Dostoevskij
di discriminazione in discriminazione


Dostoevskij è il pretesto per riflettere di discriminazione in discriminazione di un popolo fomentato continuamente all’odio da parte della stampa allineata.
Un editoriale per riflettere sulla discriminazione compulsiva di una parte del popolo italiano che troppo segue le narrative della stampa e tv generalista ha perso la strada del vero giornalismo d’inchiesta.

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Dostoevskij
di discriminazione in discriminazione

Editoriale

sabato, 12 marzo 2022
Non voglio entrare con notizieTraleRIVE nel tema riguardo il conflitto Russia ed Ucraina (invasione o resistenza). Ho delle idee personali, come molti, ma questo sito, col relativo canale Telegram (iscrivetevi), nacque per dar voce al territorio (diciamo Insubrico) e non posso occuparmi di ogni tema anche se mi sta a cuore. Devo fare delle scelte, sia editoriali che in termini di quantità di energia da investire….ma….

Dostoevskij
di discriminazione in discriminazione
esigenze di riflessioni

Ma sento l’esigenza di far prendere il volo a delle riflessioni che sono sostanzialmente queste…
Il popolo italiano da un anno era diviso in due: vaccinati e non vaccinati. Questo non significa che tutti da una parte erano contro tutti d’altra, per fortuna ancor oggi non si può fare di tutta un’erba un fascio, ma possiamo dire che di astio, voluto in primis dallo stesso governo, da virostar esaltate, dai media blasonati ritenuti importanti (loro si sono autodefiniti #EditoriResponsabili) e non ultimo, aizzati e fomentati, da tutti questi, una buona parte di popolazione, di astio dicevamo, se ne è distribuito in abbondanza sino ad arrivare ad una discriminazione racchiusa in una porcheria ignobile chiamata greenpass o certificato verde (che di verde ha poco ma tanto di marrone e di nero soprattutto). Una discriminazione che nella forma più acuta, pressoché totale, è stata e rimane ancora in essere una esclusiva italiana. Una ignobile ritorsione contro varie categorie lavorative e non, per sfociare poi in quella che ha visto e vede tutt’ora la discriminazione per età: vomitevole!

E tutto ciò una parte di popolo italiano l’ha subito, spesso ogni giorno. Un’altra parte ha in modo apatico assistito inerme (tanto non toccava loro).

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Ma ecco, che improvvisamente, sulla ormai pesudo pandemia cala il sipario, in tempo, per non dare voce e visibilità a tutto ciò che sta venendo a galla ovunque, ma che in Italia viene zittito da politica e da media mainstreem compiacenti. Mi riferisco alle colpe di gestione pandemica da parte del governo che i tribunali stanno sentenziando in varie sedi con sentenze di anti costituzionalità dei DPCM e DL a partire da quelli iniziali, agli effetti avversi o collaterali (varie malattie scatenate dai sieri magici) che stanno emergendo sempre più numerosi e silenziati dalla stampa (quella “responsabile”), mi riferisco alle morti da Covid che non erano 130 mila e stavolta lo ammette anche l’ordine giornalisti chiedendo scusa a Franco Bechis de Il Tempo, mi riferisco a Pfizer che ammette di aver sperimentato con un “siero” studiato non sul vero virus (mai isolato) ma su un pseudo virus ricostruito in laboratorio…
Tutto opportunamente silenziato in tempo dal salvatore della patria che doveva traghettarci verso nuove prospettive… Draghi… che ci trascina immediatamente in una “guerra” con un nuovo Stato Emergenza (sempre unici noi in Europa – nemmeno i paesi confinanti con l’Ucraina hanno dichiarato emergenza).

…una buona parte del popolo italiano ha parcheggiato la discriminazione verso i non vaccinati, i non grenpassati per attivarsi nella nuova discriminazione verso il popolo russo e la Russia in ogni sfumatura.

Catapultati in questa nuova farsa (che non significa non vi sia un dramma umanitario), che è invece una realtà che dura da ben 8 anni, una buona parte del popolo italiano, sempre dedito ad inebriarsi delle notizie ufficiali della stampa blasonata (sempre quella “responsabile”), ha parcheggiato la discriminazione verso i non vaccinati, i non grenpassati per attivarsi nella nuova discriminazione verso il popolo russo e la Russia in ogni sfumatura. Russi colpevoli di ogni nefandezza (secondo alcuni), anche quelli morti da secoli, e quindi, via Dostoevskij dalla Bicocca di Milano, via il direttore orchestra russo dalla Scala milanese su insitenza del radical chic sindaco Sala (gli antifascisti), via la partecipazione (a distanza) di un fotografo russo da un evento nazionale italiano e mille altri esempi… chissà se magari tra qualche settimana qualche benpensante toglierà anche l’insegnamento della lingua russa in qualche facoltà?
Insomma popolo italiano, siete, ahimè, come popolo siamo, divenuti ufficialmente dei discriminatori compulsivi che eradicano la cultura altrui senza porsi domande e senza accorgersi che il danno lo subiamo solo noi.

È una Italia che da anni non mi piace più, ma in questo ultimo anno, ha dato il peggio e vi assicuro che di malvagità e di male ne ho visto negli anni anche remoti.
È una Europa che non mi piace più! Nata per il bene comune, per la pace, per una non si sa ben definita forma di benessere…. un fallimento totale che ancora a molti non è chiaro.

Smettela di discriminare ogni prossimo, istruiti vostro malgrado da una stampa di regime (condotta o prona poco importa) che asseconda senza porsi domande.
Soprattutto smettetela di discriminare le persone perché o prima o dopo….potreste subire le stesse conseguenze. E non è bello!

Ma c’è anche una luce, forse di candela, ma c’è.
Quella parte di popolazione e società che sa, esserci una nuova strada, l’unica strada, che ripudia la discriminazione e non può accettare questo stile di società, questo stile di comunicazione ed informazione, questo stile di governo di un paese, di un continente, che non solo non funziona, ma fa danni.
Alla ricerca di risposte alle tante domande, che non crede più alla narrativa unica, che si è messa in moto per una costante ricerca, forse della Verità, sempre e comunque.

E voi…da che parte pensate di essere?

Buona domenica!

GiovanniSaliciNews-NotizietraleRive
© Giovanni Salici
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