non vi sono attualmente elementi di responsabilità ne di pericoli di fuga
Menaggio, lunedì 03 settembre 2018
Per onor della cronaca, dopo la notizia del 31 agosto scorso riportata tra queste pagine, aggiorniamo l’evoluzione importante di oggi quando, dopo aver sentito le parti in causa ed i rispettivi legali, il GIP di Como ha ordinato la scarcerazione dal Bassone di Como dei tre ragazzi fermati il 30 agosto a Menaggio e dintorni, accusati da due ragazze minorenni in vacanza, di averle stuprate.
La decisione del GIP indica in sostanza che non vi sono attualmente elementi di responsabilità ne di pericoli di fuga da parte dei tre. Continua indicando che i racconti delle due minori non sono convergenti tra loro, mentre lo sono quelli degli indagati, che in ogni caso restano tali.
Così come alcuni giorni fa per scelta editoriale, anche oggi, sorvoliamo sulle generalità dei coinvolti, nonostante, le pagine scritte e servizi televisivi di altri media riportino abbondantemente questi dettagli. In particolare, il TG5 col suo avvoltoio grigio, che ha usato parole dure ed enfatizzanti descrivendo un fatto ancora troppo caldo per essere giudicato in modo, a nostro avviso, fuori luogo, con contenuto giornalistico dubbio, col solito enfatizzante “branco” (di cui non se ne può più).
Detto ciò, non è compito nostro (come media GSnews) ne dovrebbe esserlo quello di un giornalista serio, accusare ne difendere, in una situazione che per il momento è ancora così fumosa persino per gli investigatori.
Noi sicuramente crediamo in una informazione libera, magari a volte un po’ grezza, ma certamente rispettosa dei lettori e che cerca di far riflettere il pubblico non di manipolarlo; non vendiamo copie e la nostra pubblicità non copre nemmeno un decimo del nostro lavoro. La maggior parte della “concorrenza” (che in realtà non lo è proprio per diversa filosofia) ha bisogno di vendere copie e pubblicità e lasciatemelo esprimere, non ha rispetto per il pubblico, non guarda in faccia a nessuno, troppo spesso gioca sulle emozioni e sulla paura.
Ribadiamo il concetto che non ci interessa ne difendere ne accusare, ma dare una informazione che in questo caso deve essere obiettiva. Forse nemmeno la Giustizia scoprirà cosa successe veramente in quella notte; se riuscirà a farlo, allora ci si potrà spingere un poco oltre dell’asettica informazione.
Nel frattempo, il principale indagato, o meglio, quello che oggi sembra essere “solo” l’autista del gruppo, secondo l’evolversi delle indagini, è stato travolto da insulti tipici della nostra epoca sferrati via “Social” che lo ha costretto ad oscurare la pagina web. Poco male per ciò (secondo noi dovrebbero proprio chiudere quel “Social”) però è indicativo del livello generale della nostra società ormai allo sfascio che si erge sempre e comunque a giudizio.
Insomma, questa vicenda è molto delicata e non deve essere trattata da nessuno con superficialità.
Da una parte abbiamo delle ragazze che secondo l’accusa avrebbero subito una violenza, di gruppo o di uno solo? Racconti che non sono convergenti (come dichiarato dal GIP) ma non sappiamo in cosa non lo siano. Dilatazione del tempo, trauma subito, stato di coscienza alterato per qualsiasi motivo, dall’evento stesso, possono partecipare a non far collimare le descrizioni. Non dimentichiamo poi gli accertamenti degli esami ospedalieri che a quanto dichiarato dagli inquirenti hanno accertato la violenza. Una notte che sicuramente le segnerà per l’intera vita, comunque vada.
Dall’altra vi sono dei ragazzi che anno più, anno meno, sono coetanei delle due giovani, che dai racconti e da quanto emerso hanno passato la serata al bar col le due, si sono poi appartati, ma in che modo? E perchè colui che era il primo indiziato ora sembra essere la figura più defilata? Come mai invece l’unico scappato (il quarto) in Modavia sembra essere diventato il protagosta principale? Strano? O no?! Vada come vada, anche loro ne usciranno malissimo.
Sfumature non dissolte, forse difficili nodi da sciogliere per gli inquirenti.
Sarebbe bene fare un lungo respiro ed andare un poco in apnea nel rispetto di ogni persona.
Sorgono due domande a conclusione di quanto scritto sopra:
– se mai in questo stato italiano si riuscirà un giorno ad essere certi sia della pena, così come degli arresti preventivi, così come delle indagini?
– come mai in questi anni vi sono un aumento di questo tipo di reati (e comportamenti) tra minorenni o poco più di maggiorenni?
Alla prima mi verrebbe da essere pessimista ma forse mi ricrederò.
La seconda domanda sembrerà avere una risposta ovvia, ma ne siete certi?
Potete lasciare delle vostre riflessioni nei commenti sotto se lo volete (educate o verranno censurate).
Una cosa mi sembra invece purtroppo certa: un’informazione disinformate ed atta sempre e solo al sensazionalismo! Una società umana che di umano ha sempre meno. Un destino sociale che forse non ha più speranza.
GiovanniSaliciNews-NotizietraleRive
© Giovanni Salici
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D’accordissimo su tutto, soprattutto sul fatto che da questa vicenda nessuno ne uscirà bene , comunque vada…
Questo articolo è il migliore che ho letto fra quelli delle varie testate locali e nazionali, ed è migliore anche degli aggressivi servizi televisivi (tutti con lo scopo di sbattere il mostro in prima pagina) che ho avuto modo di vedere.
E spiego anche il perchè: perchè è stato scritto con obiettività, intelligenza e soprattutto umanità, che di questi tempi è cosa assai rara.
Complimenti all’autore!
Ti ringrazio molto e sinceramente Dreamer.
Fa piacere che un lavoro diverso alla massa sia riconosciuto.
Fa piacere in particolare l’uso di “umanità”.
Grazie
Giovanni
GiovanniSaliciNews-NotizietraleRive
a corollario, anche l’episodio del petardo esploso nel cavallo meccanico di piazza Garibaldi è sintomatico