Davide contro gli Arcimboldi

Davide contro gli Arcimboldi

Milano, 03 febbraio 2016
Il titolo che richiama le piccole forze umane contro le forze leggendarie, potrebbe essere questa l’interpretazione di una serata che è passata sicuramente alla storia. Se non quella della musica italiana sicuramente nella storia che verrà tramandata dalla gente del lago (di Como): i lagheè.

Si, perché dopo la memorabile conquista del Forum di Assago di qualche anno fa, del Sanremo poi, il Davide della Tremezzina Lariana (Davide Bernasconi in arte Davide Van De Sfroos) ha conquistato un altro “Tempio” sacro della musica e dello spettacolo: il Teatro degli Arcimboldi di Milano.

Immagini relative al concerto di Davide Van De Sfroos al Teatro degli Arcimboldi di Milano, sabto 30 gennaio 2016 photo © GiovanniSalici.com

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Uno spettacolo unico nel suo genere, andato in scena il 30 e replicato il 31 gennaio scorso, nel teatro forse più conosciuto dopo La Scala.

Uno spettacolo musicale diverso dal solito; un Davide in giacca elegante ma un’ indumento che non dimentica l’arte alternativa e la manifattura locale dei tessuti, si presenta così sul palco, con una certa incredulità forse nell’essere lì, anche se ormai abituato ai grandi ed importanti palchi.
Non manca come sempre un lato comico del cantante, che riesce ad intrattenere il pubblico con intermezzi tra le canzoni, aneddoti, anche non brevi, ma sempre vivaci nel racconto.
E’ la presentazione del nuovo lavoro “Synfuniia” con in classici di DVDS arrangiati in chiave sinfonica ed accompagnati dall’orchestra Sinfolario.
Personalmente, non mi fa impazzire questo stile di arrangiamento sui pezzi del cantautore lariano, anche se apprezzo sia la sua musica che quella classica, ma il pubblico sembra in ogni caso entusiasta del nuovo esperimento.

Nota negativa a margine dello spettacolo prima dell’ingresso, da imputarsi alle istituzioni: non è possibile che anche fuori da un teatro (oltre che dagli stadi) vi siano numerosi bagarini affamati di malaffare; impossibile non scorgerli, impossibile non udirli, anche nelle loro “beghe” da strada dal classico vocalizzo meridionale urlato (dato di fatto e non razzista), sono una decina…. basterebbero 20 agenti in borghese per porre fine a questo degrado … basterebbero, se si volesse risolvere il problema. Ma evidentemente non lo svuole risolvere!

© Giovanni Salici
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