Napolitano dalle minacce alle ingiurie e
l’Italia allo sFascio

Napolitano dalle minacce alle ingiurie e l’Italia allo sFascio
editoriale

martedì 28 gennaio 2014
Non me ne voglia l’assessore Francesco Guaita se lo tiro in ballo di nuovo per quella sua “scorribanda dislessica” avuta probabilmente sotto particolari “influssi natalizi” proprio alla vigilia di Natale.
La magistratura non sembra aver ancora preso posizioni sull’accaduto, dopo un mese, e, forse i “distratti” menaggini han già dimenticato l’evento; certo che tali dichiarazioni di rivoluzionarie rivoluzioni sembrano poco credibili uscite da quella penna, pardon, da quella tastiera comunale; quindi, ma si, non andiamo oltre che di cose importanti ce ne sono e son ben altre in Italia.

Oggi l’esponente del Movimento 5 Stelle Giorgio Sorial ha dichiarato che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano é un “boia” perché “ha messo una tagliola sulle opposizioni” .
Immediatamente la magistratura della capitale (Roma capitale!) ha avviato una procedura per valutare se vi sia in tali dichiarazioni un reato di vilipendio ecc… ecc…

Allora mi domando, senza voler infierire sull’assessore: ma nel caso del Movimento 5 Stelle si valuta immediatamente se sussiste un reato di vilipendio ed ingiurie perché ha detto una (1) parola, e, non valuta dopo un mese alcunché su una mail lunghissima con tanto di minacce di morte in modo poco delicato?

Ma in Italia la magistratura come funziona?
Ma la giustizia esiste?
Ma certo che no! Visualizza articolo
D’altra parte abbiamo un nuovo segretario di un partito di sinistra, Matteo Renzi, che, eletto dal suo popolo (con tanto di gabella pagata), dopo un mese tradisce la sua gente andando ad organizzare inciuci, pardon, “trovarsi d’accordo”, con l’apparente nemico di “destra” Silvio Berlusconi, dichiarato colpevole e condannato (condannato!) da quella stessa magistratura (che il Silvio diceva essere di sinistra) che ora non si sogna minimamente di intervenire su un complotto con un ex parlamentare condannato ed espulso dal senato.

Ma Silvio Berlusconi è condannato! Dovrebbe essere almeno ai lavori socialmente utili ed invece sembra normale a tutti (bipartisan) che stia stilando la nuova legge elettorale?!

Berlusconi annunciava mesi e mesi or sono, parlando della magistratura, che era in corso un golpe di Stato giudiziario; forse non allora…ma…era una predizione?

Angelino Alfano, prima braccio destro del condannato Berlusconi, poi allontanatosi apparentemente e momentaneamente da quella posizione, sempre oggi ha dichiarato che ci vorrebbe un nuovo governo Enrico Letta ma con una mansione importante per Renzi.

Ma che casino é?
Ci si potrebbe anche domandare ma che Casini é? Tanto per fare entrare un altro attore del passato (che probabilmente rientrerà sul palco nel futuro) in questa commedia tragica che si intitola “Italia” dalla quale messa in scena non verremo salvati dall’incendio come per il teatro “La Fenice”.
Mi viene proprio in mentre Giorgio Gaber nella sua illuminante canzone (che chiamarla così è estremamente riduttivo) “Destra-Sinistra”.

Stiamo attenti signori italiani o forse meglio dire abitanti di questa penisola (italiani da un senso di unione che non esiste più da decenni se non in una brodaglia farcita nei cori da stadio) perché ci stanno facendo le scarpe, le calze e tutto quanto, convinti, purtroppo correttamente, che tanto l’abitante di detta penisola é troppo impegnato a cercare i vivere il meno peggio possibile e pensare al proprio orto da difendere dai “corvi” per poter alzare la voce e dire: Basta!

© Giovanni Salici
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2 commenti su “Napolitano dalle minacce alle ingiurie e
l’Italia allo sFascio

  1. caro Giovanni, non è così difficile l’interpretazione: i politici sono Kasta privilegiata e si spalleggiano a vicenda, più solidali tra loro (Berlusca, Renzi, Napolitano ecc., tutti facenti finta di litigare) che con il popolo italiano. Il presidente della repubblica, poi, non è esente da critiche con quel suo fare da monarca e quel suo costarci più dei monarchi; con quel suo passato da Patto di Varsavia e da antifoibe. Infine il caro Guaita ai neriterebbe la beneamata Baratelli e di finire dietro alla lavagna con quel tal cappello. La Fiat cessa di esistere e quel che resta se ne va; mi domando dove sono finiti i sindacati, che facevano un gran chiasso quando la Ford voleva comprare l’Alfa Romeo.

    Ciao

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