i migratori e i piccoli uomini

i migratori e i piccoli uomini

Pian di Spagna, 23 marzo 2009
Inizia la migrazione, migliaia di uccelli, grandi e piccoli, percorrono migliaia di chilometri per spostarsi dal nord, centro o sud dell’Africa e recarsi nel centro e nord Europa, alcune specie si spingono sino nella Siberia.
Tanti piccoli volatili, tante storie, ognuno di loro attraversa il nostro territorio, osservandolo dall’alto, scendendo negli specchi d’acqua come fossero stazioni di sosta, si nutrono, ripartono, altri nidificano. Ed in questo percorso tra natura, storia e geografia, la Riserva Naturale dei Pian di Spagna, nell’alto lago di Como, svolge un ruolo determinante. E’ il centro nevralgico, crocevia di rotte migratorie spettacolari, ingresso verso il nord Europa, transito obbligato per le zone orientali ex sovietiche.
Questa piana è essenziale per tutti questi volatili che prima di varcare le alpi, si riposano dal lungo viaggio. Ed è proprio in questo periodo che si potranno incontrare gru, cicogne, oppure lui piccolo, lui grosso, cutrettole, ed altre molte varietà avifaunistiche.
Alcuni di loro vengono prelevati temporaneamente dalla natura, studiati, misurati, pesati ed inanellati. Tutto nel giro di pochi minuti affinché non possano essere traumatizzati. Infine liberati per proseguire il loro cammino.


Immagini inanellamento uccelli migratori Riserva dei Pian di Spagna
photo © Giovanni Salici nessun animale viene danneggiato, ferito, ne ucciso, durante la cattura temporanea o per realizzare le immagini, ogni elemento è studiato e rimesso in natura in pochi minuti
richieste di immagini ad Archivio Fotografico Giovanni Salici

Questo in pratica hanno imparato ieri alcuni bimbi delle scuole elementari di Piantedo, che sono venuti in visita nella Riserva.
I bambini divisi in due gruppi alternati hanno accompagnato l’inanellatore lungo il percorso di “cattura ” dove si mostravano le modalità per il prelevamento temporaneo dell’avifauna; poi hanno preso parte ad una sorta di lezione naturalistica sul campo, dove hanno dapprima appreso le tecniche di inanellamento, le misurazioni da effettuare, per poi imparare, sempre seguiti da una guida, i percorsi migratori di tutta Europa, la scolaresca ha infine terminato la visita con altre attività didattiche dedicate all’avifauna che si può incontrare nella riserva locale.

Avvicinare i bimbi alla natura è probabilmente il modo migliore per insegnare loro, uomini del domani, a difenderla e custodirla, ed il nostro territorio, così importante e vitale per la sopravvivenza faunistica ha ora e avrà in futuro bisogno di uomini e donne in gamba, di energia, di impegno, per poterlo preservare. Questo speriamo sia arrivato come piccolo suggerimento a questi piccoli nuovi uomini.

© Giovanni Salici
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