senza mascherina
nei cantieri

Tag title:Cantieri, Comedil, edilizia, asfalto, strade, Menaggio, Covid-19, Coronavirus, mascherina, distanziamento fisico, distanziamento sociale, Lombardia, Como, misure contenimento, zona arancione,<br /> </head>


L’assurdo di una zona arancione rafforzata
con più gente senza mascherina

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photo © Giovanni Salici HGS20210303_135951
operai cantiere stradale al lavoro senza mascherina ne distanze fisiche durante il periodo Covid-19, III ondata, zona arancione scuro, Menaggio, lago di Como, Italia, 
03 marzo 2021

richieste di immagini ed acquisto sia per pubblicazioni che per privati ad Archivio Fotografico Giovanni Salici

Menaggio, mercoledì 03 marzo 2021
Parte della Lombardia da oggi diventa Zona Arancione Scuro (o rafforzata) per gli aumentati numeri di contagi di Covid-19. La provincia di Como tutta è quindi ad un passo dalla Zona Rossa. Scuole chiuse, attività di nuovo bloccate. Tutto ovviamente giusto nel nome della Salute Pubblica. Quello che non va bene invece è che situazioni come quella illustrata nella foto (e non singolare) non sono ne controllate ne tanto meno, sanzionate e punite.


photo © Giovanni Salici HGS20210303_131708
operai cantiere stradale al lavoro senza mascherina ne distanze fisiche durante il periodo Covid-19, III ondata, zona arancione scuro, Menaggio, lago di Como, Italia, 
03 marzo 2021

richieste di immagini ed acquisto sia per pubblicazioni che per privati ad Archivio Fotografico Giovanni Salici

niente controllo, niente sanzioni

Paradossale che nel momento in cui non può più andare a scuola, chi lavora è costretto di nuovo a fare sacrifici, cioè nel momento di massima attenzione, nei cantieri edili ed in questo caso in un cantiere stradale per il rifacimento dell’asfalto, operai stanno tranquillamente al lavoro senza mascherine ne distanze (non addentriamoci poi nelle “normali” norme di sicurezza sul lavoro che già prevedono dpi per non respirare esalazioni – catrame).
In questo caso specifico (vedi foto) siamo a Menaggio, in un cantiere stradale comunale. Ne l’amministrazione comunale (committente) ne la Polizia Locale che dovrebbe tutelare sulla sicurezza e salute pubblica nonché vigilare sul rispetto delle norme anti Covid, si occupa di controllare. Nel settore edile questo genere di mancanze in ambito di rispetto norme anti Covid non è nuovo e si è rivelato anche nei mesi scorsi, anche durante i primi tragici mesi di pandemia nel 2020. Ovviamente vi sono anche imprese virtuose ma il settore in se non lo è.

folla e mancate semplici norme

Quello che manca in tutta questa storia di zone gialle, arancioni, rosse, ora anche arancio scuro, è la certezza della pena. Che strano?!
Fa sicuramente arrabbiare, soprattutto i lavoratori autonomi, ritrovarsi così di nuovo a chiudere a causa di mancate applicazioni (prima) che potrebbero contenere il Coronavirus. Situazioni che ormai sappiamo come la ressa di persone sui lungolaghi, nelle passeggiate a mare, nelle piazze, sui Navigli, che si vedono ogni volta che vi è una “zona gialla” sono intollerabili per chi fa sacrifici, non ha un reddito fisso, si trova a causa di imbecilli a dover chiudere ogni volta. A questo ovviamente si aggiunge la beffa di non avere quasi mai giusti sostegni (soprattutto tempestivi) da parte del governo di ogni colore (o multicolore).

dal lockdown al liberi tutti

Insomma, sebbene il lockdown duro sarebbe la cosa migliore per tutti (potendo contare su un sostegno serio per sopravvivere economicamente), la scelta delle zone colorate potrebbe avere altrettanto senso ma solo nel momento in cui lo Stato, le istituzioni tutte, siano in grado di bloccare gli imbecilli senza mascherina (sia singoli che in massa).

Ovviamente la terza scelta, quella del buonsenso, del senso civico, della generosità verso il prossimo, non è attuabile nella nostra società, tanto meno quella italiana, quella società che prima ha elevato ad eroi i medici ed infermieri per poi additarli a truffatori della verità, quella società beota che espone “Andrà tutto bene” come se fosse un cornetto rosso scaccia sfortuna.

“Andrà tutto bene” col cavolo

“Non andrà tutto bene” anzi già non sta andando. Di questo passo, coi cantieri edili e non solo, senza rispetto norme sicurezza, con gli assembramenti degli aperitivi fuori dai bar alle 16 del pomeriggio, con la ressa incontrollata le domeniche ovunque, non ne usciremo più da questa situazione.

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