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Pooh, Vigevano concerto da favola
Vigevano, 21 luglio 2009
Si è appena concluso il primo concerto dei Pooh in alta Italia. Quello di Vigevano dell’ “Ancora una notte insieme tour” è sicuramente una di quelle serate indimenticabili dove da entrambe le parti della “barricata” un giorno si potrà dire : “c’ero anch’io!”.
Pooh, Stefano D’Orazio al flauto traverso – photo © Giovanni Salici
nei prossimi giorni altre immagini del tour “Ancora una notte insieme”
Lo spettacolo, cominciato poco dopo le 21.30 nel cortile del Castello Sforzesco (dietro la piazza Ducale) è durato ben 3 ore, con grande felicità e sorpresa del pubblico, che dopo la prima chiusura del’ evento per i saluti non si aspettava certo una serie di bis durata circa 45 minuti.
C’era grande emozione nell’aria, oltre alle numerose e zanzare, per l’ormai nota separazione di Stefano D’Orazio dal gruppo; gruppo giustamente ritenuto una grande famiglia allargata.
Lo si è visto, tra i volti del pubblico e nei tratti del viso a volte tirati di Stefano, perchè scegliere di andare via dopo oltre 40 anni di musica insieme è una scelta difficile e sofferta. Ed i bis sono stati in qualche modo tutti nel segno di questo distacco che avverrà a fine settembre, alla conclusione del tour nei palazzetti.
Bis tutti scelti tra i grandi successi di un passato remoto del gruppo, “Amici per sempre” , “Tanta voglia di lei”, “Dammi solo un minuto”, “Pensiero” e per cocludere “Chi fermerà la musica”, in qualche modo nel testo hanno enfatizzato questo momento storico ed importante.
Il concerto iniziato come detto intorno alle 21.30 con “Anni senza fiato” è stato in qualche modo un racconto della storia dei Pooh, sembrava quasi di sfogliare tra le pagine di un libro fotografico e leggere le didascalie e le storie a volte vere a volte di fantasia, ma che sempre hanno attinto da la realtà che circonda la gente ogni giorno.
A circa metà della scaletta (pooh_scaletta2009), “Parsifal” è stato un momento di magia, proprio alla mancanza del canto umano, subentra la voce, a tratti tesa o disperata, a tratti di rinascita e serenità, degli strumenti. Dialoghi quasi palpabili tra chitarre elettriche e tastiere “organate” , tra percussioni e basso. E poi lo spettacolo dell’ “esplosione” sul palco che, tipica del gruppo, riporta alle atmosfere sceniche dei lontani anni ’80.
Insomma uno spettacolo con dentro tanti spettacoli come in una sorta di matrioska musicale e visiva.
Forse 5000 persone, forse di più, già con la fila in piazza dal tardo pomeriggio. Ed anche osservando il pubblico si vedeva la storia dei Pooh dai loro albori sino ad oggi: anziane signore composte dall’età che non hanno risparmiato sorrisi a tratti malinconici per il ricordo di una canzone molto “sentita”, persone che ballavano nelle prime discoteche alla fine dei ’70 e che nei primi ’80 non tralasciavano di suonare “Chi fermerà la musica”, ragazzi e coppie giovanissime che hanno conosciuto la musica romantica tramite i genitori o semplicemente ascoltando uno dei pezzi più recenti, sempre al passo con gli arrangiamenti e le sonorità moderne. Bimbi, in spalla ai padri che applaudivano i quattro Cavalieri dell’ Apocalisse, tutti vestiti di bianco, che suonavano sui loro destrieri; tutti tranne uno, un cavaliere nero, Stefano D’Orazio, quasi a sottolineare che la sua è una scelta definitiva.
Grazie per una notte magica, uno tra i migliori concerti di quest’anno al quale ho assistito, sicuramente un concerto che consiglio a tutti, anche chi non è appassionato particolarmente al genere non se lo faccia sfuggire, potrebbe rimpiangerlo. Potrebbe non poter mai dire “c’ero anch’io!”.
Una data imminente quella di Brescia il 24 luglio. altre date su INFORMA CONCERTI
© Giovanni Salici
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