Lugano deludente per Capodanno

Lugano deludente per Capodanno

Lugano, venerdì 01 gennaio 2016
Ci piace la vivacità della Svizzera italiana, i suoi concerti, le atmosfere di Estivaljazz e la versione night autunnale, le numerose manifestazioni spesso anche gratuite, nelle strade. Ma oggi (1 gen 2016), leggendo su un noto media ticinese, riguardo al Capodanno 2016 in Piazza Riforma e del suo grande successo, ci siam chiesti se era lo stesso che avevamo vissuto noi dal vivo.

Avevo partecipato pochi anni or sono ad una notte dell’ultimo e Capodanno a Lugano ed ero rimasto entusiasta dell’atmosfera, della gente, degli eventi sparsi qua e là e, della Piazza.
Ma questa edizione 2016, contrariamente a quanto letto sul noto quotidiano ticinese, ci è sembrata non deludente, di più!

Intrattenimento a cura di Radio3i presente in piazza Riforma a Lugano con Matteo Pelli e MaxiB (a dire il vero abbiamo visto tre “animatori”) francamente, hanno espresso una performance davvero di bassa qualità.
La musica prima della mezzanotte era la peggior techno – house – commerciale del momento (e ne parlo da amante del genere); mentre il dopo mezzanotte è deviato su melodie si tra gli anni ’70 sino ai ’90, ma delle peggiori: si son sentiti Ricchi e Poveri, Toto (ma Cutugno), la peggior latino degli ultimi anni e miscugli raffazzonati di ’60 italiana. Il tutto passando da un genere all’altro ad ogni pezzo, che non veniva mai terminato ed interrotto dagli animatori che erano degni della peggior pro loco di qualche paesello.
Insomma, lo sanno tutti ma proprio tutti (anche mia madre quando le ho raccontato) che non si può interrompere una canzone a metà, parlarci sopra pensando di far ridere per 30 o 40 secondi abbassando completamente il volume, mentre le gente balla (e ripetere questo ogni due o tre minuti).
Insomma non si può fare così.
Qualcuno infatti dal pubblico ha persino lasciato partire frasi che non possiamo riportare, ma che abbiamo condiviso.

E’ vero la piazza era gremita come mostra il quotidiano svizzero; ma questo non significa che è stato un successo, ma semplicemente che la gente (dopo la mezzanotte), anche quella che stava in casa, si è riversata lì, dove sperava di trovare compagnia, ed una volta che ci sei, o te ne vai se non ti piace (l’abbiamo fatto), o resti semplicemente tanto per restare.

Bisogna saper fare intrattenimento, ed in Svizzera lo sanno fare, ma nella notte di Capodanno, Lugano non l’ha saputo dimostrare.

Scarso il pubblico sul lungo lago, nonostante una notte non fredda, forse anche quello un po’ deluso da l’assenza di fuochi artificiali “veri”, solo qualche sparo qua e là, probabilmente da privati, ma niente effetti di luci sul lago se non qualche accenno verso Campione d’Italia. Ma i fuochi pirotecnici si sa che sono giustamente sotto accusa per le polveri sottili (pm10) e quindi condividiamo le scelte di quelle amministrazioni che hanno deciso di non farli.

Buon anno quindi.

© Giovanni Salici
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