Lugano tiene il tempo con Max Pezzali

Lugano tiene il tempo con Max Pezzali

Lugano, lunedì 17 febbraio 2014
Max Pezzali è visivamente felice alla fine del concerto che venerdì sera scorso lo ha visto protagonista alla pista del ghiaccio Resega di Lugano.
Al termine di un concerto sempre a ritmi serrati con acclamazione continua del pubblico che ha riempito il palazzetto di Cornaredo, sul palco è salito anche Claudio Cecchetto, il noto Dee Jay e produttore musicale che ha scoperto molti musicisti e personaggi dello spettacolo sin dagli anni ’80.

Una serata dalle atmosfere da discoteca, un grande e spazioso palco dove i singoli musicisti quasi si perdevano nelle relative distanze, enormi pannelli luminosi di sfondo che hanno accompagnato con dinamiche grafiche ogni canzone interpretata da Pezzali; 4 fari led su un largo corridoio che dal palco scende verso il pubblico illuminano quasi costantemente Max, che però non scenderà mai sino in fondo a contatto con le transenne e dei fans, limitandosi solo in alcune rare occasioni ad avvicinarsi a qualche metro. Due grandi monitor di servizio a terra vicino ai led svolgono la funzione di gobbo per i testi che il cantante italiano ha eseguito in questo concerto facente parte del “Max 20 Live Tour” (20 anni di carriera).

Una grande festa ticinese, con il pala Resega esaurito, iniziata però in modo nervoso già con lunghe code ai soli due cancelli di entrata, un afflusso condizionato in modo inspiegabile e del tutto insicuro con un lungo percorso affollato che si stringeva ad imbuto strozzato ad un’unica porta d’ingresso, presieduta dall’ennesimo controllo biglietti e per giunta aperta solo a metà. Superata questa, ancora inspiegabili code per pochi congestionati accessi alla capienza della struttura senza indicazioni precise per chi non ha familiarità col Resega. Accessi alla platea dall’alto troppo difficoltosi e pressoché inesistenti “corridoi di fuga” in caso di malessere od altre necessità d’emergenza. Anche la Svizzera non è più quella di una volta!

Deflusso post esibizione invece agevolato dall’apertura di tutte le porte e cancelli sia in parterre che nelle tribune rialzate.
Purtroppo, nonostante Max Pezzali abbia con i suoi successi fatto dimenticare le criticità descritte sopra, il Resega, forse l’unica struttura in zona a garantire un così alto numero di posti, non è certo l’ideale per dei Live musicali!
Audio ottimale solo in uno spettro frontale non uniforme, zone (benché limitate) di improvviso “vuoto audio” anche sotto il palco (lateralmente), incomprensibile “il parlato” di Max tra un pezzi ed un altro, nelle tribune alte e laterali. Insomma, un vero peccato da questo punto di vista.

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Immagini relative al concerto di Max Pezzali a Lugano, venerdì 14 febbraio 2014
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