il nuovo Medioevo europeo

il nuovo Medioevo europeo
Editoriale

domenica, 11 settembre 2016
Addio Europa, unita con tanti sacrifici economici di già povera gente, che grazie all’arrivismo dei propri politici dovette pagare diversi dazi per poter entrare in quella che veniva dipinta come l’Europa del futuro.
Tasse e balzelli per poter accedere ad una Europa più virtuale che reale, mai veramente decollata.
Anche nel mondo della politica, che sfrutta i popoli che non sono più, loro, i sovrani, ma bensì schiavi di una classe dirigente spesso nemmeno eletta, alla faccia della ostentata democrazia, tutto si muove ormai in fretta, come nel mondo digitale e virtuale dei nostri odierni giorni. Anche in questo caso, la storia viene consumata in pochi lunghi anni: un’ Europa unita (non si sa in cosa se non da una moneta unica) tra tavoli di radica pregiata e cene di regali portate (offerte come sempre dal popolo ignorante) modificata ancor prima di essere definita, e finita ancor prima di essere concepita.

Erano gli anni ’90.
Sull’entusiasmo della caduta del muro di Berlino e della Perestrojka, abbiamo creduto di nuovo ai governi che volevano traghettarci in un unica nazione scopiazzata male da quella d’oltre oceano, Stati Uniti.

Di unito in Europa non c’è mai stato nulla: governi diversi, esigenze diverse, climi diversi, culture diverse, lingue diverse, cibi diversi.
L’uomo ha voluto scopiazzare senza capire che non è nella formazione di una nuova grande unione geografica che si cambia la vita dei singoli, le loro esigenze di sopravvivenza quotidiana; ma con la buona volonta, la tolleranza, la bontà, l’ascolto degli oppressi e degli individui al margine dell’ esistenza.
Non si possono unire culture latine con quelle anglosassoni o sassoni. Non senza capirne ognuna, non senza conoscerne a fondo ognuna.

Purtroppo anche l’unica cosa che univa e che facilitava lo scambio tra europei di diversa natura fu concepita in modo approssimativo, l’euro. Senza tener conto dei reali poteri economici, delle differenze di reddito tra i popoli.

Ed ora siamo qui, dopo circa vent’anni, già al funerale dell’Europa nonUnita.

L’entusiasmo di una notte di novembre del 1989 vissuta attraverso gli schermi televisivi; l’emozione di veder crollare una utopia e con lei quel muro di Berlino che separava una città, una nazione, due mondi, uomini; crollatata anch’essa, devastata, dalla rabbia che oggi viviamo sempre dagli schermi televisivi nel vedere sorgere uno, due, cinque, più muri per fermare “l’altro“, “il diverso“.

Un muro crollato già dimenticato dopo pochi anni.

Ed è così che stamattina appena accedo alla rete globale, leggo sul media internazionale che anche a Calais, al porto, verrà costruito un muro per impedire a immigrati, progughi, di accedere all’area TIR e passare, così (non senza molti innumerevoli altri problemi) dalla Francia al Regno Unito.

Un muro da quasi 3 milioni di euro. Una cifra che non si riesce nemmeno a contare o concepire, almeno noi miseri cittadini di un Europa fallita.

Già signori, perché guardiamoci in viso, ammettiamolo: l’Europa non esiste più !

E’ finita; resta solo ancora un euro ()che ci facilita nelle transazioni tra i diversi paesi, ma le frontiere abbattute sono già qua e là risorte, i controlli nei porti ed aeroporti sono ancora più formali e lunghi di quando ancora non esisteva l’EU, ed il mondo del lavoro ha così tanti di quei problemi morali, economici, logistici, umani, che dire che sia più facile ora è solo una faccia della medaglia.

Muri, muri ed ancora muri.
La vecchia Europa con la sua storia di millenni, restaurata senza cognizione dai banchieri e dai politici del XX e XXI esimo secolo è crollata, e noi, poveri mortali che non reagiamo mai davanti ai cambiamenti imposti da altri, sarà meglio che ci prepariamo, di fatto e mentalmente, al Nuovo Medioevo Europeo che sta arrivando.
Saranno anni bui quelli futuri, attraversati da banditi senza pietà, ancor più pericolosi di quelli di un tempo, perchè non li riconoscermo da subito, nascosti bene sotto completi blu o neri, una bella cravatta a tinta unita, le scarpe lucide e tanta parlantina dopo aver frequentato i loro bei corsi di comunicazione aziendale e politica.

L’Europa è finita ma il Medioevo è iniziato.

© Giovanni Salici
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