Pooh: l’ultimo concerto… C’ero anch’io
Milano, 01 ottobre 2009
C’ero anch’io. Questa la sensazione palpabile nell’aria del Forum di Assago dove si è appena concluso l’ultimo concerto dei Pooh.
il finale di “Ancora una notte insieme” ultimo tour dei Pooh, ultimo concerto al Forum di Assago – photo © Giovanni Salici
Ed esserci è stato veramente importante, un tributo che il pubblico di fans e non (nel parterre avanzato nomi dello spettacolo come Alba Parietti, Don Mazzi, attori di fiction e le famiglie dei musicisti) hanno voluto regalare a questa band che da oltre 30 anni crea musica che definire pop (popolare) è a volte riduttivo.
Come dice Dodi Battaglia prima di eseguire “Parsifal“: “alla fine degli anni ’70 la critica diceva che facevamo solo canzonette (…) io penso che … che si parli di arte, di quadri, di cinema, di musica, di statue… se un cosa arriva nel profondo di milioni di persone… non è poco. E quindi ci siamo sentiti pungolati da questa critica e siamo andati a cercare nuove musicalità, ma guardando indietro ai nostri padri musicali, all’inizio del ‘900, e sono uscite cose come queste” (appunto Parsifal ndr).
Il forum di Assago gremito fin sugli spalti più remoti, nonostante questa data sia stata aggiunta in seguito a causa del Sold Out del 28 set, ha salutato con emozione la fine di questo meraviglioso tour di “Ancora una notte insieme”, molto probabilmente l’ultimo della band, almeno sino a quando i tre rimasti, decideranno cosa sarà di loro.
Ed è proprio questo che ha tentato di spiegare verso la fine della serata Roby Facchinetti: “Non è stato un grande tour… molto di più! (…) non sappiamo ciò che accadrà ai Pooh, quale sarà la strada migliore da percorrere, ma come è sempre accaduto anche in altre situazioni non sempre felici, della nostra storia, sarà la musica ad indicarci la via… come ha sempre fatto“.
photo © Giovanni Salici – Red Canzian,
grintoso per cacciare la commozione
Il concerto puntuale come sempre era iniziato alle 21,15 ed alla prima pausa, dopo il primo pezzo, la parola è andata subito a Stefano D’Orazio, che ha spiegato le ragioni della sua decisione: ” (…) arrivati ad punto della propria vita bisogna essere onesti con se stessi e con gli altri… (…) ho capito che quello che avevo da dare o che potevo dare, l’avevo già dato (…) non è stato facile prendere questa decisione, in un momento in cui le cose vanno bene (….) devo dire che in questo i miei amici mi hanno molto aiutato non facendomi sentire in colpa“.
A questo punto è comparsa una commozione evidente sui volti dei tre compagni, in particolare Red Canzian che era il più vicino a me, non ha trattenuto le lacrime, cacciate a stento dalla grinta e dalla tensione sfociata in un’espressione facciale quasi di “rabbia” ( vedi foto) e da una esecuzione musicale di “Giorni Infiniti” veramente grintosa.
Certo è che il vuoto che lasceranno i quattro nel panorama della musica italiana (ma anche internazionale) si sentirà molto, così come si è sentito nel forum di Assago calare quel sottile velo di malinconia quando l’esplosione finale ha sparato nell’aria gettiti di coriandoli e stelle filanti luccicanti per circa 5 minuti durante gli ultimi lunghi saluti.
Ci mancherete, ma siete già una leggenda vivente.
Buona vita nuova Stefano, buona vita Red, Roby, Dodi.
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