Chiudono molti negozi: a Menaggio Ideal Carni e la storica cartoleria Sampietro. Troppe le attività che cessano e chiudono molti negozi in questo fine anno.
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Chiudono molti negozi:
a Menaggio Ideal Carni e la storica cartoleria Sampietro
a Menaggio Ideal Carni e la storica cartoleria Sampietro
Menaggio, venerdì 23 dicembre 2022
Troppe le attività che cessano e chiudono molti negozi in questo fine anno.
A Menaggio Ideal Carni e la storica cartoleria Sampietro.
A Morbegno ha già cessato il negozio Ares Di Simonelli Giuseppe che forniva anche assistenza a piccoli elettrodomestici.
Chiudono molti negozi storici a Menaggio
La macelleria ed alimentari di Ivan Curti ed Yvette Privitera sarà la prima, sabato 24 dicembre a chiudere le porte. Sampietro cartoleria il 31 dicembre 2022.
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Ivan Curti ed Yvette Privitera Ideal Carni Menaggio, 14 dicembre 2022 AGS20221214_0013
richieste di immagini ed acquisto sia per pubblicazioni che per privati ad Archivio Fotografico Giovanni Salici
Ivan era lo storico macellaio di Ideal Carni quando ancora era titolare del medesimo la famiglia De Ascentis. Insieme alla moglie Yvette rilevò l’attività nel 2005 dando sempre una impronta familiare che traspariva alla clientela. Da alcuni anni erano anche distributori del Pane De Maria dell’omonimo panificio di Mezzegra in Tremezzina. Il pane di segale valtellinese ed alcuni dolci provenivano dal panificio Livraghi di Pianello (anche questo chiude l’attività).
“Un contratto in scadenza e il forte aumento delle fatture energetiche ci ha spinto ad accelerare la chiusura, volevamo da tempo cedere l’attività per cambiare vita e cercare qualcosa di nuovo, ma oggi, in questa situazione, ci hanno costretto a cessare immediatamente” così Yvette ci descrive il contesto della decisione presa.
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Sampietro tipografia cartoleria, antica sede anni ’40 in piazza Garbaldi a Menaggio AGS20221223_0105
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Sampietro cartoleria ha fornito in 86 anni di attività molti studi processionali, negozi, artigiani, scolari. Rivenditore Buffetti, ha sempre commercializzato strumenti tradizionali cartacei per il fisco. Nel suo negozio si trovavano anche borse e zaini per la scuola, custode di computer e tutta la minuta cartoleria per ufficio e scuola. È stato il punto per fotocopie più famoso in quegli anni in cui la fotocopiatrice non era diffusa.
Iniziò l’attività Santino Sampietro nel 1936. Santino era tra l’altro negli anni ’70 il proprietario di una favolosa Citroën DS Pallas famigliare grigia, più unica che rara. L’attività fu gestita poi dal figlio Sergio e dalla moglie Carla con la famiglia. Inizialmente nata come tipografia, questa parte di attività fu poi rilevata dal fratello di Sergio, ovvero Attilio.
“Sono cambiate molte cose, una volta si stampavano e vendevano molte cartoline, fornivano molti negozi con stampati commerciali e fiscali, oggi io e Sergio abbiamo oltre 70 anni e sebbene la figlia Chiara lavori con noi, è ora di smettere, è un lavoro che necessiterebbe di una coppia giovane che però dovrebbe anche rivoluzionare l’attività” cosi ci racconta Carla.
Anche in questo caso, il momento sociale ed economico ha dato il colpo di grazia. Il 31 dicembre di quest’anno le porte si chiuderanno definitivamente e lo stabile verrà ristrutturato.
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Draghi ha fatto di tutto per distruggere le imprese italiane
Sono troppi i negozi che stanno chiudendo. Prima le restrizioni continue della gestione scellerata “pandemica” e poi “grazie” alle scelte anti popolo ed anti economia di Mario Draghi con l’entrata in guerra e le sanzioni alla Russia che hanno portato un prezzo volutamente incontrollato del gas e dell’energia in generale.
Molti etichettati “complottisti” ma anche molti economisti avevano predetto questo tipo di fine anno, avevano ragione. Se i governi non cambieranno la rotta, cosa abbastanza improbabile, sarà presto la fine della piccola e micro impresa. Proprio come vuole il capitalismo mondiale. L’Italia è il paese con la maggior parte di economia diffusa in micro o piccole attività, è il paese delle partite iva, che nell’insieme occupano circa 84% dei lavoratori. È il paese nel mirino delle élite globaliste. Attività da distruggere per imporre un mercato globale fatto da finti filantropi e finti ecologisti, coloro che manovrano da tempo non solo l’economia mondiale ma purtroppo i governi che…. nazionali non sono più.
Menaggio non avrà più nemmeno la cartoleria. Pezzi di storia locale inghiottiti nella indiffetenza. Un paese proiettato verso il turismo dei ricchi, che non si accorge dei suoi cittadini, dei problemi di resistenza. Un paese sempre meno alberato e sempre con più affittasi commerciali vuoti per molto tempo.
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