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il Cinghiale

sabato, 08 agosto 2015
Un uomo è morto oggi in Sicilia a causa di un attacco di un cinghiale; preparatevi, da domani ed i prossimi giorni comincerà invece l’attacco mediatico al cinghiale e noi, dalla parte opposta dell’Italia, nella nostra bella ridente Insubria a cavallo tra le province di Sondrio, Como e Varese, non scamperemo (anzi) ai titoli dei media e quotidiani locali blasonati (o no) ne a qualche trasmissione sponsorizzata da agricoltori e cacciatori sulla solita emittente televisiva di provincia “filo caccia”. Si, qualcuno non vedeva l’ora di parlarne e trovarsi una cronaca simile (fuori stagione) è senza dubbio un’occasione.

Al di là del dispiacere per questo tragico fatto (sia chiaro), che non è ne più ne meno che un incidente (vedi però anche i numerosi incidenti di caccia nei quali si fan fuori tra portatori di fucili), dobbiamo fare il punto su due argomentazioni, importanti e, inconfutabili !
Perchè lo slogan diGSnews – notizietraleRive dice è: che gli altri non dicono!

La prima è che i cinghiali così come ogni animale selvatico, attacca solo in alcune situazioni quando si trova a temere per la propria vita.
Ovvero quando ci sono i piccoli e questi si trovano tra l’uomo e l’adulto (a meno che l’uomo se ne vada dalla parte opposta), oppure quando incontrano cani, peggio se slegati, lasciati liberi.
A maggior ragione se hanno la famiglia al seguito ed incontrano l’uomo col cane (che istintivamente ingaggia allo scontro).
Per cui, quando qualcuno oggi “spara” che questa tragedia fosse annunciata, in un certo senso (benché volesse esprimere un concetto diametralmente opposto) ha ragione … è annunciata quando si lasciano liberi i cani invece che tenerli al guinzaglio come la legge prevede, è annunciata quando invece di girare le proprie scarpe si vuole allontanare questi animali con la forza.

La seconda assolutamente da non dimenticare mai: ricordate gente che i cinghiali (per quanto riguarda l’Insubria ed altre regioni nordiche) è stato introdotto proprio dai cacciatori per il loro deliberato desiderio di sparare sempre. C’erano cinghiali venti o trenta anni fa? No!
Quindi cari madia locali e non, quotidiani o emittenti, che tra qualche giorno darete voce ed evidenza alla categoria dei cacciatori e chi di “competenza” si occupa di “gestione di fauna selvatica”, non perdete l’occasione di domandare: “Come mai il cinghiale è arrivato da noi? E, perché dopo che fu debellato anni fa è magicamente ricomparso?”.

Si perché dopo alcuni anni di “introduzioni incontrollate”, questi animali, che ripetiamo, diventano pericolosi solo se disturbati attivamente altrimenti han paura dell’uomo, furono completamente annientati dalle “gestioni” ufficiali così come dai cacciatori e bracconieri, tornarono poco dopo ad apparire magicamente (ne più ne meno magicamente come la prima volta).

© Giovanni Salici
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Provate a leggere anche questo articolo di un giornalista siciliano, Walter Giannò, che parla più specificatamente della sua terra e …. “Quando il cinghiale uccide in Sicilia è colpa dell’uomo-politico”

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