Alcuni cittadini della Valtellina organizzano Sondrio incontro con IppocrateOrg un incontro con medici e psicologi sul tema del Covid19 e le cure precoci.
Simona Fontana, Medico Psicologo. Giuseppe Lorenzetti psicologo clinico, Paolo Gulisano medico epidemiologo.
Sondrio incontro con IppocrateOrg
Medici e Piscologi della nota
orgnizzazione senza scopo di lucro
nata lo scorso anno
Sondrio, mercoledì 15settembre 2021
Sondrio ospita IppocrateOrg il prossimo venerdì 17 settembre pomeriggio ore 18 in Piazza Garibaldi.
Si tratta di un incontro evento all’aperto diretto non solo ai sanitari e ai docenti ma ad ogni cittadino che vuole informarsi meglio riguardo al Covid19 e come affrontarlo sia in senso medico che psichico se dovesse riscontrare la malattia.
Le cure precoci che ci sono e sono state da tempo messe a punto dai medici potendo così strappare molte vite alla morte ed alle terapie intensive.
Sondrio incontro con IppocrateOrg
le cure precoci
Solo alcune di queste terapie precoci riguardano l’uso di farmaci tradizionali come Idrossiclorochina ed Ivermectina. La prima è stata usata sin da subito utilizzata da alcuni medici non allineati alle linne guida del ministero, la stessa è stata messa più volte in discussione sia dal ministero delle salute che dai mainstreem media, che accusavano l’inefficacia riportando alcuni casi dove il farmaco non avrebbe funzionato. Furono però gli stessi medici che controbattendo sin da subito chiarendo come tale farmaco funzioni là dove usato precocemente e non quando la Covid-19 è già avanzata.
Sulla Ivermectina invece c’è attualmente un gran dibattito o forse è meglio definirlo un vero scontro, sia tra medici che la propongono (non solo quelli di IppocrateOrg ma di ogni parte del mondo) e quelli più ligi alle direttive del sistema, sia tra popolo e politici (che remano contro queste cure). Questo acceso dibattito (scontro) nasce da una questione precisa. Questo farmaco viene additato (anche dalla Lorenzin per fare un solo esempio tra tanti) o come la Dr. Capua (che dichiara testualmente “L’Ivermectina è un farmaco pericoloso per le persone, è un vermifugo per cavalli. Non è registrato per le persone, non serve a niente contro il Covid, anzi, fa male. Non andiamo dietro a queste fandonie“) di essere un farmaco ad uso animale ovvero nel campo della veterinaria.
A questo però risponde seccamente Rosanna Chifari Negri, neurologa, direttrice scientifica di IppocrateOrg che in una lunga ed interessante intervista a La Bussola (vale la pena leggere l’intera intervista) risponde: “Forse non sa che l’Ivermectina ha avuto il Premio Nobel nel 2015 per le parassitosi ed è nella lista dei farmaci essenziali per l’uomo dell’OMS. E’ un farmaco stra-sicuro, lo conosciamo da oltre 40 anni ed è somministrato a milioni di persone. Da maggio scorso, poi, è entrato in Gazzetta ufficiale ed è approvato in Italia per uso umano, per le parassitosi. ”
Quindi chiarisce l’uso del farmaco assolutamente ad utilizzo umano ed approvato.
Di certo potranno essere questi ed altri i dubbi che la popolazione valtellinese potrà valutare e chiarire in ogni direzione, con anche domande, all’incontro di venerdì in piazza Garibaldi a Sondrio.
Sondrio incontro con IppocrateOrg
i relatori medici e psicologi
Per IppocrateOrg parteciperanno Simona Fontana, Medico Psicologo clinico e Psicoterapeuta
entrata dal marzo 2020 in Ippocrate la dottoressa ha curato circa una settantina di pazienti Covid19.
Con lei Giuseppe Lorenzetti è psicologo clinico. Formatosi all’Università Cattolica di Milano e all’Università di Maastricht, approfondendo il collegamento tra la psicoterapia e la dimensione spirituale. Ha collaborato con scuole e comunità terapeutiche per la prevenzione e del supporto psicologico. Psicologo volontario per IppocrateOrg e membro della sezione psicologi di AMPAS (medicina di segnale).
Non ultimo Paolo Gulisano, medico ed epidemiologo, specializzato in Igiene e Medicina preventiva.Già docente di Storia della Medicina alla Bicocca. Saggista e scrittore. Alcune pubblicazioni gli sono valsi nel 2011 del Premio giornalistico Guareschi.
Sicuramente un evento interessante anche a livello culturale oltre che medico sanitario, un modo sereno e rilassato per saperne di più, saperne diversamente, con l’occasione magari di porre domande ad esperti “non televisivi”.
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