si dimetta Alfano !
Editoriale

mercoledì 29 ottobre 2014
Le immagini che sono state trasmesse da ogni emittente televisiva “d’informazione” questa sera sono state eloquenti ed il fatto che pure il TG1 Rai non le abbia risparmiate ma messe in apertura sono una sorta di garanzia che la notizia non sia faziosa, di parte.

Ci riferiamo al corteo di sciopero a Roma indetto dai Sindacati per il licenziamento degli operai Ast delle acciaierie di Terni.

E’ molto grave quello che si è successo, la Polizia manganellare e picchiare operai che stavano dimostrando un loro diritto, la scusante che gli stessi stavano per occupare i binari ferroviari è sia ridicola che stucchevole. Ed allora? Quale mai reato si poteva ipotizzare in tal senso? Interruzione di servizio pubblico?
E’ vergognoso!
Purtroppo non è la prima volta che negli ultimi anni le Forze dell’Ordine usino maniere forti con dimostranti che nulla possono se non subire, mentre poi si celano dietro “manovre di contenimento” là dove (vedi numerosi episodi dentro e fuori gli stadi) si trovano davanti personaggi delinquenti pronti a tutto.
E se spesso ci si trincera dietro ipotetiche infiltrazioni di “frange estremiste” infiltrate nei cortei, oggi di sicuro quella scusante non c’era, di vetrine non ne erano state rotte, in piazza c’erano i sindacati e lavoratori licenziati.

Sebbene questi episodi siano e sono stati negli ultimi anni sporadici, sono troppo spesso ormai frequenti e fanno riflettere, temere, che se non siamo di fronte, potremmo divenire presto uno Stato di Polizia.
E’ altrettanto singolare e sconcertante che proprio sotto un governo di “sinistra” possa accadere che la Polizia attacchi degli operai; probabilmente avrebbe fatto indignare ogni partito di questa area politica se fosse avvenuto sotto un governo di centro destra, mentre oggi, sindacati a parte, le reazioni politiche di ogni area a parte M5S sembra siano tutto sommato contenute.
Dovrebbe riflettere Matteo Renzi e invitare alle dimissioni il ministro dell’Interno Angelino Alfano, o “dismetterlo” istituzionalmente.

Sarebbe inoltre il caso e varrebbe la pena ricordare alle Forze dell’Ordine che il loro compito è difendere i cittadini, qualunque sia il loro credo, qualunque sia la loro richiesta d’aiuto, quando questa avviene nei termini previsti dal buon senso e di legge, esprimendo il diritto di scioperare, anche se non si è d’accordo sul motivo; magari. Certamente non quello di divenire delle squadriglie di picchiatori; quelle si son già viste a metà del secolo scorso. No grazie!

© Giovanni Salici
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