Legambiente sovvenzionata da Eni
ed il cervo… nel piatto!

Legambiente sovvenzionata da Eni ed il cervo… nel piatto!

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photo © Giovanni Salici AGS20150713_1395
una pettorina per bimbi “puliamo il mondo” di Legambiente sponsorizzata dada ENI petrolchimica, idrocarburi, gas
richieste di immagini ed acquisto sia per pubblicazioni che per privati ad Archivio Fotografico Giovanni Salici

martedì, 14 luglio 2015
Al momento di iniziare a scrivere questo articolo sono talmente imbarazzato che non so ne come impostarlo ne che titolo ne potrà uscire, un titolo certamente di meno impatto di quanto mi sconvolga il contenuto.
Quindi entro subito in argomento.

Mi aspettavo, molto tempo fa, che vi fossero pilastri solidi ed integri a cui affidarsi quando ambiente e Natura vengono violati. Integrità “politica” (intesa non come quella che governa ma come quella che si pone obiettivi sociali e culturali), integrità etica (se la difendi la Natura non la puoi “usare e sfruttare” tradendola).

Ci sono molte persone, associazioni, che hanno dimostrato nel corso degli anni, questo tipo di integrità. Gente con i contro ammenicoli sempre sul fronte della difesa ambientale, della protezione degli animali, anche a costo di rimetterci il fegato della propria esistenza, oltretutto senza chiedere nulla in cambio, di ciò ne ho avuto anche diretta esperienza.

Un giorno, invece, mi imbatto in una “pettorina”, un gilè (quelli che si indossano sopra i vestiti per identificarsi – li chiamano anche fratini), giallo, da bimbo, con quel disegno verde e la scritta nera sottostante in stampatello molto razionale; la volto e mi trovo la scritta “ENI“.

Per chi non avesse ancora percepito si trattava di una pettorina di Legambiente sponsorizzata dall’ ENI nota azienda multinazionale che tratta dagli idrocarburi all’energia (sporca e pulita chi lo sa), a volte sul vivo della cronaca per questioni di lavoro decentrato all’estero (vedi vari Report della Gabbinelli) ambiguamente gestito, in ogni caso non certo un esempio di tutela ambientale. O sbaglio?
Rimasi di stucco per la prima volta!

In quel frangente una serie di “porte” mentali mi si aprirono e molte sensazioni regresse, esperienze dirette o indirette, mi furono più chiare ed emersero in superficie.

Un altro giorno, circa un anno fa, assistetti ad un incontro per la creazione di un nuovo PLIS (come spiego nell’articolo dedicato il PLIS non toglie e non mette nulla di più o di meno al territorio rispetto allo stato attuale); in quella sede e pure successivamente notai una forte spinta di Legambiente nel voler creare questo PLIS in Val d’Intelvi e la cosa mi sembrava strana proprio per i motivi sopra in parentesi meglio indicati nell’articolo all’epoca dedicato.
Vi sono altre tappe a riguardo di quest’ultimo ed altre esperienze dirette nelle quali non mi inoltro per non annoiarvi …. 2+2=4 mi ha portato a scandagliare un po’ la rete (non quella del gas di Eni ma quella web) dalla quale se ne evince e ne emerge un poco chiaro andamento di questa associazione nazionale, troppo spesso legata ai partiti (di sinistra del momento, apparentemente) e di conseguenza non così autonoma nelle decisioni, negli obiettivi da conseguire, ecc… (scandagliate la rete anche voi, ne troverete…)
Rimasi di stucco per la seconda volta!

Da qualche tempo avevo intenzione di scrivere su questo argomento, stavo cercando di riordinare le idee, ma oggi colgo forzatamente l’occasione a causa di una mail che mi arriva e pubblicizza un’iniziativa proprio di Legambiente, dove nel programma vario tipicamente estivo, dove non manca l’orchestrina ed il mojito…. si legge (tra gli altri) nel menù proposto: “cervo”!

Eehh?!
Sobbalzo dalla poltroncina della mia scrivania ecosostenibile e rileggo, rileggo ancora …

Non contento provo a scrivere e chiedere delucidazioni sull ‘argomento, perchè non mi capacito che una associazione ambientalista di così fama possa davvero proporre selvaggina durante un proprio evento (ne sponsorizzarne altri non propri a base di questi piatti) e la risposta continua ad essere che nel menù vi sarà: “polenta e cervo” (cito da alcune mail di risposta).

Male!
Non ritengo corretto, etico …… (al di là delle convinzioni e delle idee che si possa avere sui cervi e la “gestione” nella nostra zona che si potrebbe starne a parlare per ore) … che una associazione che si declama ambientalista possa nemmeno pensare (dopo le sponsorizzazioni petrolchimiche) di proporre un invito alla festa della porchetta con piatto principale “cervo”, ovvero selvaggina; ovvero quella stessa selvaggina che andrebbe difesa attraverso quel famoso PLIS Val d’Intelvi. oppure il Parco serviva e servirà ad altro?
Rimasi di stucco per la terza volta!

Purtroppo, non contento e alla ricerca di attenuanti vado a scandagliare il sito di Legambiente Val d’Intelvi ed alla voce di menù del sito -> La Valle Intelvi -> ” fauna in Val d’Intelvi” mi ritrovo dirottato su un sito di Caccia Ticinese!
Ragazzi! C’è qualcosa che non va bene o sbaglio?!

Se a questo punto anche voi come me siete rimasti di stucco (io per la quarta volta) davanti a questi fatti, protestate vivamente inviando mail di disappunto a legambientevalleintelvi@gmail.com ed in copia alegambiente@legambiente.it (Legambiente nazionale) .

E’ vero che, come qualcuno potrà sollevare che Legambiente non è mai stata dichiaratamente contro la caccia (eh si si scopre anche questo) ma da lì ad avere collaborazioni con associazioni cacciatori, proporre pranzi a base di selvaggina (probabilmente provenienti da caccia di selezione?!) ed a livello nazionale addirittura avere tra gli sponsor un’azienda che nel tempo ha inquinato i posti più belli del pianeta… francamente… nella mia forse utopica integrità nel difendere la Natura e l’ambiente in cui comunque voglio credere, mi sembra davvero troppo. Una caduta di stile non da poco conto ed una certa caduta a picco di credibilità!

Un noto personaggio di disse “meditate gente.. meditate”

© Giovanni Salici
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il programma della festa con menù: polenta cervo latte
Estratto dello statuto presente sul sito Legambiente Val d’Intelvi
Art. 2 Scopi dell’Associazione

Il Circolo non ha finalità di lucro e persegue esclusivamente fini mutualistici e di solidarietà sociale. Il Circolo ispira le
sue scelte e finalità ai valori e ai principi contenuti nello Statuto di Legambiente Onlus che, attraverso i propri ambiti
territoriali, ne promuove l’attività e ne coordina l’iniziativa.
Esso opera a favore di una società basata su un equilibrato rapporto degli umani con la natura, per un modello di
sviluppo fondato sull’uso appropriato delle risorse naturali e umane e per la difesa dei consumatori e dell’ambiente,
per la tutela delle specie animali e vegetali, del patrimonio storico e culturale, del territorio e del paesaggio.


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