autovelox, si fa sul serio

autovelox

Tremezzina, 15 aprile 2009
E’ soddisfatto, Massimo Castelli, comandante della Polizia Locale dei Comuni della Tremezzina.
Il 16 aprile 2009 entrerà in funzione il nuovo apparecchio per il rilevamento elettronico della velocità (Velomatic 512) su tutto il territorio dell’Unione dei Comuni, dove, da alcuni giorni, hanno già fatto la comparsa alcuni “scatolotti” o “armadietti” grigio mimetico, in cui l’autovelox verrà inserito.

Massimo Castelli, ci spiega con soddisfazione che l’Unione dei Comuni e la Polizia Locale hanno scelto questa strada secondo un progetto promosso a livello europeo denominato “strade sicure”, finaziato in parte dala Regione; “ le postazioni sono 6, nelle quali verrà montato a rotazione l’apparecchio; la velocità verrà tarata al di sopra dei 50 km/h previsti dalla legge; è prevista e sarà ultimata nella mattina di giovedì 16 aprile, tutta la segnaletica ed gli indicatori preventivi per segnalare all’automobilista la velocità, prima del controllo”.

Ricordiamo che nelle settimane scorse (come riportato sul quotidiano La Provincia) si era sollevato un polverone riguardo a questo tema; un comitato anti-autovelox rappresentato da Claudia Lingeri (già coordinatrice di un comitato simile in occasione dei radar-control di Argegno di alcuni anni fa) aveva dimostrato perplessità sul progetto “accusando” di voler far cassa sulle spalle degli automobilisti.
Nel comitato altri nomi illustri come Gianni Abate, Enrico Manzoni (consigliere provinciale) e Cornelio Cetti (presidente della Confartigianato).(fonte articolo su La Provincia).

Lo scopo di questi controlli è quello di prevenire ed ovviamente anche reprimere, di cercare di rendere più sicure le strade che spesso ci “omaggiano” di morti che poi piangiamo.


Immagini delle istallazioni autovelox in Tremezzina, SS 340
photo © Giovanni Salici
richieste di immagini ad Archivio Fotografico Giovanni Salici

In questo senso mi sembra vada questa operazione; forse per la prima volta i punti scelti per la rilevazione della velocità sono realmente corretti. Così come le procedure di segnalazione, “a prova di ricorso”.
(Personalmente sono dell’idea che già il tradizionale cartello dei 50 km/h in centro abitato potesse essere sufficiente, indicatore di un preciso divieto).
Non si potrà più obiettare che il dislocamento delle rilevazioni siano poste sugli unici tratti di strada rettilinei dove si può “correre” un po’ di più; i punti sono realmente nei centri abitati, nei pressi di fermate di bus, presso uffici pubblici, vicino ai negozi, davanti alle chiese, insomma proprio là dove spesso pedoni vengono investiti da “pirati”, o “corsari”.

Non si capisce come mai in tutta Europa questi sistemi di prevenzione (si, prevenzione, perché preceduti da tanto di segnaletica) sono installati da decenni, funzionano bene da deterrente e sia mai che qualcuno insorga in Svizzera, in Germania, in Francia o Austria; da noi invece ogni giorno si parla di sicurezza, di “delinquenti” che transitano in centro abitato a 80 km/h, ogni giorno si sente dire “quel disgraziato…”, si spendono tanti soldi pubblici in fantomatici “summit” sulla sicuerezza; poi, però, nel momento in cui si istallano queste apparecchiature, cittadini, associazioni di categoria, casalinghe che devono fare la spesa, mamme che devono correre a scuola, insorgono come se fosse tolta loro chissà quale libertà.
La libertà di andare oltre i limiti? Di mettere in pericolo affetti altrui?
Poi gli stessi insorti, tutti lì la domenica ad indignarsi davanti al TG delle 13 che legge il bollettino dei morti sulle strade.

Ci auguriamo che finalmente, amministratori limitrofi, prendano l’esempio e seguano anch’essi questa strada, senza preoccuparsi di preservare qualche voto in più aderendo a qualche alzata di voce qua e là, senza fondamenta.

