Luci blu nel cuore – Covid19 – I

Scritto martedì 10 marzo 2020 h 12 ca a Morbegno in Valtellina

Dedicato ai mie amici e colleghi soccorritori
Luci blu nel cuore – Covid19
Eravamo abituati ed addestrati ad estrarre le persone dalle auto, a girare un motociclista finito a terra, a somministrare ossigeno ad alti flussi in un anziano che saturava a 92…
Eravamo addestrati sino alla nausea a riconoscere un arresto cardiorespiratorio, ad intervenire immediatamente col defibrillatore, a mantenere il massaggio per oltre 40 minuti o sino allo stremo.


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soccorritori della Croce Rosssa Italiana Comitato Menaggio, notte di SARS-CoV-2. CoVid-19, 12 marzo 2020 AGS20200312_0049
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Poi è arrivato lui.
Ha trasformato il pianeta, ha scompigliato tutto il nostro mondo di soccorritori, ci ha fatto diventare da quasi onnipotenti e piccoli. Più piccoli di lui.
Poi è arrivato lui, siamo diventati in pochi giorni solo uomini e donne, chi con un po’ di “incoscienza” in più, altri con mille dubbi, altri con alto senso del dovere, ed ancora chi con tanta paura. Quasi tutti con qualcosa dentro però che per vari motivi, lo spingeva a fare, a dare.

La tuta rossa non ci proteggeva più, il VW T5 era solo un mezzo, guanti e mascherine erano solo ipotetici protezioni che solo forse salvaguardava anche noi.

Ho fatto il militare; non sono di primo pelo. Facevano finta di addestrarci contro ipotetici attacchi NBC (nucleare-battereologico-chimico) ma non avrei mai pensato di ritrovarmi a vivere una situazione come questa.

Difficile dire come finirà? Se finirà?!
L’incognita attanaglia ognuno di noi, anche chi è molto positivo.
All’improvviso non conta più l’età, lo stato di salute, il fisico bestiale. Conta la prevenzione e lo sfacciato culo. Ma per quanto?

Oggi è il 10 marzo, ieri sera un’edizione straordinaria del TG nazionale annunciava la chiusura dell’Italia per epidemia, altro che porti sicuri di qualche mese fa …
Le edizioni straordinarie che ho vissuto nella mia vita erano sino a ieri quelle dello sbarco sulla Luna, delle alluvioni come quella della Valtellina, terremoti, la guerra del golfo o le torri gemelle.
Per lo più vissute in compagnia di mio padre che oggi si scampa questa triste e tragica, paradossale, esperienza.

Il 2020 segna, che lo si voglia o meno un confine. Sappiamo cosa è successo prima di qua dalla linea; la domanda è per nulla banale e scontata: cosa ci sarà dopo questa frontiera?
Ci sarà un’altra Terra? Ci sarà un altro modo di vivere “conquistato” tramite un estremo dolore? O sarà un precipizio?

Chi può dirlo.
Nel frattempo, indosseremo la tuta rossa, le nostre scarpe che pensavamo fossero antitutto, metteremo i nostri guanti, le mascherine che, chi sa sin come ci proteggeranno e con i dubbi di ogni uomo responsabile, cammineremo nelle strade semi vuote per aiutare nel limite del possibile altri uomini e donne.

Perché abbiamo le luci blu nel cuore.

© Giovanni Salici
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One Response to “Luci blu nel cuore – Covid19 – I”

  1. Dreamer ha detto:

    Prevedo siamo diretti verso un precipizio… solitamente le situazioni negative tirano fuori il peggio dalle persone.

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