Presentata lo scorso 8 novembre la mostra di Bosch a Palazzo Reale, Milano. L’esposizione, “Bosch e un altro Riinascimento”, resterà aperta al pubblico sino al 12 marzo 2023.
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Bosch a Palazzo Reale Milano
Milano, mercoledì 16 novembre 2022
Presentata lo scorso 8 novembre la mostra di Jheronimus Bosch a Palazzo Reale, Milano. Si tratta di una esposizione del pittore olandese noto come “El Bosco” vissuto a cavallo tra il 1400 e 1500. Le sue opere rispecchiano delle visioni, che sono particolari e certamente insolite, che danno spunto al titolo della mostra meneghina, ovvero: “Bosch e un altro Riinascimento“. Nelle opere vi ritroviamo ironia, bizzarre interpretazioni, sia dei personaggi che delle situazioni, figure grottesche, per certi versi vi troviamo del caos, in alcune; ma sempre un caotico ben diffuso.
Resta sempre difficile capire se si è davanti ad una interpretazione della realtà oppure di un sogno. O di un incubo.
Sebbene di differente natura e periodo storico, per certi versi tendo a confrontare e assimilare le opere di Hieronymus Bosch con quelle decisamente più attuali di Joseph Kaliher, un artista contemporaneo che conobbi (artisticamente) qualche anno fa a Vigevano.
Potrebbero gli esperti d’arte sobbalzare sulla sedia a questo mio confronto e, certo, i soggetti sono diversi in relazione anche all’epoca, ma è la cura nei dettagli continui e nascosti, non ché l’essere dei visionari sognatori o disallineati interpreti della realtà, che mi richiamano i due artisti accumunandoli in un caos espressivo che diverte l’osservatore (libero di mente).
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Nelle pitture di Jheronimus Bosch si ritrovano generi molto differenti, alcuni dipinti o parti si potrebbero definire impressioniste, in altri vi è realismo, personalmente vi trovo anche una sorta di pittura “naif” anche se ben lontana da quello classico. Quello che stupisce è sicuramente come il disordine sia ordinato, vari generi pittorici, riescano a convivere sia nell’intero stile dell’autore, sia spesso in un unico quadro. Senza, a mio avviso, cadere mai in un volgare od in uno scontato. E’ questo il “grottesco” di Bosch.
Bosch a Palazzo Reale Milano
cosa ci aspetta tra le sale
Mettersi a scrivere questo articolo su Hieronymus Bosch è stato molto arduo. Non si può descrivere questa mostra, a nostro avviso, semplicemente. E’ complessa! E’ una esposizione che richiede molto tempo per essere visitata bene, ma è un tempo veramente ben impiegato e vola. In un singolo quadro, anche solo di un metro quadro, se si vuole, ci si può perdere un’ora. Prima osservandone l’insieme da una distanza corretta, poi cercando qua e là le scene, ma poi, avvicinandosi, scoprendo i mille particolari e dettagli continui, da destra a sinistra, da sopra a sotto, persino in quella terza dimensione mancante in un quadro ma che l’artista, se bravo, riesce ad imprimere: la profondità di campo. E Bosch, diamine se è bravo!
Dal primissimo piano sino allo sfondo “El bosco” continua ad inserire oggetti che sembrano umani, umani parzialmente vegetali o faunistici, stormi di uccelli, colonie di aironi, la spatola con accanto un sedere, amanti che escono da una botticella, guglie su torri lontane in un contesto che sino a quel lungo campo, sembrava prettamente naturalistico. Vi sono demoni che sembrano angeli e figure di santi ineditamente dipinti ed interpretati. A volte sembra precedere delle visioni da “Signore degli Anelli“, ma anche in questo caso gli esperti mi rincorreranno?
