Wild oltrenatura, nulla di naturalistico

Editoriale e critica televisiva

domenica, 31 marzo 2013

Oggi vi voglio parlare di “Wild oltrenatura” e di tutti quei format televisivi di questo stile che si spacciano per trasmissioni di documentazione psedo-naturalistica.
La Natura è complessa, è selvaggia, è magica, è meravigliosa, è la Natura!
Poco nulla ha a che vedere con le descrizioni dei filmati contenuti in questi “show” televisivi (permettetemi, di basso profilo).
Chi realizza queste trasmissioni pensate che abbiano alle spalle studi o esperienze naturalistiche? Non dico di rilievo ma anche solo “normali”? Io non credo.
Conoscono però bene l’effetto del “sensazionalismo” sul pubblico, hanno quindi cambiato, di poco, trasmissioni vecchio stile con filmati drammatici (soccorsi, incidenti, uragani ecc…), utilizzando titoli dall’appeal più moderno intercalati dalla bella di turno che passeggia tranquillamente tra i boschi nostrani per pochi metri (dopo essere stata magari trasportata con l’elicottero).
La conduttrice che descrive un sentiero poco manotenuto della Val Grande come uno dei posti più pericolosi del mondo, alberi che si sono abbattuti a terra descritti come “ambiente da film horror”; ma per piacere!

Ma perché bisogna usare lo “spettacolo della Natura” per fare pressante sensazionalismo (disetucativo!)?
Non guardate quelle trasmissioni e boicottatele; non imparerete nulla di naturalistico, di vero.
Guardate e riguardate i documentari seri, quelli prodotti con mesi o anni di lavoro di esperti scienziati o naturalisti, di cameramen che da sempre vivono la natura, documentari con le immagini reali e suggestive che della sensazione non ne fanno una mostra forzata ma ve la svolgono davanti agli occhi con naturalezza.

© Giovanni Salici
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