Dalla parte dell’automobilista ci si augura però anche, così come verranno sanzionate infrazioni sulle velocità oltrepassate, si facciano sforzi anche nel sanzionare infrazioni dovute all’intralcio al normale traffico. Per essere molto chiari, sarebbe utile alla circolazione sulla Regina, sanzionare coloro che proseguono a passo d’uomo senza lasciare il passo (nemmeno avendogli spazi) e senza preoccuparsi di fare code di 30-50 vetture da Como a Menaggio, ed anche un controllo serio sui ciclisti in gruppo della domenica mattina che occupano tutta una carreggiata, pur sapendo che il codice della strada vieta di stare appaiati ma prevede di viaggiare in fila indiana; mettendo in serio pericolo la propria vita e la vita di altri utenti stradali.

© Giovanni Salici
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7 commenti su “autovelox, si fa sul serio”

  1. Amministratori Buffoni… buoni solo a spremere le tasche…. si mungono sempre le stesse vacche…. ed il bovino automobilista paga… sempre…
    Mi auguro vengano DEMOLITE!!!

  2. Saggio, sia davvero saggio!
    E’ riportato ampiamente nell’articolo, ed è visibile sulla strada, questa volta le postazioni NON sono “a tradimento” nascoste dietro un muretto, od in una vettura privata, ne poste su lunghi rettilinei.
    Questa volta si stanno adottando tutta una serie di precauzioni e segnalazioni efficaci e ben visibili affinché l’utente automobilista SIA AVVVISATO.
    Prima di ogni postazione vi sono segnali evidenti dei controlli e vi sono anche dei pannelli luminosi che riportano a distanza di alcune centinaia di metri a quanto l’automobilista sta viaggiando. Insomma se a questo punto non si vuole frenare e rallentare, vuol dire che si vuole infrangere il codice della strada a tutti costi.
    Bisogna rendersi conto che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Non si può alzare la voce quando vengono investiti pedoni, quando avvengono carambole pazzesche come quella di Lenno del 30 novembre 2008 , accusando le istituzioni di pochi controlli, poi quando i controlli vengono fatti (nel totale rispetto delle procedure ed oltre), alzare di nuovo la voce.
    Non trova? Saggio.

    Giovanni Salici

  3. Io ho l’anti autovelox, con un BIP a 1 km prima lo rivela, l’ho comperato da Mediaworld a milano, era in offerta a 120 euro.
    Funziona davvero anche sulla Regina che vi sono curve e curvette che possono intralciare le onde.
    Ciao Ciao
    ps. x chi non lo sa e’ legale come i rilevatori automatici luminosi che ti indicano la velocita’ ma con una differenza: rileva davvero quando effettivamente è in funzione

  4. Beh, ma in questo caso non ti serve (la funzionalità del tuo apparecchio), perché già ti viene indicato dai pannelli stradali che c’è e che devi diminuire velocità.
    Sulla effettiva funzionalità dei segnalatori poi credo (posso sbagliarmi) sia legata agli aggiornamenti software, questo è in entrambi gli apparecchi, nel tuo rivelatore e nell’autovelox istallato. Quindi ci sarà sempre un momento in cui il tuo apparecchio è aggiornatissimo ed altri momenti in cui può essere più aggiornato l’autovelox.Val la pena rischiare?
    Alla fine dei conti non vedo importante la “battagli” tra automobilisti e polizie come elemento finale; l’importante è che per coscienza civica o per timore di multe, si vada più piano.
    Il perché si vada (più piano)…. ad ognuno la sua risposta.

  5. Io di stupidaggini solitamente non ne dico in quanto mi riferisco a fatti.
    Proprio quello di Lenno è nelle prime foto pubblicate, si può notare come sia su un rettilineo in centro paese ove vige già da CdS il divieto a superare i 50 km/h. Questo è un fatto!
    Poi, se non si vogliono (mai) i controlli perché Vi piace schiacciare il pedale è un altro conto, ma bisogna dichiararlo.
    Non ci si lamenti successivamente dei morti sulle strade.

    In ogni caso pare che il problema non sussista proprio visto che tali apparecchi, a distanza di quasi 3 anni, non sono mai entrati in funzione.

    Giovanni Salici

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