a sinistra una cornacchia grigia (Corvus corone cornix)
photo © Giovanni Salici
a destra una poiana (Buteo buteo)
photo © Roberto Brembilla
abbattuta una poiana !
si aprono molti importati interrogativi
giovedì, 24 marzo 2011
Risale a giovedì 9 marzo 2011 la notizia dell’ abbattimento di una poiana (Buteo buteo) avvenuta per “errore” del cacciatore che l’ha scambiata per una cornacchia grigia.
Secondo l’Ente Provincia di Lecco, sollecitato da diverso tempo dalla lobby delle associazioni locali dei cacciatori, le cornacchie grigie sono in sovrannumero e questo comporta (sempre secondo l’Ente ed i cacciatori) un danno alla riproduzione di alcuni piccoli passeriformi come pettirossi, cince, usignoli. Una domanda che sorge spontanea è: come mai ai cacciatori interessa mantenere in vita i piccoli passeriformi? Ognuno tragga la risposta.
Sta di fatto che quest’anno l’Ente di cui sopra ha concesso ai cacciatori un permesso per l’abbattimento delle cornacchie anche al di fuori della stagione venatoria che si è chiusa lo scorso 31 dicembre. Questa operazione di abbattimento è praticabile alla presenza di una guardia venatoria ed in orari particolari (serali o all’alba), quando gli uccelli si radunano nei dormitori. Vi è da sottolineare che questi orari sono anche i più critici dal punto di vista della visibilità.
Infatti, al posto di una cornacchia grigia è stata ammazzata una poiana, un rapace particolarmente protetto dalla legge italiana che prevede pesanti sanzioni penali per chi lo sopprime. Nei nostri territori è stanziale, svernante e migratore, ha con una apertura alare che arriva sino ai 130 cm (contro i 90-100 della cornacchia).
Poiana (Buteo buteo)
In un comunicato ufficiale il WWF di Lecco dichiara “L’episodio, estremamente grave, è la diretta conseguenza dell’assoluta superficialità con cui l’Amministrazione Provinciale di Lecco sta gestendo la nostra fauna, in un atteggiamento che vuole solo accomodare le richieste del mondo venatorio, ed in mancanza di informazioni scientificamente supportate sullo stato di conservazione della stessa”. Ed aggiunge sempre il comunicato “Pressapochismo e leggerezza nella gestione dei problemi di conservazione della fauna, delega al mondo venatorio delle operazioni che sarebbero di competenza delle Guardie Venatorie provinciali, ingiustificata psicologica dipendenza degli amministratori locali alle istanze dei cacciatori, costante riduzione del personale dedicato alla vigilanza venatoria… tutti fattori che mettono la nostra provincia nelle condizioni peggiori per poter almeno sperare in una seria tutela del nostro patrimonio faunistico”.
Giuseppe Aldeghi presidente dei cacciatori lecchesi nel controbattere ammette che l’abbattimento del rapace è un grave errore ma che non deve mettere in discussione l’operazione di abbattimento chiesta alla Provincia di Lecco. “La cornacchia di riproduce senza controllo, è onnivora e si ciba anche delle uova e piccoli di altre specie di uccelli”. Aggiunge Aldeghi “i cacciatori di Lecco sono circa 3000, anche noi abbiamo il diritto di far sentire la nostra voce”.
Pare che gli unici che non possano mai far sentire la propria voce siano proprio (e sempre) i diretti coinvolti, quelli ovvero che letteralmente ci lasciano le penne!
Non sarà che troppo spesso gli incroci tra politica ed alcuni gruppi formalmente associati (spesso numerosi) sviluppano interessi e vantaggi reciproci la cui logica conseguenza non è proprio la salvaguardia del territorio e del suo patrimonio naturale?
E non sarà che la Natura non ha bisogno dell’aiuto umano per regolarsi ed autogestirsi?
Ed ancora mi chiedo, ma perché la “voce” dei cacciatori o dei pescatori è così spesso presente nel mondo politico?
E perché la “voce” degli ambientalisti e di chi vuol proteggere la fauna e la flora invece è quasi perennemente assente? Eppure anche loro votano, eppure mi vien da pensare siano anche in numero maggiore rispetto ai primi.
Ed inoltre perché spesso gli assessorati all’ecologia o all’ambiente o tutela o caccia e pesca sono occupati proprio da chi pratica questa attività che dovrebbe in realtà controllare? Ma i conflitti di interesse?
Infine, ma se per questa operazione di abbattimento legalizzato occorre la sorveglianza di una guardia venatoria, dov’era questa? C’era? Se c’era, cosa faceva mentre chi sparava alla poiana commetteva un madornale errore?
Prima gli svassi poi i cormorani, ora le cornacchie grigie, tra i mammiferi i cervi, dietro questi “facili” “abbattimenti selettivi” c’è davvero l’intenzione di contenere (e se si perché bisogna contenere?) oppure vi sono semplicemente richieste illogiche di alcuni (comunque pochi rispetto alla massa) atte solo a raggiungere i propri discutibili scopi?
© Giovanni Salici
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il comunicato ufficiale del wwf Lecco
cornacchia grigia, Corvus corone cornix, Hooded Crow, Corneille mantelée, Nebelkrähe.
Scientific classification
Kingdom: Animalia
subkingdom: Eumetazoa
Superphylum: Deuterostomia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Superclass: Tetrapoda
Class: Aves
Order: Passeriformes
Family: Corvidae
Genus: Corvus
Species: C. cornix
Binomial name
Corvus cornix
(Linnaeus, 1758)
Buteo buteo, poiana comune, common buzzard, buse variable, Mäusebussard,
Scientific classification
Kingdom: Animalia
Phylum: Chordata
Class: Aves
Order: Accipitriformes
Family: Accipitridae
Genus: Bbuteo
Species: B. buteo
Binomial name: Buteo buteo
(Linnaeus, 1758)
Parabuteo unicinctus, poiana di Harris Harris’s Hawk, buse de Harris, Wüstenbussard,
Scientific classification
Kingdom: Animalia
Phylum: Chordata
Class: Aves
Order: Falconiformes
Family: Accipitridae
Genus: Parabuteo
Species: P. unicinctus
Binomial name: Parabuteo unicinctus
(Linnaeus, 1758)