L’ ultima notte al mondo
Menaggio, giovedì 21 agosto 2014 tra notte e giorno dopo un mese …
Un mese fa la notte del 20 sul 21 luglio, pose una divisione nella mia vita, quella notte fu lo spartiacque immaginario tra tutto ciò che fu prima e quello che verrà dopo.
Quella fu “l’ultima notte” con mio padre e per mio padre.
La ricordo così, con questo scritto che scrissi in ospedale qualche notte precedente, già col timore che potesse essere quella l’ultima.
A mio padre Piero, ad un mese dalla sua distanza fisica…
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Menaggio, venerdi 18 luglio 2014 notte h 23.25 camera d’ospedale letto 20 con mio padre
L’ ultima notte al mondo
I pensieri vagano a frugare tra i ricordi sin da bambino, alle gite sui prati in montagna a far merenda, le domeniche in battello, la funicolare a Como la prima e forse unica volta, e poi, Ponte i pomeriggi delle domeniche estive, rivedo tra i ricordi le gite domenicali in Fiat 600, in Val Cavargna, in Val d’Intelvi dai “lupi cani”, entrambe assimilate dalle merende ai crotti.
Le corse in via Calvi a chi arrivava primo, le notti di luce accesa ad aspettarmi dopo la discoteca tarda, la tua voce decisa dai toni fermi, che nascondeva il tuo timore …..
Ed ora son qui con te, in questa (forse) ultima notte al mondo, piena di sensi, vuota di tutto. Un piccolo monitor alla tua sinistra (mia destra) non serve per farti vedere le tante partite di calcio dell’ Inter che amavi con passione, ma racconta di numeri, di valori e di grafici, alcuni dei quali non vorrei vedere comparire.
Un gorgoglio forte alla tua destra ricorda che l’aria che hai bisogno non la trovi più in questa stanza appesantita dalle calure estive di luglio.
Il tuo respiro asimmetrico, aritmico, una maglia bianca comprata lo scorso anno apposta per te, ed un letto, non il tuo.
Ti tengo la mano, ti accarezzo la pelle del braccio liscia come quella di un bimbo che davanti ha un mondo che lo attende.
Ti sussurro ogni tanto il mio amore e ti chiedo di restare ancora un poco. Ne ho bisogno, ne abbiamo bisogno.
E scrivo.
Scrivo per non pensare troppo; a quello che sara domani, alla fine dell’ultima notte; quando tutto cambiera; quando la mia vita non sarà più la stessa perché non ci sarà più la tua.
L’ ultima notte di caccia; é una canzone dei Pooh. L’ ultima notte al mondo; una canzone di Tiziano Ferro, che spero di poter riascoltare senza celare i miei sguardi agli occhi altrui.
L’ ultima notte al mondo, ed io sono qui con te. Fedele scudiero, figlio di un cervo maschio dall’imponente palco, che lentamente si é ritirato in quella valle impervia e lontana dagli occhi, per non perdere il palco, ma per lasciarmi solo.
© Giovanni Salici
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Quello che ho scritto (e che scriverò) su di lui, pubblicato su La Vita Mia
L’ ultima notte al mondo >>> la canzone di Tiziano Ferro
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