Arriva il Ginee di Loveno, si grida tra le strade della frazione e Menaggio il 31 gennaio di ogni anni. Anzi “l’é scià el Ginee”.
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photo © Giovanni Salici
“il ginee sfila sul lungolago di Menaggio”
richieste di immagini ed acquisto sia per pubblicazioni che per privati ad Archivio Fotografico Giovanni Salici
Arriva il Ginee di Loveno
Menaggio, martedì 21 gennaio 2025
Arriva il Ginee di Loveno, si grida tra le strade della frazione e Menaggio il 31 gennaio di ogni anni. Anzi “l’é scià el Ginee”. Tra i riti pagani di falò invernali, dedicati ai Santi come quello di Sant’Antonio a San Fedele Intelvi, il Macello di Naggio (sempre a Sant’Antonio), quello di Castiglione il sabato 25 gennaio (rito della Madonna addolorata), altri appartenenti alla così detta Giubiana, quello del ginee di Loveno di Menaggio è tra i più sentiti ed ancora oggi portati avanti con una capacità di mantenimento di tradizione encomiabile. Si tratta del rito del Ginee appunto. Prevede la costruzione di un fantoccio che rappresenta il mese di Gennaio. Nella foto relativa all’edizione 2024 vediamo una ri elaborazione con una coppia di fantocci. Questa simbologia viene preparata nei giorni antecedenti il 31 gennaio per poi venire esposta su un mezzo (una volta carri oggi motocarri o piccoli furgoni) che attraversa le strade non solo di Loveno ma anche nelle frazioni di Menaggio. “L’é scià el Ginee” appunto, era il grido che si sentiva nei secoli passati all’arrivo del convoglio. Ancora oggi, a seguito del mezzo che trasporta il fantoccio, vi sono diverse vetture che accompagnano a suon di clacson questa processione pagana.
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Quando Arriva il Ginee di Loveno?
Si tratta di bruciare simbolicamente il mese di gennaio per imboccare la via della Luce dopo l’inverno. In realtà la Luce scansa le tenebre già il 20-21 di dicembre, ovvero col Solstizio d’inverno, momento nel quale le giornate lentamente si allungano e donano più ore di luce. Ma gennaio resta il mese più freddo per antonomasia ed il 31 cade alla fine dei famigerati “Giorni della Merla” che per tradizione popolare sono i più freddi di tutto l’anno. Giorni nei quali ci si cimenta a volte anche in prove di destrezza e/o fisiche o sportive per dimostrare di sfidare il freddo (leggi anche il Cimento invernale in kayak).
Questo pupazzo viene trasportato per il paese dalle ore 17 circa del pomeriggio del 31 gennaio e, come scritto sopra, è preceduto dal suono di clacson o altri frastuoni popolari. Terminata la piccola e chiassosa sfilata si ritorna a Loveno dove (oggi giorno) presso il campo sportivo, è preparata un catasta di legna e detriti infiammabili al culmine della quale verrà riposto il fantoccio, o coppia fantocci. Il Falò verrà poi acceso intorno alle ore 20 quando la gente del luogo ed accorsi da fuori, sarà presente per restare durante la serata. Negli anni, al falò, si è cominciato ad aggiungere qualche oggetto del quale ci si vuole sbarazzare e che viene così in qualche modo donato alla causa.
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photo © Giovanni Salici
“il falò del ginee a Loveno”
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Socializzazione al Ginee di Loveno
L’evento è sempre rimasto vivo nel tempo e la sua fiamma non ha mai perso calore; ma negli ultimi anni forse, la sua fama si è affermata più di altri e questo momento è diventato un modo per ritrovarsi, anche da fuori, tra amici e conoscenti che solitamente non si vedono da tempo. In un periodo in cui i (NON) Social spopolano su una rete virtuale fatta del nulla, socializzare ritrovandosi davanti ad un fuoco riporta l’Uomo (e la Donna) forse nconsciamente ad un bisogno primitivo e primordiale di stare insieme e condividere una serata diversa. Senza puttanate televisive o internet. Il tutto poi, reso più piacevole dal vin brulè e dal famoso paradello, un dolce di pastella e mele solitamente spolverato di zucchero, tipico della zona e molto nella tradizione culinaria popolare di Loveno di Menaggio.
Un evento simile lo si ritrova la stessa sera a Grandola ed Uniti, al di là del fiume Senagra che scorre tra due borghi, in Val Senagra, Val Menaggio.
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