una fusione “spalmata”
Menaggio & Company non si prepara al referendum
Menaggio, domenica 03 novembre 2013
Quasi passata in secondo piano tra programmazioni estive di carattere ludico o spettacolare, fatti di cronaca anche di un certo rilievo, inaugurazioni di scuole, piogge autunnali e commemorazioni di novembre, riemerge a meno di un mese il dibattito sulla Fusione dei Comuni che interesseranno Menaggio, Bene Lario, Grandola (e già i suoi precedenti Uniti), Plesio.
A dire il vero già la scorsa settimana, sono iniziate le prime scintille, ed il falò era stato alimentato da un poco gradito atteggiamento di “sufficienza” che a detta della minoranza menaggina Lista Civica per Menaggio, oltre che dal rappresentante di Amministrare Menaggio Gianbattista Bordoli, era scaturita da una particolare indicazione sui pannelli luminosi posti dall’amministrazione in certi punti del “capoluogo” della futura Unione (forse); scritta che, a detta dei citati sopra, era fuorviante.
Ma vediamo cosa è successo:
Da una decina di giorni scorrevano sui pannelli luminosi delle scritte che “informavano” la popolazione menaggina del referendum sulla fusione che sarà il prossimo 1 dicembre 2013. La scritta citava “Fusione dei Comuni, domenica 1 dicembre 2013, referendum, si decide il nome del nuovo comune”, subito le reazioni del gruppo di minoranza e forse ancor più in quel mentre di Gianbattista Bordoli (Amministrare Menaggio) il quale denunciava (letteralmente) diffidando il Sindaco Alberto Bobba di continuare in quella che viene definita “informazione parziale ed ingannatrice”, riferendosi in particolar modo all’ultima parte della scritta relativa alla scelta del nome.
Codesta reazione nasce dal fatto che il Referendum del 1 dicembre prossimo dovrà in primo luogo chiedere ai cittadini dei comuni interessati se vogliono aderire ed intraprendere la strada dell’unione (tanto promossa soprattutto dal sindaco Alberto Bobba) oppure esprimere una scelta negativa in tal senso. Non come sembrerebbe dalla “campagna pubblicitaria” apparsa sui pannelli, una mera interrogazione popolare sulla scelta del nome. Tale “ingannevole informazione” si porrebbe infatti come a dare per scontato che l’Unione dei Comuni è cosa già fatta. Il che è tutto da vedere!
A seguito della diffida (che potete leggere integralmente qui) al Sindaco Alberto Bobba inviata anche alla Procura della Repubblica tramite il Comando dei Carabinieri di Menaggio, non si è fatta attendere la risposta, non del Sindaco, ma dell’Assessore al Turismo Mario Martinelli (che trovate in forma integrale qui) che giustifica l’apparizione fuorviante del messaggio in quanto sarebbe un messaggio parziale ed iniziale, seguito poi da ulteriori informazioni. In pratica una serie di “messaggi spalmati nel tempo” come li definisce l’assessore Martinelli, che avrebbero fornito una completezza d’informazione.
Certo che dobbiamo osservare (ndr) che un’informazione a nostro avviso completa sull’argomento non c’è mai stata, nemmeno nelle famosa riunione dello scorso inverno presso l’edificio dell’asilo comunale, con la numerosa partecipazione di pubblico; quando invece di divulgare informazioni obiettive si è assistito ad una solita elencazione dei possibili (non probabili) pro e nessun contro, in una solita performance politica-amministrativa alle quali siamo ormai purtroppo abituati noi menaggini; forse meno i nostri futuri (o no) compaesani ora solo vicini.
Non è nemmeno che nei mesi passati sino ad oggi ci abbiamo informato in cosa davvero consiste il progetto (se vi è un progetto politico che in effetti appare poco visibile) anzi, sembra proprio che ci si adoperi per non fare troppa chiarezza e non divulgare gli eventuali “contro” ai quali andremmo incontro se la fusione divenisse realtà.
Questo va detto!
Ma vediamo cosa accadrà:
Arginata momentaneamente la cronaca relativa a quanto sopra dei giorni passati; ieri in anteprima sul resto della stampa locale, abbiamo avuto modo di leggere una mozione che la minoranza Lista Civica per Menaggio, col capogruppo Gianluca Pedrazzini, ha preparato e che domani verrà divulgata al resto della stampa, ai capogruppo, al Sindaco stesso, oltre che essere depositata in Regione.
La mozione (della quale potete leggere qui la versione integrale) chiede in sostanza alla Regione Lombardia che vengano tenute in considerazioni le scelte popolari come indicato dall’articolo 1 della Costituzione, che quindi la Fusione non sia calata dall’alto come un qualcosa che già è deciso da pochi.
Viene inoltre chiesto ai rappresentanti regionali dei partiti di vigilare affinché tutto ciò avvenga.
Come avvenne anni fa con la fusione che portò a Gravedona ed Uniti (ndr) che sollevò poi non poche polemiche riguardo al referendum che indicò ben altra espressione popolare e che fu di fatto ignorato, calpestato!
L’argomento sarà tema probabile (lo sentiamo nell’aria) del prossimo discorso del primo cittadino domenica 10 novembre (in occasione della commemorazione dei morti caduti in guerra ormai perennemente posticipata), visto che in tale occasione, da ormai molti anni, il Sindaco ci ha abituato a prolissi discorsi di natura varia e non inerenti alla commemorazione stessa.
Non mancheremo nemmeno noi nei prossimi giorni o settimane di informare ed esprimere le nostre opinioni sull’argomento.
Certo che questa fase pre referendaria dovrebbe essere diversa, trasparente, non nascondere nulla o non sembrare che questo stia accadendo.
Dovrebbe esserci da parte del popolo l’imbarazzo della scelta di dove trovare informazioni, ma non è così, e mancano solo 3 settimane ad un appuntamento che potrebbe cambiare la storia, la geografia, la politica, locale.
Troppo importante per avere informazioni “spalmate”.
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il sindaco Alberto Bobba illustra il suo progetto della Grande Menaggio (“Menaggio & company”) in un particolare incontro del 18 gennaio 2013
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