+25% problemi cardiaci da vaccini Covid fra 16 e 39 anni


In Israele uno studio evidenzia un +25% problemi cardiaci da vaccini Covid fra 16 e 39 anni. Ma in Italia come siamo messi.
Diversi gli eventi avversi e le morti improvvise anche in questa primavera.

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+25% problemi cardiaci da vaccini Covid fra 16 e 39 anni

giovedì, 09 giugno 2022
La notizia che oggi scuote è quella che arriva da Israele dove uno studio evidenzia un +25% problemi cardiaci da vaccini Covid fra 16 e 39 anni.
Non è una novità per molti che già da subito evidenziavano problematiche legate ai sieri genici sperimentali volutamente chiamati in modo errato “vaccini” anti Covid-19, che non erano stati sufficientemente testati.
La novità però è che questa arriva ufficialmente da Israele, notoriamente avanti pochi mesi rispetto la campagna vaccinazione italiana e notoriamente un governo che ha voluto imprimere delle accelerazioni sulla dinamica vaccinale simile alle nostre. La seconda novità è che questa notizia non viene rimbalzata in Italia dal “mondo no vax” che in realtà ho più volte ribadito che sarebbe stato più onesto definirlo free vax (libera scelta), ma dall’Agenzia ANSA che volente o nolente è considerata la più importante a livello nazionale. Un’agenzia di stampa certamente non contraria al governo italiano di Draghi ed anche spesso o sempre contro il mondo dei liberi di scelta vaccinale.

Gli studi sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports da Christopher Sun e Retsef Levi del Massachusetts Institute of Technology e da Eli Jafe del Servizio di medicina di emergenza di Israele a Tel Aviv. Per il virologo Francesco Broccolo, dell’Università di Milano Bicocca, la novità di questo studio è nel fatto che “si basa su dati del mondo reale, non estrapolati dai trial“. Il resto del comunicato Ansa lo potete leggere qui

+25% problemi cardiaci da vaccini Covid fra 16 e 39 anni
Anche in Italia sono molti i casi

Ovviamente questa situazione drammatica, non divulgata dai media nazionali italiani troppo impegnati h24 sul conflitto guerrafondaio, ma riportata invece anche nelle cronache locali di alcuni giornali, è presente anche in Italia. Chi si informa attraverso i media on-line, in modo non sporadico, avrà notato più volte un numero di “morti improvvise” di giovani, ma non solo, anche nella nostra penisola.
Non è certo una novità che già dalla scorsa estate anche persone tra i 40 e 60 anni (non vi erano ancora autorizzazioni per vaccinare i più giovani), in salute, fisicamente allenati, furono colpiti da infarti o altre emergenze legate alla attività cardiaca o trombotiche.

Ricordiamo che AIFA ha riconosciuto oltre 20 morti da vaccino covid (un numero certamente più alto in realtà per via della farmaco vigilanza passiva e non attiva), e, ricordiamo che, per molto meno i vaccini veri, quelli pre Covid, sarebbero stati bloccati.

Per non parlare dell’aumento di situazioni di malattie croniche che improvvisamente peggiorano, disturbi agli arti inferiori o superiori che talvolta diventano acuti, peggioramenti vari nelle patologie o riaffioramenti di malattie passate che sembravano superate. Situazioni che ognuno di noi nella propria vita privata avrà o starà riscontrando (se parla con la gente).

+25% problemi cardiaci da vaccini Covid fra 16 e 39 anni
Ma in Italia arriverà Norimberga 2?

Insomma, sembra che i così definiti volutamente in modo denigrante “novax” (il no serve sempre per dare una connotazione negativa verso una minoranza) non avessero tutti i torti a contrastare gli obblighi vaccinali imposti ad alcune categorie da Mario Draghi e Roberto Speranza.

Ciò invece che ancora stupisce sono da una parte i media blasonati che tacciono, sarà per le famose sovvenzioni governative che li tengono in vita, ma a tutto c’è un limite. Dall’altra parte tace la magistratura, forse in attesa del 29 novembre 2022 quando la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla “Costituzionalità” degli obblighi vaccinali imposti col ricatto del greenpass.

Ma da oggi, inizio di giugno, alla fine dell’anno, quanta gente e quanti giovani ancora dovranno morire senza che i media blasonati, gli “editori responsabili” ne parlino e le procure indaghino a tappeto su chi e quali ruoli abbiano avuto in tutto questo? Quanti?

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