parole, sebbene ben articolate ad opera d’arte, non convincono più, anzi risultano offensive dell’intelligenza degli elettori, anche del più … “stupido”.
Le Valsolda ha detto basta questa mattina ad un sistema politico locale e non, che dovrebbe secondo molti, forse solo tornarsene a casa.

Mosca bianca, il Sindaco di Valsolda, Giuseppe Farina. L’unico ad essere stato accolto da un applauso che lui ha condiviso coi suoi predecessori atraverso una breve memoria che ha coinvolto tutti coloro che nei fatidici 22 anni (o più) hanno lavorato duramente per far realizzare questa opera.

La cronaca di questa mattina è questa!
Inutile parlare di quanto sia costata, delle tecnologie inserite nell’opera e qualsiasi tecnicismo inerente alla realizzazione di questo tunnel, che, sulla volta sopra al palco d’onore dove le autorità han tagliato il tricolore, sfortunatamente mostra già inquietanti macchie di colore diverso o accostamenti di lastre di cemento poco rifinite, speriamo non siano un presagio.

Carioni e Cattaneo hanno in conclusione dei loro interventi accennato all’impegno per “sbloccare” la famosa “variante della Tremezzina”.
Speriamo di no (ndr). Speriamo sia solo un altro slogan di pre campagna elettorale; non vorremmo mai iniziare un cantiere oggi che duri per i prossimi 22-30 o forse 50 anni (vista anche la crisi), che non vedremo, che ci riempirà l’aria (che ci resta da respirare nella nostra vita) di polvere e schifezze varie, che non risolverà il problema della Tremezzina che è immediato. Ora è emergenza! Che anzi creerà nuove disastrose situazioni ai limiti della sopravvivenza umana, ai limiti della realtà.

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Immagini relative alla inaugurazione, dopo 22 anni di lavori, della galleria di Valsolda, mercoledì 10 ottobre 2012
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