Arrivano dal fronte del dissenso aiuti in Emilia Romagna. Sono da quei gruppi discriminati e denigrati dai media che arrivano oggi i veri aiuti materiali per gli alluvonati dell’Emilia e Romagna.
Per Giorgia Meloni, prima l’Ucraina e G7, poi con comodo passerella.
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dal fronte del dissenso aiuti in Emilia Romagna
Como, martedì 23 maggio 2023
Abbiamo scritto un articolo su telegram lo scorso sabato in cui abbiamo parlato di questa notizia (che riporto nello spazio sotto ma vi invito ad iscrivervi al nostro canale telegram). Oggi torniamo di nuovo sull’argomento perché vogliamo sottolineare quanto lo Stato sia stato assente nei primi giorni di alluvione in Emilia Romagna e quanto, senza esserne investiti da chissà cosa e chi, si siano invece prontamente mossi moltissimi volontari da tutta Italia e moltissimi gruppi (quelli che venivano etichettati denigrandoli dai media come No Vax e No Greenpass) ed è proprio dal “dissenso” che arriva forte la solidarietà.
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dal fronte del dissenso aiuti in Emilia Romagna
Prima di “offrire il costato al nemico” precisiamo che lo Stato, quello rappresentato dai Vigili del Fuoco e da parte di Protezione Civile ovviamente non è rimasto con le mani in mano (ci mancherebbe – sebbene ci siano diverse testimonianze e polemiche sulla gestione e comando della PC)… ma mentre le persone venivano sfollate, salvate coi gommoni, mentre i maiali nuotavano disperati, mentre le stalle venivano allagate uccidento migliaia di bovini, mentre mentre… la più alta carica dello Stato esprimeva un po’ di solidarietà e la seconda, invece di precipitarsi a dare indicazioni per un tempestivo intervento economico, di materiali, tutto cià che necessitava, se ne volava in Giappone ad un G7 dove ospite d’onore era il solito ormai odioso ma riverito Zelensky….l’attore comico divenuto una star politica.
Per Giorgia Meloni (quella di “prima gli italiani” alla vigilia delle elezioni) degli emiliani e romagnoli non è importato molto. Siete d’accordo?
La presidente di ormai “Fratelli d’Ucraina” solo ieri si è recata nelle zone d’alluvione per una passerella che tra l’altro è sempre …. dopo. Come a Cutro …. dopo.
dal fronte del dissenso aiuti in Emilia Romagna
una solidarietà che nasce dal cuore
Ma voglio scrivere di solidarietà. Quindi scrivo di questi gruppi che più precisamente si chiamano di Libera Scelta (avendo posto la libera scelta dell’individuo sempre al centro). Chi ama le etichette (in malafede, media e politici), potrebbero chiamarli “Si Libera Scelta” invece che No qualchecosa. Parliamo di un popolo del dissenso che in questi giorni, ormai settimane, si sta facendo in otto invece che in quattro.
Dire che nasce tutto dal nulla sarebbe uno sbaglio, che non voglio commettere e che non mi permetto di scrivere. Non nasce dal nulla ma dalle anime, nasce solidarietà da persone che già tra il 2021 fino ancora ad oggi, sono abituate ad aiutarsi tra di loro. Nei gruppi su telegram certo è girata tanta informazione che altrimenti sui mediastream (ormai qualcuno li chiama merdastream non a caso) non si trovava e ancora oggi non trovate; ma quei gruppi e canali sono serviti anche a scambiarsi aiuti di ogni tipo. Dal regalare letti, mobili, a offrire passaggi auto a chi non poteva prendere i mezzi grazie al regime di Mario Draghi. Si trovava chi regalava cibo o scambiava vestiti e molto altro.
Da lì nasce tutto. Da un popolo sopravvissuto, non al Covid, ma a Mario Draghi alle falsità dell’Europa, a quelle pù grandi di Big Pharma e del WEF, sopravvissuti a Roberto Speranza, ad Enrico Letta….
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dal fronte del dissenso aiuti in Emilia Romagna
Como c’è eccome
In questi giorni nel gruppo creato per la provincia di Como Emilia Romagna chiama Como risponde -> https://t.me/+tjQCz-GxS8c0NzI0 si stanno raccogliendo vestiti, cibo, coperte, stivali, medicinali, qualunque cosa uno voglia e possa donare. Vengono raggruppati ben organizzati in cantine, verande, garage, per poi essere portati di persona dai volontari in Emilia Romagna anche a proprie spese. Pure il trasporto è frutto di solidarietà; Don Giusto che offre un camion e privati che mettono a disposizione dei furgoni.
Questo è il popolo denigrato e discriminato da Draghi e compagni di merende. Questo è il popolo che nonostante tutto, sopravvive e crede in un mondo migliore. Si ostina, cocciuto, a credere nella solidarietà ed applicarla, subito, per la comunità. Senza aspettare lo Stato. Il grande assente di oggi, il grande assente di ieri. Pronto solo a coercizzare, a ricattare, senza la minima giustificazione scientifica ma come esperimento sociale e politico. Non un “buon padre di famiglia” ma uno Stato padrone che ha affamato e che continua ad affamare nonostante il partito di governo sia diverso.
A Trieste quell’autunno lo Stato sparò acqua gelida sul popolo seduto. In questi giorni il popolo aiuta tutti quegli alluvionati senza chiedere da che parte erano.
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