uccelli morti in valigia

uccelli morti in valigia
scoperto un traffico di passeriformi cacciati nell’Europa dell’Est

Orio al Serio, venerdì 20 ottobre 2017
La Guardia di Finanza di Orio al Serio ha scoperto un traffico di uccelli morti e trasportati in valige durante un viaggio aereo.


photo © Giovanni Salici AGS20140830_0952
un passeriforme catturato in una rete
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Il reato è stato scoperto al rientro in Italia da parte di otto cacciatori della provincia di Brescia e Vicenza, sorpresi alla dogana dell’aeroporto con un totale di 1119 uccelli di piccole dimensioni, trasportati nelle loro valige, internamente rinchiusi in borse frigo per rallentarne la decomposizione dopo la cattura in Romania.
I “cacciatori” sono stati accusati dalla GdF di abbattimento illegale e importazione fraudolenta.

E’ risaputo che la zona soprattutto del Bresciano è famosa per questa non cultura fatta passare per tale della cucina di passeriformi, ed è, altrettanto risaputo che molti cacciatori italiani stiano trovando nei paesi dell’est europeo luoghi per loro adeguati ove si può sparare o catturare ovunque al riparo di leggi molto meno rigide che da noi.

Anche questa è l’Europa in cui siamo (fatta di regole e controlli disuguali, composta da paesi che non hanno obiettivi comuni) e che forse come scritto più volte su queste pagine, andrebbe dismessa ed eventualmente rifondata in modo serio.

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Un commento su “uccelli morti in valigia”

  1. Purtroppo è risaputo da tempo e ci sia il turismo venatorio in quei paesi dove i controlli sono meno frequenti, per non dire inesistenti.

    Il problema secondo me è che ci sono anche pochi controlli alla dogana quando questi rientrano, perché è chiaro che se tu vai con l’aereo con le armi al seguito, sai benissimo che vai a caccia e quindi una volta rientro bisognerebbe verificare effettivamente quello che si è cacciato, ma questo difficilmente accade.

    Un altro problema e poi la mancanza di una sanzione severa che impedisca recidive per il futuro a questa gentaglia.

    Il carcere non è proprio previsto e se gli va proprio male pagheranno un migliaio di euro e tutto sarà come prima pronti per la prossima battuta per rifornire i ristoranti della bergamasca e del bresciano che offrono polenta e osei.

    In ogni caso tra ricorsi e rinvii vari se ne parlerà tra anni per una sanzione definitiva.
    L’Italia è un Paese meraviglioso e non si deve far conoscere in questo modo per colpa di alcuni depravati che cercano sollievo alla propria frustrazione quotidiana su tutto ciò che vola.

    Per alcuni è già difficile accettare la caccia nella sua forma legale, quella consentita dalle vigenti normative, figuriamoci poi quando si viene a conoscenza di fatti del genere.

    Scatta poi il senso del business (il filo conduttore è sempre quello) e per questo aprono poi agenzie specializzate in trasferte del genere.

    Solo chi non sa che anche la propria vittima è una creatura come lui può uccidere senza colpa.” Konrad Lorenz

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