Bosch a Palazzo Reale Milano
arazzi, stampe, Andrea Doria e Leonardo da Vinci
La Mostra di Bosch a Palazzo Reale di Milano, sponsorizzata dal Sole 24 Ore, ospita anche autori della bottega del medesimo, così come altri pittori (e non solo) che a lui hanno fatto riferimento, artisticamente parlando. Troverete anche delle decorazioni sempre in stile grottesco, di colonne lignee provenienti dalla Spagna, un insieme di arazzi in una apposta sala, ispirati da un lavoro su l’Elefante “Scene con Elefante“, del quale purtroppo vi è solo una copia successiva alla morte del pittore. Un arazzo in particolare fu commissionato da Andrea Doria. Vi sono stampe ed incisioni, statue, non si può non tralasciare anche la chicca di Leonardo da Vinci ovvero il libro di appunti, il “Codice Trivulziano“.
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photo © Giovanni Salici-AGSphotoagency.eu
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il Codice Trivulziano di Leonardo Da Vinci alla mostra di Bosch a Palazzo Reale di Milano, 16 novembre 2022 AGS20221116_0290
richieste di immagini ed acquisto sia per pubblicazioni che per privati ad Archivio Fotografico Giovanni Salici
Tra le opere di Hieronymus Bosch più conosciute vi troviamo alcuni trittici: il “Trittico dei Santi eremiti” custodito all’Accademia di Venezia, il “Trittico delle Tentazioni di Sant’Antonio” proveniente da Lisbona, il “Giudizio Finale” da Bruges.
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il “Trittico dei Santi eremiiti” alla mostra di Bosch a Palazzo Reale di Milano, 16 novembre 2022 AGS20221116_0273
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dettaglio del “Trittico dei Santi eremiiti” alla mostra di Bosch a Palazzo Reale di Milano, 16 novembre 2022 AGS20221116_0278
richieste di immagini ed acquisto sia per pubblicazioni che per privati ad Archivio Fotografico Giovanni Salici
Come già scritto sopra, non è stato facile affrontare questo autore in un articolo non breve ma nemmeno lungo. Merita molto di più di una sintesi. Merita l’esatto opposto.
Per la vicinanza alla Natura che abbiamo a notizieTraLeRIVE vogliamo però concludere, proprio con una delle ultime opere esposte, prima della proiezione multimediale pre uscita. Multimedia che anch’esso merita la sua mezz’ora per essere “vissuto”.
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il “Giardino delle Delizie” alla mostra di Bosch a Palazzo Reale di Milano, 16 novembre 2022 AGS20221116_0412
richieste di immagini ed acquisto sia per pubblicazioni che per privati ad Archivio Fotografico Giovanni Salici
Bosch a Palazzo Reale Milano
il Gardino delle Delizie
L’opera che vogliamo evidenziare in questa conclusione è in realtà un copia; l’originale è conservato nel Museo del Prado di Madrid. Si tratta del “Giardino delle Delizie“, attribuito alla bottega di Bosch. Sempre nello stle caotico, grottesco, di cui ormai abbiamo straparlato, questo dipinto è definito “enciclopedico”. Infatti al suo interno troviamo disegnati e dipinti una serie elevata di soggetti più disparati: animali, situazioni partcolari che vengono unite in una unica composizione quasi a descrivere ogni cosa correlandola col resto. E così, vi trovamo aspetti naturalistici come i soggetti del gufo, del martin pescatore, il pettirosso, il cardellino, …. ma anche bellezza, musica, amore, anche sesso oserei, affrontato in modo particolare. D’altra parte, siamo in un giardino paradisiaco.
L’opera fa parte anch’essa di un trittico (come spesso accade con Bosch) e sarà uno degli ultimi ricordi che avrete di questa esposizione che caldamente vi invitiamo a visitare.
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photo © Giovanni Salici-AGSphotoagency.eu
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dettaglio del “Giardino delle Delizie” alla mostra di Bosch a Palazzo Reale di Milano, 16 novembre 2022 AGS20221116_0422
richieste di immagini ed acquisto sia per pubblicazioni che per privati ad Archivio Fotografico Giovanni Salici
apertura mostra ed info
“Bosch e un altro Risorgimento” resterà al Palazzo Reale di Milano sino al 12 marzo del prossimo anno ma, alcune opere ritorneranno ai loro luoghi d’origine già da metà gennaio, quindi, riteniamo che dovreste visitarla al più presto. Info e prenotazioni Palazzo Reale Milano.
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