cade nel lago ghiacciato

cade nel lago ghiacciato

Carlazzo, martedì 04 gennaio 2011
In un grigio pomeriggio invernale una tragedia mancata in quello che è uno dei posti più belli della nostra regione.
Il laghetto del Piano, come tutti lo chiamano, uno specchio d’acqua che negli inverni più freddi si ghiaccia permettendo a chi abita in zona di passarvi ore di svago nel silenzio della natura, rotto solo da rumore dello strisciare delle lame dei pattini. Purtroppo oggi il rumore è stato un altro per Bruno Merlo di Carlazzo, quando sotto i suoi pattini avrà udito il suono inconfondibile del ghiaccio che si rompe.
Pochi secondi e l’uomo è caduto nelle gelide acque senza poter far nulla. La sua fortuna è stata quella di essere visto da un residente che, dalla propria abitazione ad oltre 200 metri, in quel preciso momento, osservava il paesaggio grigio azzurro del lago per decidere se fare anche lui una bella pattinata.

Immagini relative ai soccorsi del 118, CRI Menaggio e VVFF all’uomo caduto nel ghiaccio del lago del Piano, Carlazzo 04 gennaio 2011

richieste di immagini ad Archivio Fotografico Giovanni Salici

Subito scattatati i soccorsi con l’eliambulanza del Sant’Anna sul posto in 15 minuti insieme alla Croce Rossa ed i Vigili del Fuoco di Menaggio.
Il tecnico del Soccorso Alpino a bordo dell’elicottero è stato vericellato per il recupero dell’infortunato, non senza problemi date le condizioni atmosferiche ed l vento scaturito dallo stesso apparecchio.
Prontamente soccorso l’uomo è stato poi adagiato su un ponticello situato a riva presso i campeggi, dove l’equipaggio della CRI Menaggio ed in seguito quello dell’elisoccorso hanno provveduto alle cure in loco.

Il problema maggiore in questi casi (anche dopo il recupero) è dato dalle possibili ipotermie ovvero l’abbassamento drastico e repentino della temperatura corporea. In questi casi, se l’infortunato andasse in arresto cardiaco ci sarebbero problemi anche nell’utilizzo del defibrillatore automatico in dotazione a tutti i mezzi del 118.

Da una prima ricostruzione l’uomo che pur conosce l’ambiente di quel lago e che da molti anni pattina, si sarebbe imprudentemente diretto verso la zona est dove sfocia un piccolo corso d’acqua che ovviamente per un discorso di correnti superficiali e di profondità, rende meno spessa la crosta di ghiaccio. Inoltre in questi giorni la temperatura ha subito alcuni sbalzi non mantenendo quindi costante la compattezza del ghiaccio, anche in alcune zone presso la riva.
Si raccomanda quindi la massima prudenza nell’attività sportiva di pattinaggio o semplice passeggiata.

© Giovanni Salici
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