una fornace sul fiume del tempo

una fornace sul fiume del tempo

Grandola, lunedì 16 settembre 2013
E’ stata inaugurata ieri, domenica 15 settembre 2013, l’antica Fornace Galli sul fiume Senagra, a due passi dalla “Vecchia Cioderia” (chioderia), posta nel comune di Grandola al confine con quello di Menaggio.
Alla presenza dei sindaci dei due comuni (Giancarlo Zanfanti e Alberto Bobba) e del precedente proprietario Giacomo Galli, la fornace di mattoni d’argilla é stata aperta al pubblico come museo, dopo la sua gloriosa ed antica storia riferita alla lavorazione di argilla avvenuta sino agli anni ’60 del secolo scorso, prima di una grande alluvione che ne decretò del tutto la fine. La vicinanza al fiume rendeva possibile con facilità la raccolta e lavorazione dell’argilla in una struttura più piccola adiacente la fornace, anch’essa ristrutturata. Il materiale poi composto in blocchi (mattoni) veniva stipato nell’edificio principale dove vi era il forno di cottura, che rendeva i mattoni d’argilla stabili nel tempo ed utilizzabili quindi per l’edilizia locale. Fu quindi già in tempi remoti un esempio dell’odierna tanto citata “produzione a km zero”, benché parte della produzione non si fermava solo sul territorio ma veniva esportata sino in Svizzera.
Anche la fornace, con la sua canna fumaria di una decina di metri, benché non funzionante, è stata ristrutturata ed é ben visibile all’interno della struttura.

Una lunga introduzione all’inaugurazione è stata quella del sindaco di Grandola Zanfanti che ha raccontato il susseguirsi degli eventi e dinamiche che han portato alla possibilità di acquisire e rendere fruibile il museo Fornace Galli.
Da prima la possibilità di usufruire di un finanziamento europeo a fondo perso di 160 mila euro che servì per la sola acquisizione dell’immobile principale più altri due secondari. Questi fondi europei erano disponibili per progetti di acquisto di edifici storici e culturali. In seguito un altro finanziamento di 350 mila euro (di cui 175 a fondo perso e 175 a tasso agevolato) per la ristrutturazione totale della proprietà, ora proprietà del Parco della Val Senagra.

Da oggi la Fornace Galli sarà quindi un luogo dove i residenti potranno recarsi per rivivere un po’ di profumi antichi e riscoprire alcune attività dei propri antenati perse nel tempo, mentre i turisti, che già per escursioni si trovano a percorrere il sentiero adiacente lungo il fiume Senagra, potranno imparare e scoprire nuove (antiche) abitudini e mezzi di sussistenza della gente di questo territorio in tempi lontani.
Le scuole, che da mesi già visitano la Fornace, potranno in futuro seguire dei laboratori d’argilla per capire come veniva svolto il lavoro, portandosi poi a casa o in aula, un piccolo ricordo della giornata, un manufatto realizzato, dagli stessi alunni, sul luogo.

In futuro come ha detto Giancarlo Zanfanti, l’edificio ospiterà anche parti e sezioni del Parco della Val Senagra (o Sanagra) dedicate al lavoro ed all’insediamento antropologico della zona; nonché la sede istituzionale del Parco (già oggi a Villa Camozzi, che resterà il luogo ospitante le sezioni naturalistiche).

Presenti e soddisfatti anche il Conservatore del Museo e tecnico del Parco della Val Senagra Attilio Selva ed il Presidente dell’Associazione Storia Natura e Vita (ente gestore del Museo di Grandola ed Uniti) Pietro Tedesco, i quali hanno ringraziato tutti coloro, anche i volontari dell’associazione del Parco, che hanno dedicato molto tempo alla realizzazione di questo progetto.

La partecipazione del pubblico di un centinaio di persone, nonostante la pioggia battente, é stata allietata dalle melodie di un gruppo musicale ristretto della Banda di Loveno e da un ottimo risotto offerto dall’organizzazione.

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Immagini relative all’inaugurazione della antica Fornace Galli nel Parco della Val Senagra, Grandola 15 settembre 2013 – photo © GiovanniSalici.com

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