pensieri di marzo (2013)
Menaggio, da lunedì 11 marzo 2013 h 15…. ecc…
pensieri di marzo (2013)
Da qualche settimana i gabbiani comuni stanno cambiando il piumaggio; sempre più sono quelli che si ricoprono il capo di quel particolare bruno-nero che attraverserà la stagione estiva. Alcuni di loro sono già partiti per Terre più a nord.
L’altra sera dopo molto tempo mi sono imbattuto in ben tre individui di airone cenerino. Simbolo di Rinascita dai tempi egizi, mi domando come mai sia ricomparso proprio ora.
Osservo i cigni reali, mentre si curano le loro piume candide illuminate da un raro sole. Per alcuni di loro sarà il primo compleanno tra poco; conservano ancora il grigio che contrariamente all’uomo, negli uccelli, è sintomo di giovinezza.
Manca ormai poco all’arrivo del Nibbio bruno; sarà tra noi tra il 19 e 22 di marzo, puntuale come sempre.
L’acqua del Lario è bassa in questo momento, il fondale vicino alla riva è completamente ricoperto di melma scura, l’acqua risulta così essere acqua nera anche di giorno. Nera, come nera appare questa prima parte dell’ anno.
Le stelle non ci sono più nel cielo, come cadute in una notte senza più tempo.
Anche il Gufo reale che teneva il ritmo dei tempi passati da diversi mesi si concede come se non avesse più forze.
Mi domando perché agli uomini (umanità, essere umano) basterebbe veramente così poco per essere felici ed invece in tutti i modi possibili complica la vita dei suoi simili, che come una storia senza fine, ricade su ognuno?
La sera è difficile in questo momento, scende repentina ed il freddo con la leggera nebbiolina sull’acqua esce strisciando sul pavimento della Terra, veloce come un drago che sputa fiamme di gelo. La notte ti consuma in un sonno veloce che non lascia spazio ai dolci pensieri.
La luna è scappata via da questo cielo, forse anche lei non vuole aver più nulla a che fare con questa Terra, e la notte resta fredda e cosparsa di goccioline che non ti fan vedere l’alba.
(… omissis)
© Giovanni Salici
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