ricorso al TAR
per proteggere la Riserva dei Pian di Spagna

ricorso al TAR per proteggere la Riserva dei Pian di Spagna

Pian di Spagna, giovedì 26 luglio 2012
Avevamo trattato poche settimane fa con alcuni reportage ed articoli, l’argomento inerente all’autorizzazione concessa dal Comune di Gera Lario a costruire all’interno della Riserva dei Pian di Spagna e Lago di Mezzola, addirittura in zona di massima tutela RN1.
Le associazioni impegnate in questa campagna che ha il fine di contrastare tali decisione degli enti locali, avevano preannunciato durante la manifestazione di sabato 07 luglio 2012 il certo ricorso alle autorità giudiziarie attraverso un ricorso al TAR della Lombardia.
Ricorso depositato ieri, seguito dal Comunicato Stampa congiunto di Lega Abolizione Caccia, Legambiente Lombardia e WWF Lombardia insieme al C.R.O.S.- Varenna.

© Giovanni Salici
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Comunicato stampa 25 luglio 2012
LAC, LEGAMBIENTE, WWF LOMBARDIA
PIAN DI SPAGNA: RICORSO CONTRO LO SCEMPIO NELLA ZONA UMIDA TUTELATA A LIVELLO INTERNAZIONALE

Lega Abolizione Caccia, Legambiente Lombardia e WWF Lombardia hanno depositato oggi il ricorso al TAR contro il Comune di Gera Lario e il Consorzio della Riserva Naturale del Pian di Spagna, nei confronti della Soprintendenza dei Beni architettonici e paesaggistici perché si fermi lo scempio annunciato e ignorato al Pian di Spagna, la zona umida riconosciuta e tutelata a livello internazionale e Riserva naturale regionale, dove si vorrebbe costruire a 150 metri dal lago, in zona a rischio esondazione, tutelata dalla convenzione di Ramsar, Sito di interesse comunitario dall’Unione europea e considerata Zona di Protezione Speciale, una casa colonica con annesse serre e spaccio vendita di prodotti aziendali.

Le tre associazioni firmatarie del ricorso, insieme al C.R.O.S.- Varenna (Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta da sempre attivo nella difesa della Riserva) inoltre chiedono alla Giunta regionale l’annullamento del provvedimento e la segnalazione al Segretariato della Convezione di Ramsar e all’Unione Europea, in relazione alla plateale violazione della normativa internazionale a tutela delle zone umide di importanza internazionale – tale è il Pian di Spagna dal 1976 – e delle Direttive comunitarie Habitat e Uccelli.

“Chiediamo agli Enti locali e soprattutto alla Regione una maggiore responsabilità nel rispettare i vincoli di tutela e soprattutto gli investimenti fatti per la valorizzazione del territorio e della biodiversità” dichiarano le tre associazioni.

Il Pian di Spagna è il crocevia di importanti rotte di migrazione europee. Qualsiasi alterazione del suo habitat non significherebbe solo la perdita di un bene prezioso per l’ambiente locale, ma sottrarrebbe anche agli uccelli migratori un’importantissima area di sosta, con conseguenze sull’ecosistema estese ben oltre i confini nazionali.

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