la fotografia di Robert Doisneau a Monza

La fotografia di Robert Doisneau a Monza presso l’Arengario.

riproduzione ritratto di Robert Doisneau photo © Giovanni Salici riproduzione ritratto di Robert Doisneau photo © Giovanni Salici riproduzione ritratto di Robert Doisneau photo © Giovanni Salici
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la fotografia di Robert Doisneau a Monza

Monza, venerdì 18 marzo 2015
Presentata lo scorso 18 marzo a Monza, la mostra fotografica di Robert Doisneau sarà aperta dal 19 marzo al 3 luglio presso l’Arengario della città, in piazza Roma.
L’esposizione raccoglie una cinquantina di stampe originali del fotografo francese, dalla sua prima nel 1929 intitolata “Les pavès – Sampietrini” sino al 1973, racchiudendo così 40 anni di storia del secolo scorso.

Il titolo di questa raccolta di immagini sotto vetro, realizzata da Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e ViDi in collaborazione con il Comune di Monza e con la consulenza scientifica di Piero Pozzi. è “Robert Doisneau. Le merveilleux quotidien” ed è quindi indicativo sul tema che unisce le fotografie esposte.
Immagini di vita quotidiana, che però, per com’era la filosofia creativa dell’autore, erano in gran parte ricostruite sulla base di emozioni.
Quindi, l’autore, a volte chiedeva ai soggetti di voler soffermarsi per lui per più scatti, altre volte ingaggiava proprio degli “attori” e comparse per realizzare ex novo le fotografie “visualizzate” in momenti precedenti.
Il più famoso tra quest’ultima scelta creativa, forse, “il bacio“.

La mostra ci è piaciuta nell’insieme e gli spunti artistici, anche per un fotografo di oggi, sono diversi; immagini di strada, reportage di vita quotidiana che potrebbero essere reinterpretati.
Al di là delle varie filosofie di interpretare la realtà di un professionista (ricordiamo che i casi nei quali fotografi famosi hanno re interpretato una apparente situazione di vita quotidiana non sono pochi)anche se a volte sfuggono all’occhio inesperto) e che quindi la ricostruzione “a pennello” di una situazione apparentemente spontanea, ci sta, anzi è spesso concausa della perfetta comunicazione emozionale, ci solleva invece perplessità l’accuratezza delle ricostruzioni.

Robert Doisneau Il bacio dell’Hôtel de Ville, 1950

Prorprio ne “il bacio” per esempio (Il bacio dell’Hôtel de Ville, 1950), l’immagine appare “sporca” di intrusi in posizioni tecnicamente errate. Almeno per le regole base di fotografia (forse solo moderna?).
Appena al di là della coppia che si bacia e che costituisce il soggetto principale dell’immagine, una seconda donna sbuca (ancora con “margine di fuoco”) dalla sagoma dei due. Ancora oltre alla donna, un passante rientra in senso contrario (mosso), di nuovo a seguire una parte anteriore di un auto sbuca dalla somma di tutte queste sagome.
Sul culmine della testa del soggetto invece, a sinistra in alto) inizia una non definita sagoma scura.
Insomma, tutto concorre al non isolare il soggetto principale: la coppia di giovani che si bacia.
Questo tipo di immagine normalmente (almeno dagli anni 80 in avanti) finisce nel cestino dei fotografi (quando la si cattura in strada al volo), o viene criticata da editor ed agenzie.
Resta molto strano pensare quindi che questa immagine, ricostruita, non lo sia stata con più attenzione a particolari di assoluto disturbo. Ancora strano infine che sia divenuta un’immagine di successo famosa nel mondo.

Probabilmente, i tempi dell’inizio e metà del secolo scorso, per certi versi, erano più lascivi e puntavano più sull’emozione che sulla tecnica. Forse è, quella attuale, la naturale evoluzione dei gusti di pubblico, editori, professionisti dell’immagine e comunicazione.

Al di là di questo doveroso commento critico, che contribuisce a spiegare l’epoca e le dinamiche fotografiche di anni in bianco e nero, resta una mostra certamente interessante, dove si percepisce in vari momenti e per vari elementi, quella natura anche un po’ anarchica dell’anima di Robert Doisneau.

Video servizio © relativo a
“Robert Doisneau. Le merveilleux quotidien” Monza 18 marzo 2016

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video riprese © GiovanniSalici.com
richieste di immagini ed acquisto sia per pubblicazioni che per privati ad Archivio Fotografico Giovanni Salici

Benche in lingua originale (francese), sottotiolata in italiano, merita anche una attenta visione ed ascolto, la documentazione audio proprio di Doisneau che spiega, attraverso un montaggio con immagini su uno schermo, come realizzò alcune tra le sue famose fotografie.

E’ una mostra da vedere! Anche solo per spunto fotografico, certamente per comprensione storica del secolo scorso sino agli anni ’70.
La città di Monza offre anche una buona probabilità di parcheggio libero gratuito anche poco fuori dal centro, e, in 10 minuti si può arrivare all’Arengario, fare due passi tra le vie oggi commerciali, e, perché no ?! …. Freschi di visita provare a mettere in pratica le esperienze vissute tra le stampe appese (almeno per gli appassionati di fotografia).

© Giovanni Salici
All rights reserved
Tutti i diritti sono dell’autore

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L’organizzazione su scusa per il disagio l’Arengario NON è ATTREZZATO all’accesso con carrozzine
Orari
Lunedì chiuso
Martedì, mercoledì e venerdì: 10.00-13.00 / 14.00-19.00
Giovedì: 10.00-13.00 / 14.00-22.30
Sabato, domenica e festivi: 10.00-20.00

Biglietti
Intero: 9,00 euro
Ridotto: 7,00 euro
Scuole: 5,00 euro

Informazioni
http://www.arengariomonzafoto.com


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