E’ morto il Tem, personaggio incredibile di Menaggio
Menaggio, giovedì 25 settembre 2008
Si è svolto questa mattina alle 10 nella parrocchiale di Santo Stefano a Menaggio il funerale del Tem ovvero Temistocle Sampietro. Morto due giorni fa nella casa di cura della Sapienza il Tem era un personaggio storico del paese centro lariano.
a destra una immagine sorridente di Temistocle Sampietro nel 2003
a sinistra un momento della funzione col VdS CRI Piero Redaelli che ricorda il compagno di soccorso -photo © Giovanni Salici
Anni dapprima impiegati a svolgere la funzione di vigile urbano e messo presso il comune, uno di quei vigili attenti e rigorosi sul codice stradale ma contemporaneamente umano e disponibile con tutti. In seguito raggiunta la pensione ha dedicato il suo tempo alla Croce Rossa di Menaggio come volontario. Fu uno dei primi uomini della CRI menaggina svolgendo negli anni ’70 e ’80 innumerevoli servizi anche notturni. Marinaio, fu un fondatore del gruppo locale, che oggi gli ha dedicato una preghiera ed un ricordo; negli ultimi anni lo si vedeva sovente tra la piazza e il lungolago dedito a dare il pane alle anatre oppure sempre disposto a regalare le sue innumerevoli barzellette.
sopra onore al Marinaio photo Giovanni Salici sotto l’ultimo saluto dei familiari
Molta la gente e le rappresentanze presenti oggi: l’amministrazione, la CRI, i Marinai, e gente comune che amava il Tem.
Nel ricordo di chi lo ha assistito sino all’ultimo vi è un uomo incredibile e di grande valore, il nipote Massimo invece lo ho ricordato in alcuni episodi di vita vissuta in comune, con momenti di vera commozione.
Un saluto davvero sincero ed un ricordo che rimarrà nei nostri cuori.
Ciao Tem.
© Giovanni Salici
All right reserved
Un grazie sincero.
Max
si potrebbe scrivere un libro sul mio TEM con tutto quello che ha fatto,grazie davvero Daniele
da Daniele, nipote del Tem, ricevo questo “ricordo”
Non sono bravo a scrivere, comunque voglio provare a descriverti chi era per me il TEM.
Il TEM per me era il nonno che tutti i nipoti vorrebbero, un nonno perfetto, bravo ad ascoltarmi e anche a farsi ascoltare, quando ero con lui sapevo di essere sempre al sicuro da tutto. Ti faccio un esempio, circa 27 28
anni fa, io avevo 7/8 anni e come al solito ero a pesca in compagnia del mio nonno, come al suo solito alle ore 13.30 mi disse, Dani vado bere il caffe’ due minuti e torno, a te porto il solito (il solito era un cornetto Algida). Io
ovviamente risposi di si. Subito dopo arrivo’ un ragazzo, molto piu’ grande di me, che voleva portarmi via la cassetta da pesca; io non mollai e lui mi diede un pugno nello stomaco, in quella arrivo’ il TEM con le mani dietro alla schiena e subito dopo mollò uno schiaffone al ragazzo che gli girò la faccia, non lo vidi più.
Questo per dire che con lui mi sentivo super protetto. Oggi ho 35 anni e purtroppo non c’e’ più il TEM, ma dentro di me ci sarà sempre, sempre, sempre. Ho tanti ricordi che mi aiutano a tenerlo vivo. Fino a una settimana fa’ ogni volta che mi vedeva mi chiedeva come andava la pesca, la pesca che grazie a
lui ancora oggi mi regala momenti stupendi in mezzo alla natura e all’aria aperta. Ha iniziato lui a portarmi a pescare quando io avevo solo 3 anni, poi ha iniziato (avevo circa 7 anni) a portarmi in barca a pescare con la cavedanera. Alla mattina verso le 5,30 suonava la sua sveglia e io non vedevo l’ora di sentire la sua mano sulla mia spalla, Daniele dai che é ora mi diceva ed io subito mi alzavo dal letto e correvo a bere il latte che mi aveva preparato LUI poco prima. Poi mi aiutava a vestirmi e giu’ in caldaia a prendere l’attrezzatura e via (ovviamente eravamo io, il nonno, mio fratello e un ragazzo di Menaggio). Ancora oggi rivedo il suo modo di remare, non so perché, ma aveva uno stile che mi prendeva e io restavo per quasi 3-4 ore a fissarlo come se mi cullasse con quel suo modo di remare, quando abboccava il cavedano suonava il campanellino posto all’ininzio del filo, LUI smetteva di remare, si sedeva e iniziava a ritirare la lenza infilando cucchiaino dopo cucchiaino nella scatola, fino a quando non tirava dentro il pesce, e poi via di nuovo….questi 35 anni
passati con il mo nonno sono tutti stati così, speciali. Adesso mi restano questi 35 anni di ricordi di vita passati insieme e so che non é poco ma non é come averlo qui vicino a me… ma come mi dicono tutti questa é la vita. Ciao nonno e grazie, il tuo piccolino.
Mi piacciono gli argometi che tratti nei tuoi post. Ti metto tra i preferiti.