Morire per qualche capra
Livo, 03 dicembre 2010,
Uccisa dal vicino a colpi di pistola perché le sue capre erano entrate nel giardino di quest’ultimo.
Una morte di questo tipo lascia sconcertati, si potrebbe dire che non sia possibile, invece la dura realtà supera sovente la fantasia di qualsiasi scrittore di gialli.
E’ successo oggi intorno alle 13 a Livo, un piccolo villaggio montano nella valle del Liro, sopra Gravedona, sul lago di Como.
Alcune capre avevano invaso la proprietà privata, ovvero il giardino della villetta di Valindo Rossini di 62 anni, situata alla fine del paese. La donna, Pierina Alietti di 59 era andata col marito a riprenderle, da qui nasce, secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, un breve diverbio col Valindo che sfocia con l’estrazione da parte dell’uomo di una pistola dalla tasca, spara.
La donna cade nel prato ricoperto dalla neve dei giorni scorsi, il marito corre verso di lei e rimane sul corpo mentre alcuni conoscenti accorsi chiamano il 118. Ma non ci sarà nulla da fare. Il corpo della donna rimane nella neve inerme.
Nel frattempo l’omicida si allontana con la sua vettura e si costituisce ai Carabinieri di Gravedona poco dopo.
I Carabinieri di Gravedona e Menaggio stanno conducendo le indagini in queste prime ore, hanno interrogato anche la donna che stava con Valindo Rossini all’interno della casa ed hanno perquisito l’abitazione trovando anche un fucile.
Nel pomeriggio sono stati effettuati anche i rilievi della squadra investigativa dei Carabinieri di Como.
Ora il Rossini è custodito per ulteriori interrogatori presso il comando menaggino prima di essere trasferito al Bassone.
© Giovanni Salici
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Immagini relative all’omicidio di Piera Alietti, Livo 03 dicembre 2010
richieste di immagini ad Archivio Fotografico Giovanni Salici
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