No alla Variante della Tremezzina?

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AGS20150107_0082 incontro piubblico Ossuccio sulla Variante della Tremezzina, 07 gennaio 2015
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No alla Variante della Tremezzina?
#NOVariantedellaTremezzina

Ossuccio, giovedì 08 gennaio 2015
In una atmosfera decisamente tesa e vibrante sin dall’inizio, si svolta poche ore fa presso la struttura delle scuole medie di Ossuccio, l’incontro tra i politici amministrativi locali ed i tecnici e dirigenti dell’ Anas, col pubblico, per “spiegare” ed informare la comunità del Lario Ovest sul progetto della “Variante della Tremezzina“.
Probabilmente oltre 500 persone presenti, tanto che non vi erano vie di fuga di soccorso (è un peccato che in questi incontri pubblici tenuti da amministrazioni, si dia sempre troppo spesso poco riguardo alla sicurezza, ma anche questo è il “Sistema Italia“)

Primo a prendere la parola il sindaco della Tremezzina Mauro Guerra, il cui cognome non ha nascosto questa sera l’attitudine al combattimento, anche quando incalzato sia da privati cittadini, sia da rappresentanti di associazioni e gruppi locali (Movimento 5 Stelle, La Terza Via, La Cruna del Lago…) ha voluto attraverso una concreta gestualità e tono di voce, far capire che non ci sia molto spazio per le trattative, nonostante nel finale di serata abbia poi (sempre a risposta di domande dal pubblico) positivamente abbracciato l’ipotesi (ipotesi!) di un referendum sul tema.

Nei prossimi giorni torneremo sul tema della serata con alcuni approfondimenti ed una videonews estesa, ma per dare alcune nozioni a caldo riguardo quanto successo poco fa’, si può sintetizzare in questo modo:
Circa un’ora di “informazione” a nostro modesto avviso lacunosa sotto molti aspetti, da parte di chi organizzava l’incontro, pochissimi i rendering per mostrare l’eventuale opera finita come si presenterà; anzi per lo più immagini poco dettagliate, sul quale scorreva la freccia del mouse che poco riusciva a trasmettere a chi tra il pubblico già cominciava ad innervosirsi.
Proprio dalla sala sono più volte arrivate a tono alto richieste di alzare la voce e di mostrare effettivamente il progetto e l’impatto di questi.
Questa parte ci è davvero sembrata una opportunità di chiarezza mancata, anche visto gli enormi costi già sostenuti per i progetti, che qunidi dovrebbero essere disponibili e pubblici.
La sala ci è è sembrata divisa (a sensazione anche ascoltando gli applausi od osservando le persone) in un 30% di favorevoli alla variante ed un 50-60% tra gli sfavorevoli o i molto scettici riguardo al progetto, alla fattibilità, alle tempistiche… la restante percentuale ci sembra un cuscinetto indecifrabile, in questa serata.
Mauro Guerra a più volte detto che “la variante della Tremezzina o si fa così ora o non si farà più“. E’ certamente sembrata un po’ stridula come affermazione e diversi dal pubblico ha più volte ribadito “meglio non farla allora“.
Un intervento molto d’attualità l’abbiamo trovato nella voce del parroco di Sala Comacina, don Roberto, che ha sollevato il problema delle eventuali infiltrazioni mafiose e di ‘ndrangheta (visti i recenti anche comaschi); su questo Mauro Guerra a risposto che “mi adopererò affinché questo non avvenga ma non posso essere un garante di questo (…) se qualcuno pensa che da oggi non si debbano fare più opere pubbliche per il sospetto di infiltrazioni mafiose, allora non si fa più niente…?!
Beh carissimo sindaco (ndr), in effetti se ci sono anche solo ipotesi di questo tipo, si! Non facciamo più nulla per adesso. Perché sembra che queste più che possibilità o ipotesi, oggi siano delle certezze in Italia.

Interessante anche l’intervento del noto astrofilo di Lenno Corrado Lamberti, che ha sollevato il problema delle quantità di camion che andranno ad intasare il traffico nei prossimi anni, proprio a causa degli eventuali lavori sulla variante, autotreni dedicati proprio allo spostamento dei materiali da scavo che poi, in un lungo giro, finiranno nel lecchese.

Insomma i dubbi sono davvero davvero molti! Sia da “La Terza Via” con Paolo Goni, Tommaso Leoni, Paolo Bellosi e da altri esponenti ancora, sia dal M5S con Fabio Barone, a gran voce si sono alzate richieste di coinvolgimento della popolazione, di referendum (su questo lo scontro verbale tra i M5S e Mauro Guerra è stato abbastanza forte), come anche sulla salvaguarda del territorio, un territorio che è l’unica nostra risorsa, una ricchezza da proteggere.

Ci ha fatto specie e ci ha molto scossi quando dal pubblico una persona a chiesto la parola esordendo con “una volta il lago di Como offriva poeti, scrittori ed artisti ed ora…” beh questa persona non è riuscita a finire l’intervento, tacciata da più parti, anche dal pubblico medesimo.

Forse la democrazia in Italia è davvero finita, più probabilmente non è mai esistita; proposta sino ad oggi sotto una falsa veste, una sorta di pseudo democrazia sotto la voce “puoi fare ciò che vuoi … ma non quello che non mi piace” …. Insomma, ci sarebbe davvero bisogno di poeti, di scrittori, artisti, musicisti, e come diceva la mia amica Francesca… di tanta bellezza… in questo lago, su queste sponde, in questo momento. Invece, dopo i palazzinari di fine secolo e inizio 2000, ora arrivano gli asfaltatori (vedi anche opere recenti in altolago.

C’è una certezza in tutto questo, sia per chi è pro, che per chi è contro (anche per i dubbiosi): che prima di tutto mancano ancora un sacco di soldi per poter portare a termine l’eventuale Variante della Tremezzina (330 milioni di euro, finanziata per 231 ne manca un terzo), ed in secondo luogo (vedi la Cremia-Dongo, vedi la Valsolda), probabilmente nessuno dei presenti in sala ad Ossuccio questa sera (forse solo la giovane ragazza della prima fila esclusa) vedrà mai quest’opera finita.
Ed allora: perché farla?

I soldi forse (quelli che ci sono) sarebbero meglio riposti per chi non ha nulla da mangiare. Un utopia? No uno stile di vita in cui credere!
Ma dimenticavo… è finito il Natale.

(tornate a leggerci o seguiteci su Twitter #NOVariantedellaTremezzina #GiovannisaliciNews)

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Un commento su “No alla Variante della Tremezzina?”

  1. Finche continuerà questa mentalità non faccio nulla cosi non rischio nulla oppure si ma non qui rischiamo di diventare un paese da terzo mondo o forse già lo siamo

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