autovelox fissi a Grandola

autovelox fissi a Grandola

Grandola ed Uniti, lunedì 17 luglio 2017
La Statale Regina SS 340 dir Menaggio-Valsolda ha da pochi giorni due postazioni fisse per il rilevamento della velocità (autovelox) nell’abitato di Grandola ed Uniti.
I due autovelox, istallati per conto dell’Amministrazione Comunale, lo scorso 11 luglio sono ben visibili agli utenti della strada. Arancioni, posizionati su entrambi i lati del rettilineo del paese, sul marciapiede, sono stati istallati come ci dice il vicesindaco Enrico Nogara: “non per far cassa, ma come deterrente dopo alcuni test dello scorso mese di giugno che hanno rilevato una serie di passaggi a velocità molto elevate“.

In effetti dai dati ottenuti in questo test, durato una settimana (8 giorni) sulle 24 ore, ne esce un quadro ben più allarmante di quanto a vista e percezione si era previsto (ndr).

Sono stati rilevati 92mila passaggi, senza registrazione di targa ma solo data ed orario” continua il vicesindaco; “di questi, ben 370 hanno superato i 90 km orari in pieno centro abitato… è stata fatta una classifica che mostra che i peggiori venti passaggi registrano velocità comprese tra i 144 e 128 km orari in orari non notturni o al mattino presto ma bensì il pomeriggio tra le ore 17 e 18“.

Appare quindi evidente, ed anche Nogara è concorde, che la maggior parte di queste estreme velocità vengono registrate durante il passaggio dei frontalieri di ritorno dalla Svizzera. Non è certo una sorpresa, in quanto altri studi sulla Statale Regina stanno mettendo in evidenza un aumento di infrazioni durante quelle ore.

Il nostro scopo è quello di tentare di abbassare la velocità in un centro abitato dove vi sono negozi ed attività pubbliche” aggiunge poi il vicesindaco del paese della Val Menaggio.
E non possiamo che essere concordi. Purtroppo durante gli anni passati, vuoi anche per posizionamenti mobili “imboscata” dei radar ed autovelox, l’opinione pubblica si è ribellata e molti sindaci di altri comuni lariani hanno populisticamente cavalcato l’onda della protesta, col risultato che, sulla Regina si corre troppo (quando no si è fermi in colonna), si è poco o nulla sanzionati, gli incidenti aumentano andando a mietere vittime e anche a mettere in difficoltà gli altri utenti che restano bloccati anche ore (a volte per colpa di imbecilli).

Sarebbe forse il caso che altri Comuni della zona seguissero seriamente (non come avvenne in Tremezzina) questo esempio senza troppo (sempre) contare sulla più alta frequenza di pattuglie della Polstrada durante l’estate. Che si assumano le responsabilità di scelte, che solo a delinquenti stradali possono apparire ingiuste e che invece possano salvare le vite di altri.
La libertà ed la bellezza di guidare sulla strada è un diritto di tutti che va preservato, oggi, anche così.

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© Giovanni Salici
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