Sciopero Nazionale contro obbligo vaccinale e greenpass

Sciopero Nazionale contro obbligo vaccinale e greenpass

FISI Sciopero Nazionale contro obbligo vaccinale e greenpass e diffida i ministeri e governo Draghi sulle restrizioni applicate
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FISI indice Sciopero Nazionale
contro obbligo vaccinale e greenpass
13 settembre per 24 ore
FISI intima a Draghi la revoca delle restrizioni

giovedì, 19 agosto 2021
Sciopero Nazionale contro obbligo vaccinale e greenpass< è una notizia di poco fa in una nota emanate dalla FISI (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali ) nello specifico dalla Segreteria Nazionale di Federazione Sanità. Un’altro duro colpo inferto dalla Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali che solo ieri aveva comunicato di aver denunciato il governo Draghi.

Sciopero Nazionale
contro obbligo vaccinale e greenpass
contenuto del comunicato FISI

In una lunga nota, a seguito delle leggi anticostituzionale emanate dal Governo di Mario Draghi ormai note (obblighi vaccinali per sanitari e istituzione uso abusato del certificato verde (greenpass), il sindacato FISI indica che “detti Decreti, leggi ed atteggiamenti dei Dirigenti Pubblici di cui prima violano lo Statuto dei Lavoratori (Legge 20 maggio 1970 n. 300) che reca “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”.
Ovvero violano:

Art. 1 (Libertà di opinione) I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei principi della Costituzione e delle norme della presente legge. Infatti molti operatori sanitari sono stati sospesi o hanno avuto procedimenti disciplinari per aver manifestato liberamente il proprio pensiero anche fuori dall’occasione del lavoro
Art. 5 (Accertamenti sanitari) “Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente.”
Art. 7 (Sanzioni disciplinari) “Il datore di lavoro non può adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l’addebito e senza averlo sentito a sua difesa.”
ART. 8. – Divieto di indagini sulle opinioni. “È fatto divieto al datore di lavoro, ai fini dell’assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell’attitudine professionale del lavoratore.”. Per i motivi già spiegati all’art. 1 di cui sopra.

Prosegue la nota:
molti Operatori sanitari e operatori di interesse sanitario – ma anche chi non appartenendo a queste categorie non era obbligato per legge alla pratica vaccinale – sono stati sospesi dal lavoro e dalla retribuzione per non aver accettato di sottoporsi alla pratica vaccinale subendo di fatti, per questo, un ricatto. A molti operatori che si sono sottoposti alla pratica vaccinale, di fatto, è stato estorto il la firma del consenso con la minaccia delle sospensioni dal servizio e dalla retribuzione, il che non rende l’Italia un Paese democratico“.

Nel comunicato viene sottolineato per l’ennesima volta la violazione anche della direttiva europea 2021/953

la violazione anche della direttiva europea 2021/953

L’Unione Europea ha pubblicato in gazzetta ufficiale dell’Unione Europea la “Rettifica del regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021, su un quadro per il rilascio, la verifica e l’accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 (certificato COVID digitale dell’UE) per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia di COVID-19”.
In detta rettifica, al paragrafo 36, è disposto che “È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate.” ..

Sciopero Nazionale
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FISI diffida ai ministeri ed il governo

Sempre dal comunicato
La Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali, con diffida ai competenti Ministeri e Maestranze, in virtù della rettifica al regolamento europeo di cui al punto precedente ha chiesto le revoche di tutte le sospensioni per il personale non vaccinato poiché discriminanti e di non discriminare, comunque, nell’applicazione della normativa del GREEN PASS chi a chiunque titolo ha scelto di non vaccinarsi.
Il Governo, in risposta, ha accelerato tutte le misure coercitive imposte ai cittadini ed in contrasto con la normativa europea obbligatoria per gli stati membri, chiudendo l’accesso ai non vaccinati nelle mense aziendali, prevedendo sospensioni anche per personale scolastico ed ipotizzando un obbligo generale di vaccinazione discriminando i cittadini non vaccinati per scelta,
Forti sono le pressioni del Governo sulla stampa e sul mainstream e forte è la censura a chi non è allineato con le scelte del Governo. La libertà di stampa e di confronto è del tutto impossibile ed ogni comunicato effettuato da scienziati non allineati, Virologi e Medici non allineati e associazioni non allineate, viene cestinato ed ignorato ed è negato ogni confronto. Prova né è che dette associazioni nazionali sono costrette ad andare su canali alternativi e non ufficiali a dimostrazione che vi è un controllo dell’informazione non più sopportabile per un Paese che si voglia dire “democratico”.

Si conclude la comunicazione indicendo quindi per il 13 settembre lo Sciopero Nazionale dalle ore 8 per le successive 24 ore.

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FISI intima al governo Draghi

Nello scritto di FISI si conclude con questa dichiarazione:
Si preavvisa che dopo la effettuazione dello sciopero del 13 settembre non è prevista, dalla O.S. dichiarante, più alcuna altra forma di indizione di stato di agitazione e, nel rispetto della normativa vigente, si attenderanno i 5 giorni previsti dallo sciopero prima della proclamazione di un secondo sciopero generale. Tale azione sarà ripetuta in continuità fino al 31 dicembre 2021. Saranno previste, inoltre, fino a tale data manifestazioni di protesta fintanto non saranno ripristinate corrette relazioni tra le parti e non saranno rispettate tutte le normative cogenti in ordine al diritto al lavoro, ad una equa retribuzione e alla libera espressione ed opinione dei cittadini, dei Medici e degli Infermieri e fino a quando il Governo e gli Enti dello Stato (Ordini professionali, aziende sanitarie, servizi scolastici ecc.) non smettano di violare norme di diritto nazionale e sovranazionali ritenute inviolabili dalla comunità internazionale e dagli accordi sottoscritti da tutti i Paesi.

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conclusioni

Avevamo già preannunciato nell’articolo di ieri che sarà un autunno molto caldo. La sensazione è che si stia superando il limite delle sopportabilità di una società democratica. In Francia, dove negli ultimi giorni anche alcuni supermercati (come Auchan) hanno negato l’ingresso agli avventori senza passaporto sanitario sono numerosi i casi proteste all’ingresso dei clienti con interventi della sicurezza del negozio. In Italia invece si sta rendendo vita difficile (a cuasa di scellerate interpretazioni) a bambini ed adolescenti sia nel rientro a scuola sia nelle attivtà ludico sportive di squadre.
Tutto ciò nel mararsma completo di una comunicazione assente, frastagliata, deviata, ove fanno eco opinioni contrarie tra esperti, politici, OMS. Basti pensare che mentre alcuni virlogi star italiani discutono sull’uso o meno della terza dose di vaccino, la Big Farma Pfizer stessa lo sconsiglia per mancanza di ulteriori studim negli USA si indica la terza dose come certa, l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) la sconsiglia. Un marasma epico!

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